Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Bettola, «San Bernardino» in scena e intanto si prepara la festa patronale

 filo bettola

Torna in scena la Filodrammatica “San Bernardino” di Bettola, in quello che sarà un bis in questa stagione sul palco dell’oratorio parrocchiale, sede del gruppo. La data è stata fissata in sabato 1° aprile, alle ore 21, dopo che l’esordio della stessa commedia “Se vöin le nassì cuion…al möra mia fürb!” si era tenuto il 28 gennaio scorso.
“Ci hanno richiesto di ripetere a Bettola la commedia - spiega Massimo Calamari, autore e regista del gruppo - perché in diversi che non hanno potuto esserci alla prima vorrebbero vederla dal vivo, soprattutto dopo la pubblicità positiva che ci ha fatto il pubblico presente alla prima”. Sarà anche l’occasione per l’esordio di una nuova componente, Alessandra Trombetta nei panni di Elsa De Gasperi, alternandosi così nelle prossime date con Antonia Bianchi, già presente nel cast delle precedenti rappresentazioni stagionali.

La rappresentazione del 1° aprile sarà la quarta volta che il gruppo porterà in scena questa commedia, a cui seguiranno altre date in programma: Cortemaggiore il 23 aprile, Farini il 13 maggio, Pontedellolio il 28 maggio e Gropparello l’11 luglio. “Siamo contenti di come il pubblico si diverta alle nostre serate - commenta Calamari - questo ci ripaga dei mesi di prove”.

Calamari che ha già messo nel cassetto un nuovo testo, dal titolo “L'è mei ess invidiä che cumpatì” conclusa solo pochi giorni fa e che vedrà il via delle prove a settembre.
“Noi siamo sempre aperti a nuovi ingressi - conclude l’autore - l’importante è avere voglia di divertirsi ed impegnarsi”. Calamari che in San Bernardino ricorre anche il ruolo di presidente del Circolo Anspi Don Vincenzo Calda, che ha già messo a calendario la prossima festa di San Bernardino, che si terrà domenica 21 maggio lungo Via Europa e Via De Amicis. Nel programma figurano la presenza di bancarelle, dimostrazione di arti marziali con la scuola del maestro bettolese Davide Bottini e i giochi popolari per i bambini a cura della neonata Associazione Sportiva Dilettantistica MYM, che ha sede proprio in via Europa. Festa che avrà nel gruppo teatrale “Il Filo di Arianna” di Cortemaggiore, un appuntamento serale il 20 maggio alle
21 con uno spettacolo divertente nell’oratorio di San Bernardino.

Ascolta l'audio

Nella foto, la Filodrammatica San Bernardino di Bettola.

Pubblicato il 29 marzo 2023

Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    5

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente