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A XNL le opere di Meris Angioletti e Ulla von Brandenburg

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Sarà dedicato alla figura dell’artista di origine ucraina Sonia Delaunay (1885-1979), il nuovo progetto espositivo di XNL Piacenza, il Centro d’arte contemporanea, cinema, teatro e musica della Fondazione di Piacenza e Vigevano di via Santa Franca, 36 a Piacenza.
La mostra, inaugurazione il 24 alle ore 18,  “Sul vestito lei ha un corpo” è a cura della direttrice del Programma Arte di XNL Paola Nicolin e propone le opere-installazioni delle artiste internazionali Meris Angioletti e Ulla von Brandenburg introdotte da una selezione di disegni e video di Sonia e Robert Delaunay.

La Delaunay fu artista poliedrica capace di sviluppare un idioma estremamente personale e quanto mai attuale poiché caratterizzato da una poetica segnata da una multimedialità fluida - dal cinema alla pittura, dall’editoria alla ceramica, dall’interior design alla moda e il tessuto - vissuta come laboratorio di ricerca estetica e sociale. Entro una cornice espressiva di arte e vita, l’opera di Delaunay è caratterizzata dal coinvolgimento di diverse aree del sapere in un’ottica di riforma della società, peculiarità che ritroviamo oggi nel design della moda, strumento di costruzione identitaria, di emancipazione, di nuovi comportamenti sociali.

Per il progetto “Sul vestito lei ha un corpo. Note su Sonia Delaunay”, realizzato appositamente per la galleria centrale di XNL, sono state invitate due artiste contemporanee che vivono e lavorano a Parigi, Meris Angioletti (Bergamo, 1976) e Ulla von Brandenburg (Karlsruhe 1974) e che, nella rispettiva diversità dei linguaggi espressivi, operano da anni al confine tra le discipline. A Piacenza le artiste costruiscono insieme un’opera-mostra composta da una installazione in tessuto, da una serie di nuovi film (von Brandenburg) e da un ampio progetto sonoro (Angioletti). 
“Sul vestito lei ha un corpo” è una riflessione sulla figura di Sonia Delaunay e in modo particolare sull’avventura dell’Atelier Simultané, dal 1923 al 1934 estensione della casa-studio parigina in Boulevard Malesherbes dove l’artista viveva col marito Robert e luogo di attrazione dell’ampia rete di relazioni intessute dalla coppia con poeti, musicisti e artisti tra i più significativi.

La nuova mostra, presentata nella mattinata di oggi giovedì 24 novembre, al piano terra di XNL Piacenza, si affianca alla personale di Francesco Simeti “Come un limone lunare”, una riflessione sulla natura e le sue rappresentazioni che rimarrà allestita al primo piano fino al 29 gennaio, e a un fitto programma di atelier per le scuole e incontri per il pubblico, a cominciare dal ciclo di lezioni “Le (mie) storie dell’arte” che vede protagonista l’artista internazionale Adrian Paci.

Nella foto, la presentazione del nuovo progetto a XNL nella mattinata di oggi 24 novembre: le artiste con la curatrice Paola Nicolin,  Mario Magnelli vice presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano  e Filippo Cella di Camera di Commercio. (Foto Ada Papa)

Pubblicato il 24 novembre 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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