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Torna il Festival della Nebbia dall’1 al 22 novembre

Conferenza stampa 2

È in arrivo a Piacenza la terza edizione del Festival della Nebbia, anche quest’anno organizzato da un collaudato gruppo di lavoro, forte dell’esperienza maturata in passato con quattro fortunate edizioni di “Profondo Giallo” e composto da Officine Gutenberg cooperativa sociale, Arci Cinemaniaci, Associazioni culturali Crisalidi e Il Papero, librerie Fahrenheit 451 e Bookbank. 

La rassegna – voluta dal Comune di Piacenza – si svolge in città da sabato 1 novembre, e partirà con un reading pubblico che si terrà in Piazza Cavalli per rendere omaggio a Stefano Benni e poi proseguirà fino a sabato 22 novembre con proiezioni cinematografiche, concerti, recital e incontri letterari con autrici e autori di caratura nazionale; più l’ormai classica tappa a Monticelli d’Ongina per la “Gita in motonave sul Po”.

Tra gli eventi si segnalano quello con Marco Malvaldi, autore del filone narrativo “I romanzi del Barlume” da cui è stata tratta la serie tv di successo, Pippo Civati fondatore della casa editrice People, Pietro Caliceti, Wu Ming1, un omaggio a Cesare Zavattini con Guido Conti, lo spettacolo di strada “Horror Muppet Show” e il reading musicale “Pianura - Voci nella nebbia”. Il cuore del Festival si svolgerà come sempre a Palazzo Farnese, ma tante e diverse saranno le location: i circoli Arci Belleri e Rathaus, la Limonaia di Palazzo Ghizzoni, l’auditorium Santa Margherita della Fondazione Piacenza e Vigevano, la Galleria Biffi, i Giardini Margherita e Piazza Duomo, la Biblioteca Passerini Landi, e infine l’hub di comunità Too. 

Il programma completo

Sabato 1 novembre (Piazza Cavalli)

Ore 10.00: Omaggio a Stefano Benni. Reading aperto al pubblico

 

Sabato 1 novembre (Palazzo Farnese, Sala Pier Luigi)

Incontri letterari, ore 16.00-19.00.

16.00: Paolo Colombo, “Un sogno così”, Feltrinelli 2024

17.00: Serena Cappellozza, “Il valore delle cose”, Sellerio 2025

18.00: Fulvio Luna Romero, “La ghenga degli storti”, Marsilio 2025

Al termine, il Festival della Nebbia offre al pubblico presente una degustazione di prodotti tipici e di vini piacentini a cura della cooperativa Comunità Val Nure.

Banchetti di libri a cura di Fahrenheit 451 e Bookbank

 

Domenica 2 novembre (Isola Serafini, Monticelli d’Ongina)

Ore 9.00: Gita in motonave sul Po. Reading di versi nebbiosi.

A cura di Le Stagnotte

 

Domenica 2 novembre (Palazzo Farnese, Sala Pier Luigi)

Incontri letterari, ore 16.00-19.00.

16.00: Salvo Toscano, “La prossima vittima”, Mondadori, 2025

17.00: Pietro Caliceti, “I guardiani del tempio”, Baldini + Castoldi, 2025

18.00: Delinquere in due, Alessia Sorgato presenta: Marco Aluzzi e Fabio Marani con “Sombrero Swing”, Il Viandante 2025, e Edgardo Fiorillo e Stefano De Bellis con “Dove si mangia la nebbia”, Piemme 2025.

Al termine, il Festival della Nebbia offre al pubblico presente una degustazione di prodotti tipici e di vini piacentini a cura della cooperativa Comunità Val Nure.

Banchetti di libri a cura di Fahrenheit 451 e Bookbank

 

Martedì 4 novembre (Circolo A.R.C.I. Rathaus)

Ore 20.00: Video Rental Night, a cura di Jennifer Malvezzi.

In collaborazione con Cinemaniaci

*ingresso riservato a soci Arci

 

Giovedì 6 novembre (Palazzo Farnese, Sala 7 dei Musei Civici)

Ore 17.00: Conferenza del Direttore Antonio Iommelli: “L’estetica dell’orrore. Storie e iconografie mostruose”.

Costo ingresso 3 euro. Prenotazioni al 0523.492658 oppure

a oppure c/o biglietteria

Venerdì 7 novembre (Limonaia di Palazzo Ghizzoni Nasalli)

Ore 18.00: “PIANURA - VOCI NELLA NEBBIA”. Reading musicale a cura di Mara Munerati (voce narrante) e Giovanni Bertelli (musiche originali, chitarra, banjo).

Al termine, il Festival della Nebbia offre al pubblico presente una degustazione di prodotti tipici e di vini piacentini a cura della cooperativa Comunità Val Nure

Sabato 8 novembre

Giardini Margherita (ore 15.30) e Piazza Duomo (ore 17.30)

Teatro di strada con lo spettacolo “Horror Puppets Show”

di El Bechin.

A cura di Associazione Crisalidi

 

Sabato 8 novembre (Circolo A.R.C.I. Belleri)

Ore 20.30: Giulio Carlo Pantalei, “In Inghilterra con gli Oasis”, Giulio Perrone 2025. Parole e musica

Al termine, Dj set “This is England” con Mary Perotti e Ricky Beat.

*ingresso riservato a soci Arci

 

Martedì 11 novembre

Biblioteca comunale Passerini Landi, Salone Monumentale

Ore 18.00: Omaggio a Cesare Zavattini. Con Guido Conti.

 

Mercoledì 12 novembre (Galleria Biffi)

Ore 18.00: Pippo Civati, reading tratto da “Il rifugio dei libri proibiti”, People 2025

Venerdì 14 novembre

Auditorium Santa Margherita, Fondazione Piacenza e Vigevano

Ore 21.00: Marco Malvaldi, “Piomba libera tutti”, Sellerio 2025

 

Venerdì 21 novembre (Too)

Ore 20.45: Wu Ming 1 presenta: “Gli uomini pesce”, Einaudi 2024. Tristan Da Cuhna scandagliano: Perlustrazione sonora in quattro tappe delle cose nascoste e dimenticate lungo gli argini e golene del fiume Po.

A cura di Associazione Dappertutto

Sabato 22 novembre

Biblioteca comunale Passerini Landi, Salone Monumentale

Ore 17.00: Presentazione della mostra fotografica “UNA PERIFERIA LUNGA UN ANNO” a cura del Collettivo P.

Saranno presenti i fotografi Paola Burla, Claudia Ceccherelli, Cristina Marchisio, Daniel Menegoni, Emanuele Ferrari, Francesca Giari, Isabella Subacchi, Virginia Cassano.

Intervengono Adriana Fantini, Martina Sogni, Giampaolo Nuvolati.

Con il patrocinio dell’ordine degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori della Provincia di Piacenza

La mostra resterà aperta dal 10 al 29 novembre, orari: lunedì 14.00-21.00; dal martedì al venerdì 9.00-21.00; sabato 9.00-19.00

Nella foto, la presentazione del Festival della Nebbia con l'assessore Fiazza e Giovan Battista Menzani.

Pubblicato il 28 ottobre 2025

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Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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