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Università Cattolica, Pasinetti e il valore del lavoro umano

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Si terrà il prossimo il 14 febbraio a partire dalle ore 14 presso la sala Piana dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza la presentazione del volume Pasinetti e i keynesiani classici. Nove questioni metodologiche.
Pasinetti è stata una delle fiure leader della scuola di pensiero classico-keynesiana, una scuola alternativa a quella dominante, che si rifà al pensiero degli economisti classici (in particolare di David Ricardo) e si relaziona con il pensiero di John M. Keynes.
Traendo ispirazione sia da Keynes che da Sraffa, questa scuola ha forgiato un programma di ricerca ambizioso e di lunga data, spesso visto come concorrente al pensiero economico dominante. Le tematiche trattate sono inestricabilmente legate a questioni di estrema attualità (dalle politiche riguardanti i salari e l’occupazione della forza lavoro alla sostenibilità del debito pubblico; dal ruolo dei profitti alla gestione delle conseguenze occupazionali del progresso tecnico, ecc.). In un libro pubblicato nel 2007 Pasinetti aveva individuato 9 pilastri concettuali che contraddistinguono questa scuola di pensiero. Enrico Bellino e Sebastiano Nerozzi, curatori del volume, hanno affidato ad alcuni rinomati esponenti della scuola classico-keynesiana la discussione di queste 9 pilasti.

Il programma della giornata prevede alle ore 14 il saluto di Anna Maria Fellegara, preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza; seguono gli interventi di Maria Pianta della Scuola Normale Superiore, Pisa e Presidente della Società Italiana di Economia e di Marco VIvarelli, Università Cattolica del Sacro Cuore
Introduce e coordina, Francesco Timpano, Università Cattolica del Sacro Cuore

Luigi L. Pasinetti (1930-2023) è uno degli economisti italiani più conosciuti e apprezzati a livello internazionale. Dopo la laurea in Economia e commercio presso l’Università Cattolica di Milano ha studiato a Cambridge, Oxford e Harvard e ha conseguito il PhD presso l’Università di Cambridge. In Italia si è formato con Francesco Vito e Siro Lombardini e, all’estero, con Richard M. Goodwin, Wassily Leontief, Nicholas Kaldor, Joan Robinson e Piero Sraffa. Ha ricoperto la cattedra prima di Econometria (dal 1964) e poi di Analisi economica (dal 1981 al 1999) presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nello stesso Ateneo ha ricoperto la funzione di Preside della Facoltà di Economia e commercio di Milano (dal 1980 al 1983) e di Direttore del Dipartimento di Scienze economiche dal 1984 al 1987. Ora è Professore emerito presso la stessa Università. Ha inoltre ricoperto il ruolo di Presidente della Società Italiana degli Economisti (1986-1989) e della European Society for the History of Economic Thought (1995-97). È socio nazionale dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
Pasinetti figura tra i leader del moderno approccio classico e post-keynesiano all’economia politica: un filone di pensiero alternativo all’approccio di ricerca dominante. I suoi contributi sono di carattere teorico e si sono concentrati principalmente sulle tematiche del valore, del capitale, della distribuzione del reddito e dello sviluppo economico. La costruzione di un modello di crescita multisettoriale con progresso tecnico rappresenta il principale risultato di un lungo percorso di ricerca. Tra gli anni ’60 e gli anni ’80 ha intessuto una vivace dialettica con i più famosi economisti a livello mondiale (Franco Modigliani, Paul A. Samuelson e Robert Solow), ottenendo da essi sempre stima e grande considerazione. In questi anni sta inoltre ultimando un volume che raccoglie i suoi scritti riguardanti la teoria del valore, nei quali il valore dei beni è ricondotto in ultima analisi al lavoro umano impiegato in vari modi nella loro produzione.

Pubblicato l'8 febbraio 2023

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