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Dal 19 al 23 settembre torna il Festival del Pensare contemporaneo

pensare 

È ancora un “work in progress” quello che porterà al programma della seconda edizione del Festival del Pensare Contemporaneo, a Piacenza dal 19 al 23 settembre. Tuttavia, già trapelano alcuni nomi degli oltre cento ospiti che saranno presenti in città nei cinquanta e più incontri, tra dialoghi, interviste, lezioni pratiche di pensiero e concerti filosofici diffusi che accompagneranno ad approfondire il dibattito sul contemporaneo per reimparare a pensare e portare la meraviglia “dentro di noi”. Un primo spaccato della rassegna è stato fornito dai curatori, Alessandro Fusacchia e Andrea Colamedici, in una sede istituzionale. La presentazione è avvenuta giovedì pomeriggio, 27 giugno, durante la seduta della commissione consiliare numero 3 che si occupa di servizi sociali e attività culturali. Al tavolo, oltre alla presidente della commissione Tiziana Albasi, la sindaca Katia Tarasconi, il curatore Alessandro Fusacchia, il direttore filosofico Andrea Colamedici, il presidente del comitato promotore Mario Magnelli e la direttrice della Fondazione Teatri – soggetto organizzatore del festival – Cristina Ferrari. Il Festival del Pensare Contemporaneo è un’iniziativa di Rete Cultura Piacenza, di cui fanno parte la Camera di Commercio dell’Emilia, il Comune di Piacenza, la Diocesi di Piacenza-Bobbio, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Provincia di Piacenza e la Regione Emilia-Romagna.

Gli ospiti già confermati

La seconda edizione avrà per titolo “Vivere la meraviglia. Tra stupore e spavento”. Fra gli ospiti già confermati: l’astronauta Samantha Cristoforetti, il vice premier sloveno Luka Mesec, lo scrittore, giornalista e consigliere per la stampa e la comunicazione della presidenza della Repubblica italiana Giovanni Grasso, lo scrittore Paolo Giordano con Mix Ensemble, lo scrittore, filologo e traduttore Björn Larsson, lo scienziato e divulgatore Stefano Mancuso, la scrittrice, giornalista e conduttrice televisiva Daria Bignardi, la scrittrice Donatella di Pietrantonio, l’autore e giornalista scientifico Ananyo Bhattacharya, la giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica Loredana Lipperini, la storica, autrice e conduttrice televisiva Michela Ponzani, la glaciologa di fama internazionale specializzata nello studio dei ghiacciai e del cambiamento climatico Heïdi Sevestre, la sociologa e tra le più importanti studiose internazionali di tecnofemminismo Judy Wayjcman, il traduttore e scrittore Paolo Nori, la scrittrice Chiara Valerio, il co-fondatore di Arduino Massimo Banzi, la cantautrice, attrice e regista Margherita Vicario, il fisico sperimentale tra gli scopritori delle onde gravitazionali Eugenio Coccia, il filosofo e saggista Gino Roncaglia, una tra le voci europee più importanti sulla Libia Mary Fitzgerald, lo scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo, lo scrittore Paolo di Paolo, la traduttrice e sociolinguista Vera Gheno, il giornalista e capo della redazione economia ed esteri del Tg di La7 Frediano Finucci, il capo della comunicazione del G7 Antonio Deruda, la vice-presidente della “Commission nationale du débat public” istituita dal Presidente Macron Ilaria Casillo, la scrittrice best-seller Francesca Cavallo, il solista del Royal Ballet di Londra Giacomo Rovero, il presidente di Elettricità Futura Agostino Re Rebaudengo, l’ex Presidente della Camera Luciano Violante, l’economista Stefano Zamagni, il rapper, cantautore e produttore Dargen D’Amico, il gruppo musicale italiano La Rappresentante di Lista.

