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Claudio Gallini racconta la storia di Centenaro

 Libro Claudio Gallini Centenaro

Con l’uscita, a marzo 2024, del volume: “Centenaro, tutta un’altra storia”, edito dalle prestigiose Edizioni Tip.Le.Co. di Piacenza, l’autore piacentino Claudio Gallini è alla sua undicesima pubblicazione dedicata alle sue radici montane. Fondamenta della sua famiglia che affondano saldamente in alta val Nure, in modo particolare nei territori di Groppallo e a Centenaro di Ferriere da dove proveniva la nonna paterna dell’autore, a cui è dedicata l’intera opera qui presentata. Con questo davvero ponderoso volume lo scrittore ripercorre dalla Preistoria, sino ai giorni nostri, l’intera storia del comprensorio centenarese, restituendo così al lettore una summa di tutte le fonti oggi edite e inedite; il volume - ne è certo Gallini - appassionerà non solo il lettore che ha legami diretti o indiretti con la circoscrizione di Centenaro stessa, ma altresì entusiasmerà tutti coloro che sono interessati alla storia locale. Il volume - in formato A4 di ben 448 pagine (ISBN: 978-88-32174-52-6) - è già disponibile presso le edicole di Ferriere e di Bettola.

Il percorso storico affrontato da Claudio Gallini è affidato in particolar modo a una approfondita e meticolosa analisi degli Estimi Rurali voluti dal casato Farnesiano tra Cinquecento e Seicento e alla scrupolosa decifratura delle antiche Visite Pastorali dal sec. XVI sino a sfiorare i giorni nostri; due ambiti dove lo scrittore piacentino si è voluto particolarmente soffermare per rendere al lettore una dettagliata visione della vita montana di allora sotto numerosi ambiti.
L’autore ha inoltre riservato un piccolo paragrafo finale al caratteristico dialetto di questo territorio con un’appendice che comprende altresì un piccolo dizionario di questa unicità linguistica. Sono trascorsi venticinque anni dalla pubblicazione del compianto Andrea Bocciarelli: “Centenaro e l’alta Valnure”; nella sua prefazione egli sarebbe stato felice che qualcuno, dopo la lettura della sua ricerca, si occupasse di un approfondimento storico di questa amena terra centenarese. L’invito è stato raccolto da Gallini già nel 2021 ed è così nato questo attento studio che dà seguito al volume sopracitato e lo integra con nozioni, curiosità e tantissimi particolari da scoprire; un inno d’amore verso una terra che gli appartiene grazie a saldi legami famigliari come già indicato. Il lettore, infatti, si troverà a sfogliare una ricerca che trasmette, per citare solo qualche paragrafo, i più precisi dettagli storico geografici del territorio di Centenaro con una attenta analisi delle antiche mappe ottocentesche del Cessato Catasto; in seguito si troverà il già citato e vasto capitolo che si sviluppa in più riprese e traccia la storia di Centenaro dagli albori sino al Novecento; poi possiamo indicare l’analisi metodica di documenti d’archivio per scoprire Centenaro nei secoli XVI e XVII; in seguito si riprenderà la storia dell’antica Pieve di San Pietro attraverso sempre lo studio di inediti documenti d’archivio; il lettore che ha legami con questo territorio potrà inoltre  ritrovare i propri avi grazie alla precisa trascrizione di tre interi censimenti parrocchiali tra Settecento e Ottocento, e tantissimo altro materiale che attrarrà chi sfoglierà: “Centenaro, tutta un’altra storia”.

A impreziosire notevolmente il volume è la copertina a firma dell’artista (centenarese d’adozione) Maurizio Gobbato con la rappresentazione dell’antica Pieve di Centenaro in stile Stefano Bruzzi, pittore groppallino che ha da sempre affascinato Gobbato e lo ha portato a diverse esposizioni con plausi e meritati riconoscimenti.

Pubblicato il 30 marzo 2024

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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