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È Francesca Comencini la nuova «maestra» di Bottega XNL- Fare Cinema

FerancescaComencinifoto di Gianni Fiorito

È Francesca Comencini la “Maestra di Bottega” dell’edizione 2025 del corso di alta specializzazione in regia cinematografica Bottega XNL - Fare Cinema, lo storico progetto di Fondazione Fare Cinema, presieduta da Marco Bellocchio, che ormai da quattro anni fa parte di Bottega XNL, l’innovativo percorso di alta formazione cinematografica e teatrale del Centro per le arti contemporanee XNL Piacenza
Rivolto a operatori del settore cinematografico e televisivo dai 18 ai 35 anni, selezionati tramite un bando che si apre oggi e si chiuderà il prossimo 3 luglio, il percorso formativo è finalizzato alla realizzazione di un cortometraggio diretto da Francesca Comencini e fornisce ai partecipanti la straordinaria occasione di seguire e partecipare direttamente alla preparazione e alle riprese di un film, acquisendo conoscenze e competenze cinematografiche “sul campo”. Il corso è organizzato in collaborazione con la casa di produzione Kavac Film.

«Siamo pieni di entusiasmo per questa nuova avventura artistica! – commenta Paola Pedrazzini direttrice di Bottega XNL e Fondazione Fare Cinema – Sono felice che a guidare il percorso 2025 sia Francesca Comencini che abbiamo avuto il piacere di ospitare a XNL e di apprezzarne, oltre all’indubbio talento, la profonda empatia (in occasione del dibattito dopo il suo bellissimo film “Il tempo che ci vuole”) e a cui abbiamo conferito il Premio Pulcheria lo scorso novembre. Il mio grazie va a lei per aver accolto l’invito e a Kavac Film, a Marco, Elena e Pier Giorgio Bellocchio e a Simone Gattoni. E naturalmente un grazie a Fondazione di Piacenza e Vigevano per aver creduto in Bottega XNL, una progettualità che continua a darci soddisfazioni e che ogni anno cresce e si rinnova».

«Siamo particolarmente felici e onorati che Francesca Comencini abbia accolto l’invito a guidare l’edizione 2025 di Bottega XNL-Fare Cinema - è il commento del presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -, una regista le cui doti straordinarie hanno ricevuto l’ennesima conferma nei giorni scorsi ai Nastri d’argento, dove le sono stati assegnati ben cinque premi per il suo Il tempo che ci vuole. Una grande artista, per un percorso che si conferma orientato alla massima qualità, eccellente senza essere elitario: per offrire un’opportunità concreta e di alto livello ai giovani professionisti realmente meritevoli».

Francesca Comencini esordisce alla regia nel 1984 con “Pianoforte” vincitore, fra l’altro, del Premio De Sica per il miglior film d'esordio a Venezia 1985. È da allora che realizza film, documentari e serie con una attenzione forte alla realtà, ai suoi conflitti, alla commistione di durezza e umanità. Ama in modo particolare raccontare personaggi femminili, cercando di imporne la centralità e la forza. Per il cinema ha girato, tra gli altri, “Mi piace lavorare”, “Lo spazio bianco”, “Un giorno speciale”, mentre per la televisione ha diretto “Gomorra”, “Luna nera”, “Django, la serie”. Il suo ultimo film, “Il tempo che ci vuole” con Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano, presentato in anteprima a Venezia e dedicato al rapporto con il padre Luigi, è stato uno dei maggiori successi della stagione cinematografica appena conclusa. Ora assume la guida di Bottega XNL-Fare Cinema, impugnando il timone che, nelle passate edizioni, era stato affidato a Leonardo Di Costanzo, Gianni Amelio, Sergio Rubini, Marco Bellocchio e a Giorgio Diritti. 

Oltre a prendere parte al processo creativo di una grande protagonista del cinema contemporaneo come Francesca Comencini, i partecipanti all’edizione 2025 avranno l’opportunità di lavorare anche con gli altri Maestri dei mestieri del cinema che Bottega XNL-Fare Cinemamette in campo. Si tratta di Luca Bigazzi, storico direttore della fotografia di Paolo Sorrentino e tra i più importanti nel panorama cinematografico italiano (vincitore di 14 premi tra David di Donatello e Nastri d’Argento e dell’Osella d’oro a Venezia. Con la serie televisiva “The Young Pope” è stato il primo italiano a essere candidato agli Emmy Awards nella categoria Miglior fotografia. Tra i suoi ultimi lavori “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo e “Siccità” di Paolo Virzì); e della costumista Daria Calvelli, che ha lavorato in tutti i film di Marco Bellocchio degli ultimi vent’anni, aggiudicandosi il David di Donatello per “Rapito”, e di Stefano Mariotti, direttore del montaggio de “Il tempo che ci vuole” e “Rapito”. 

In una dimensione intensiva e residenziale, la prima parte del corso si svolgerà dall’1 al 10 agosto a Bobbio (in concomitanza del Bobbio Film Festival), mentre la seconda parte, in autunno, si terrà dal 3 al 5 ottobre a XNL Piacenza, e sarà dedicata all’analisi del girato e alla finalizzazione del montaggio.

La partecipazione è gratuita e a numero chiuso (massimo 15 partecipanti). 

Il termine ultimo per inviare la propria candidatura è il 3 luglio 2025 all’indirizzo, allegando domanda di iscrizione, curriculum professionale individuale, breve lettera di motivazione e un video di 5’ complessivi di materiali audiovisivi già realizzati. 

Nella foto di Gianni Fiorito, Francesca Comencini.

Pubblicato il 19 giugno 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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