I nomi ancora in bilico

Oltre a questi, il curatore Alessandro Fusacchia ha voluto rivelare i nomi di alcuni ospiti invitati ma non ancora confermati. Fra questi Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Ferdinando De Giorgi, commissario tecnico della nazionale italiana maschile di pallavolo, Jennifer Guerra, giornalista e scrittrice, Franco La Cecla, antropologo, Eva Illouz, sociologa, Alessandro Giuli, giornalista e presidente della fondazione e del museo Maxxi di Roma, Veronica De Romanis, economista, Renato Brunetta, presidente del Cnel ed ex ministro, e Federico Rampini, giornalista. Il programma completo è ancora in fase di costruzione: idee e suggerimenti, che saranno oggetto di valutazione del Comitato organizzatore, possono essere inviati a entro venerdì 5 luglio.

“Città che pensa”

«Sarà un viaggio emozionale e cognitivo attraverso i sentimenti più profondi che animano l’esperienza umana – spiegano gli organizzatori - da giovedì 19 settembre fino a lunedì 23, Piacenza torna a farsi “città che pensa” e a offrire occasioni di approfondimento con importanti ospiti italiani e internazionali, per esplorare, conoscere e scoprire la meraviglia, lo stupore di fronte all’immensità e alla varietà del mondo che ci circonda, e lo spavento che a volte ne deriva e che va affrontato con lucidità. Dialoghi, confronti e idee per un’avventura che prova a incoraggiarci a guardare con occhi nuovi e a vivere con un senso di meraviglia rinnovato e dove lo spavento non sarà più un ostacolo». La seconda edizione del Festival sarà ricca di momenti di condivisione, di scoperta e di dialogo, dove artisti e artiste, scienziati e scienziate, scrittori e scrittrici e intellettuali di ogni tipo, assieme a personalità dell’economia e dell’impresa, delle istituzioni pubbliche, e della società civile, condivideranno le proprie esperienze e visioni su come la meraviglia – e quindi lo stupore e lo spavento – abbiano influenzato il loro lavoro e la loro vita e in definitiva il loro modo di stare nella società.

Ritrovare, provare ed elaborare la meraviglia

«Aristotele spiega che la meraviglia non è il semplice stupore intellettuale di chi passa dai “problemi” più facili a quelli più difficili – affermano Colamedici e Fusacchia – ma è l’angoscia che arriva quando gli esseri umani vivono lo thauma, termine greco che significa proprio, al contempo, sia “stupore” sia “spavento”. È l’unione dell’improvviso bisogno di silenzio che proviamo di fronte a un bel tramonto e dell’impellenza dell’urlo che proviamo davanti a un terribile burrone. Attraversando varie discipline e forme di espressione, il Festival in questa edizione del 2024 invita i partecipanti a trovare gli strumenti, grazie a voci stimolanti e innovative del panorama culturale e scientifico contemporaneo, per ritrovare, provare ed elaborare la meraviglia, tornando finalmente a sentirci noi stessi».

Le location del Festival

C’è una novità nell’elenco dei luoghi scelti per gli incontri. La Sala dei Teatini di via Scalabrini si aggiunge alla lista delle location già utilizzate l’anno scorso, come il Salone monumentale di Palazzo Gotico, Piazza Cavalli, il Teatro Municipale, il Laboratorio aperto ex chiesa del Carmine, l’Auditorium Santa Margherita della Fondazione di Piacenza e Vigevano, l’antistante Palazzo Rota Pisaroni, l’auditorium Xnl di via Santa Franca, il Teatro Gioia e Palazzo Farnese. Tuttavia, da qui a tre mesi, non è escluso che si aggiungeranno altre sedi.

Francesco Petronzio

Nella foto, la presentazione del Festival del Pensare contemporaneo con Tiziana Albasi, Katia Tarasconi, Cristina Ferrari, Alessandro Fusacchia, Andrea Colamedici e Mario Magnelli.

Pubblicato il 28 giugno 2024

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