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Intimità e maestosità in musica per rendere omaggio a Sforza Fogliani

Veduta dallalto di Sala Corrado Sforza Fogliani. Fotoservizio Mauro del Papa


Un sentito e interminabile applauso ha sancito il grande successo del concerto eseguito il 19 febbraio, al PalabancaEventi in memoria del compianto presidente esecutivo della Banca di Piacenza (organizzatrice dell’evento, presentato da Lavinia Curtoni dell’Ufficio Relazioni esterne) Corrado Sforza Fogliani ed eseguito nella sala a lui dedicata. Un battito di mani che ha assunto il significato di un ideale abbraccio innanzitutto a chi avrebbe proprio in quella giornata festeggiato l’onomastico, e poi alla moglie Maria Antonietta De Micheli (che ha ringraziato la Banca, tutti i presenti e mandato un pensiero al dissidente russo Navalny: «Mi piace credere che non sia una coincidenza il fatto che proprio in questo momento, a Roma, ci siano tante persone che rendono omaggio a un uomo che ha sacrificato la sua vita per la libertà [il riferimento, alla fiaccolata in Campidoglio, ndr], perché il concetto di libertà permeava tutti i pensieri e le azioni di mio marito nei tanti campi nei quali agiva. Riteneva, per esempio, la Banca una grande banca, anche se di piccole dimensioni, perché indipendente e libera»); un ideale abbraccio rivolto, ancora, al maestro Marco Beretta, che ha composto la Messa appositamente per rendere omaggio «a una persona - sono le sue parole - che è stata per decenni anima e sostegno della vita culturale e artistica di Piacenza», ai solisti, al coro e alla 15Orchestra. Tutti bravissimi nel creare un’atmosfera che, per le caratteristiche della composizione (suonata con archi, legni e ottoni solisti, arpa e percussioni), è stata maestosa in alcuni momenti e intimistica in altri.

«È un piacere vedere tanti amici riuniti per ricordare Corrado Sforza Fogliani, che è sempre nei nostri cuori», ha sottolineato il presidente dell’Istituto di credito di via Mazzini Giuseppe Nenna nel suo intervento di saluto agli ospiti, tra i quali le maggiori autorità civili, militari e religiose. Il presidente ha rivolto un benvenuto anche a tutti coloro (e sono stati tanti) che si sono collegati in diretta streaming attraverso il sito della Banca: un modo per permettere a più persone possibili di seguire l’atteso concerto.

I PROTAGONISTI

Ecco i protagonisti della Messa per soli, coro e orchestra (su testo latino).

Marco Beretta (compositore) – Affermato direttore d’orchestra e compositore, dopo gli studi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e il perfezionamento con G. Gelmetti, Marc Andrae e Ludmil Descev, è stato selezionato giovanissimo in Concorsi Internazionali (Besançon, Francia; “Franco Ferrara”, Teatro dell’Opera di Roma; RAI). Durante la sua intensa attività direttoriale ha collaborato con artisti prestigiosi come Bonaldo Giaiotti, Daniela Dessì, Antonio Salvadori, Bruna Baglioni, Ambrogio Maestri, Mirella Freni e tanti altri. Ha diretto numerose orchestre e attualmente è direttore artistico e musicale della 15Orchestra Sinfonica di Piacenza, nonché direttore artistico e docente di ADADS Accademia Milano, ente accreditato dalla Regione Emilia Romagna per la formazione superiore musicale.

15Orchestra – Nata a Piacenza nel 2011, il suo nome si collega direttamente all’anno di nascita nel quale si è festeggiato il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia ed è stato scelto come riconoscimento e atto d’affetto nei confronti di Piacenza, città Primogenita che per prima votò l’annessione al Piemonte. La 15Orchestra Sinfonica nasce su una base cameristica caratterizzata da una spiccata flessibilità al punto tale da raggiungere anche l’organico sinfonico con cui ha debuttato al Teatro Municipale di Piacenza con il concerto “San Silvestro a Teatro”, dove ha riscosso un incoraggiante successo di pubblico e di critica. Dalla sua nascita svolge intensa attività concertistica. Da ricordare che dal 2018 è stata l’orchestra della Stagione Lirica al Teatro Verdi di Busseto e dal 2021 è l’orchestra ufficiale di BA Lirica del Teatro Sociale Cajelli di Busto Arsizio.

Julia Eliashov (soprano) - Laureatasi in canto all’Università di Tel Aviv, si trasferisce in Italia dove frequenta la prestigiosa Accademia d’arte Lirica di Osimo. È vincitrice di numerosi premi internazionali tra i quali spiccano l’Internationaler Gesamgswettbewerb Basel, l’Ise-Shima International Singing Competition 2021 e The Buchmann Mehta School of Music Competition 2021. Svolge attività concertistica e ha debuttato in diversi ruoli operistici in Italia e all’estero (Trentino Music Festival, Clairmont Hall, Palazzo Reale di Milano, ecc.), tra cui il ruolo di Musetta de La Bohème di G. Puccini e Micaela della Carmen di G. Bizet.

Bowen Guan (baritono) - Laureatosi in patria al Conservatorio di Shenyang (Cina) e al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, ha frequentato l’Università Musicale F. Chopin di Varsavia e la prestigiosa Accademia Verdiana del Teatro Regio di Parma. Vincitore di numerosi concorsi prestigiosi, tra i quali il Festival Internazionale di musica di Osaka, il Premio Internazionale Città di Molfetta e il Concorso Vincenzo Terenzio, si esibisce in concerti ed opere. Recente è il debutto nel ruolo del Conte di Almaviva de Le Nozze di Figaro di W. A. Mozart e di Marcello de La Bohème di G. Puccini.

Nella foto di Del Papa, veduta dall'alto della Sala Corrado Sforza Fogliani in occasione del concerto alla memoria del  cmompianto presidente esecutivo della Banca di Piacenza.

Pubblicato il 20 febbraio 2024

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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