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A XNL venerdì 10 febbraio lezioni di storia dell'arte con Adrian Paci

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XNL Piacenza, il Centro di arte contemporanea, cinema, teatro e musica della Fondazione di Piacenza e Vigevano propone venerdì 10 febbraio alle 18.30 il terzo incontro del ciclo Le (mie) storie dell’arte, la serie di lezioni d’artista che vede protagonista Adrian Paci.
Nel corso di questo terzo appuntamento, l’artista proporrà un’indagine sul rapporto tra semplicità e complessità nell’opera d’arte e tra contemplazione e azione nel gesto dell’artista. E lo farà attraverso il suo personale racconto di una selezione di opere di altri artisti contemporanei che hanno accompagnato e segnato il suo percorso di ricerca.
Una modalità di narrazione, quella adottata da Adrian Paci, che durante le prime due lezioni ha saputo coinvolgere e appassionare sia gli specialisti, sia un pubblico molto ampio di appassionati di cultura e arte interessati ad approfondire o avvicinarsi per la prima volta ai temi e ai protagonisti del contemporaneo.
Artista acclamato sulla scena internazionale, che dalla fine degli anni Novanta ha sviluppato una pratica artistica che include video, film, pittura, fotografia e installazione, Adrian Paci è il primo grande ospite del progetto Le (mie) storie dell’arte ideato dalla direttrice artistica di XNL Arte Paola Nicolin. Un format che si ricollega a modelli di narrazione storiografica d’artista come le Artists on Artists lecture series della Dia Art Foundation, ed è motivato dal desiderio di creare nuovi percorsi di lettura tra discipline e generazioni, alla scoperta delle tante storie che un’opera può raccontare.
Nel corso di queste lezioni non convenzionali, la voce dell’artista e il suo punto di vista unico offrono la possibilità di trarre ispirazione dal passato e di interpretare un presente complesso, e sono gli assi principali per veicolare significati, temi e domande aperte sul senso o il non senso dell’arte e per incoraggiare il pubblico a sviluppare un proprio punto di vista.

Le (mie) storie dell’arte fanno parte dell’offerta Educational di XNL che, con un programma di talk e atelier per pubblici diversi, affianca le mostre attualmente allestite nelle gallerie d’arte di XNL. Al piano terra, fino al 16 aprile è possibile visitare il progetto di Meris Angioletti e Ulla Von Brandenburg Sul vestito lei ha un corpo. Note su Sonia Delaunay, mentre la galleria al primo piano ospita la personale di Francesco Simeti come un limone lunare, di recente prorogata fino al 19 marzo prossimo.
Ingresso libero sino a esaurimento posti.

Pubblicato il 7 febbraio 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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