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Teatro Verdi 2022-23: la stagione degli «immortali»

 

locandina 

La celebrazione e il ricordo degli autori, degli attori, dei musicisti, degli artisti e dei geni che hanno reso grande e immortale il teatro italiano e che troppo spesso, negli ultimi anni, sono stati volutamente dimenticati o rimossi. Questo tema, nelle parole del direttore artistico Mino Manni, caratterizzerà la stagione 2022-2023 del Teatro Giuseppe Verdi di Fiorenzuola d’Arda, Immortali: rassegna che si aprirà l’8 ottobre, anniversario numero 169 dall’”Attiladi Giuseppe Verdi che bagnò linaugurazione del teatro fiorenzuolano, per concludersi il 29 aprile 2023 con la rappresentazione Donna non rieducabile, con Ottavia Piccolo. Nel mezzo, il Teatro Verdi renderà omaggio nei suoi appuntamenti ad artisti come Vittorio Gassmann (nel centenario della sua nascita), Pier Paolo Pasolini ed Aldo Braibanti, anch’egli nato nel 1922: Fiorenzuola d’Arda ospiterà attori del calibro di Michele Placido, la stessa Ottavia Piccolo o Ale e Franz.

Gli appuntamenti del cartellone

Nel primo appuntamento, l’8 ottobre alle 20.45, Dal labbro, il canto, sarà reso omaggio a Giuseppe Verdi, sotto le cui note venne inaugurato il Teatro, con il soprano Sara Cortolezzis; il tenore Andrea Galli; il baritono Jorge Nelson Martinez Gonzales e il basso Gaetano Triscari Martinez Gonzales, accompagnati da Marco Beretta al pianoforte.

Il 22 ottobre, alle 20.45, nello spettacolo Il circo delle formiche” – interpretato dagli allievi dello Spazio Trieste 34 verrà ricordato Aldo Braibanti, artista, poeta e drammaturgo nato proprio a Fiorenzuola d’Arda cento anni fa: la rappresentazione, ideata da Filippo Arcelloni, sarà diretta da Carolina Migli.

Sabato 12 novembre, alle 20.45, Pasolini: una storia romana: Massimo Popolizio accompagnato dalla musica al violoncello di Giovanna Famulari - interpreterà la biografia del celebre poeta e scrittore assassinato ad Ostia nel 1975.


Quarto appuntamento della rassegna, mercoledì 23 novembre alle 20.45, con
Il mercante di Venezia, opera shakesperiana diretta da Paolo Valerio e prodotta dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, dal Centro Teatrale Bresciano e dal Teatro de Gli Incamminati. Mattatore sul palco sarà Franco Branciaroli. Si arriva a dicembre: già il 10 sarà la volta del Concerto di Natale, realizzato dal trio d’archi “Rose di maggio(Chiara Bottelli al violino; Mariachiara Cavinato a viola e soprano, Caterina Cantoni al violoncello. Ultimo appuntamento del 2022, domenica 18 dicembre alle 20.45, sarà lo spettacolo musical di artedanza “Hakuna Matata: una rivisitazione del musical “The Lion King” della Disney, proposta dalla società sportiva fiorenzuolana Freetime. Questo spettacolo è escluso dall’abbonamento.

Il 2023 sarà inaugurato, alle 20.45 di sabato 14 gennaio, dalla rappresentazione Le memorie di Ivan Karamazov, diretta da Luca Micheletti e con Umberto Orsini: un’opera che si rifà direttamente all’ultimo romanzo di Fedor Dostoevskij, I fratelli Karamazov.

Venerdì 27 gennaio, alle 20.45, in Il coraggio di dire no” – diretta da Michela Ottolini e prodotta dal Teatro de Gli Incamminati e dal Teatro Nazionale di Roma - Alessandro Albertin ripercorrerà la vicenda di Giorgio Perlasca, commerciante ricercato dalle SS nel 1944 per non aver aderito alla Repubblica di Salò. Sabato 11 febbraio, alle 20.45, protagonista sarà la pianista Costanza Principe, in un recital che la vedrà eseguire brani di Robert Schumann e della moglie Clara Wieck.

Venerdì 24 febbraio, alle 20.45, il palco del Teatro Verdi sarà invece calcato da Michele Placido, che diretto da Paolo Valerio e con un nutrito cast di attori rappresenterà la celebre opera La bottega del caffè, di Carlo Goldoni;

sabato 4 marzo, alle 20.45, ecco Ale e Franz e il loro Comincium, su regia di Alberto Ferrari. Il calendario prosegue già il sabato successivo, sempre alle 20.45, con Giorgia Trasselli e Margherita Caravello che su testi e regia di Antonio Nobili presenteranno l’”Indagine su Alda Merini; il 25 marzo l’”Ètoile Ballet Theatreporterà sul palco del Verdi L’Amour”, balletto sotto le note di Dmitri Shostakovich e Nelson Riddle e diretto dalle coreografie di Ines Albertini e Walter Angelini.

Ultimi tre appuntamenti nel mese di aprile: sabato 1, alle 20.45, è in calendario il concerto del Trio Sheliak (Sergio Costa al pianoforte, Emanuele Brilli al violino e Matilde Michelozzi al violoncello), mentre sabato 15, alle 20.45, Gabriele Lavia dirigerà ed interpreterà Lavia dice Leopardi, in un omaggio al celebre poeta ottocentesco. Sabato 29 aprile, Ottavia Piccolo con regia di Silvano Piccardi e musiche di Floraleda Sacchi interpreterà Donna non rieducabile, adattamento di brani autobiografici ed articoli di Anna Politkovskaja, giornalista uccisa a Mosca nel 2006.
Teatro e cinema si uniranno inoltre in tre appuntamenti in cui, in collaborazione con il Cinema Capitol, saranno proiettati altrettanti film di Vittorio Gassman: il 18 ottobre Il sorpasso, di Dino Risi; il 15 novembre C’eravamo tanto amati, di Ettore Scola, e il 13 dicembre Profumo di donna, anch’esso di Dino Risi.

Pubblicato il 20 settembre 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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