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«Guidati dai Fiamminghi», secondo appuntamento

ovali 2

Sabato 16 e domenica 17 ottobre avrà luogo il secondo appuntamento “Guidati dai Fiamminghi”, alla scoperta del patrimonio artistico di Piacenza.L’iniziativa, voluta dall'Amministrazione comunale d’intesa con il Touring Club Italiano, è nel segno di Robert De Longe, artista secentesco particolarmente conosciuto ai tempi, che tra città e provincia ha dipinto alcune tra le sue opere più importanti e significative. Il secondo itinerario, con la regia della guida professionista Claudia Marchionni del Touring Club Italiano, prevede la partenza dalla basilica di Santa Maria di Campagna alle ore 15, con tappa successiva alla vicina chiesa di San Giuseppe in Ospedale e Santa Brigida, proseguendo poiin San Giovanni in Canale, Santa Teresa, all’Oratorio di San Bernardino, l’ex chiesa di San Vincenzo e infine presso il Museo Kronos adiacente alla Cattedrale.

Spiega l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi: “Grazie alla mostra “Farnese Segreto” possiamo oggi ammirare per la prima volta sette bellissimi ovali di Robert De Longe, donati nel 1961 ai Musei Civici da Carlo Anguissola e sinora custoditi in deposito, nonché le tre grandi pale a tema biblico che il nuovo allestimento valorizza ulteriormente. Abbiamo voluto coinvolgere, a supporto della conoscenza delle opere di De Longe, anche il Touring Club, che grazie al Console Luisa Precivale ci consente di far conoscere la ricchezza e la suggestione dei nostri beni storici e artistici, mettendo in luce le testimonianze pittoriche con cui l’artista belga ha dato pregio a tantissime chiese del territorio”.
Il tutto gratuitamente per i visitatori, nell'intento di favorire l'accessibilità e la fruizione della cultura con la massima apertura.

La partecipazione è gratuita, con prenotazione obbligatoria presso lo sportello Iat-R del Comune di Piacenza posto all’ingresso di Palazzo Gotico, scrivendo ao contattando le operatrici allo 0523-492001 negli orari di apertura: il lunedì dalle 10 alle 13, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.30.

Anche grazie a queste due iniziative – conclude Papamarenghi – Piacenzasta accendendo i riflettori su tesori che sinora sono stati conservati con grande attenzione alla loro tutela, che ora possiamo riscoprire e condividere con una più ampia platea, proprio nello spirito con cui il Touring Club Italiano, di recente, ha aperto al pubblico spazi culturali e monumenti normalmente chiusi alle visite, grazie a una campagna di grande successo quale “Riapriamo le porte all'arte e alla cultura!”.

Pubblicato il 14 ottobre 2021

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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