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Bolle d’arte, al Festival di Letteratura per bambini e ragazzi si parla di sapere digitale

 Bolle darte Roncaglia 17.02

Sabato 17 febbraio, alle 17, il docente di Editoria Digitale, Informatica Umanistica e Filosofia dell’Informazione dell’Università di Roma Tre, Gino Roncaglia, sarà protagonista di un incontro pubblico nel salone monumentale della Biblioteca Passerini Landi, dove presenterà il libro “L’architetto e l’oracolo. Forme digitali del sapere da Wikipedia a Chat Gpt”, in dialogo con il bibliotecario Francesco Mazzetta.

L’appuntamento si inseriscenel ricco calendario della seconda edizione di “Bolle d'Arte” ilfestival di promozione alla lettura dedicato a bambini e ragazzi, organizzato dalPolo bibliotecario piacentino con il coordinamento della cooperativa Educarterealizzato con il contributo della Regione Emilia Romagna e del Ministero dellaCultura – Direzione generale Biblioteche e diritto d'autore, attraverso il Fondo 2023 per la promozionedella lettura, della tutela e della valorizzazione del patrimonio librario.

L’incontro, rivolto in primis a bibliotecari, educatori, insegnanti e a tutti i cittadini interessati, vuol essere un momento di riflessione sulle nuove forme del sapere, del comunicare, sulla loro evoluzione e sulle loro implicazioni culturali. L’autore, tra i più noti esperti italiani di culture digitali, accompagnerà i presenti in un affascinante viaggio dalle prime enciclopedie online a Wikipedia, dalla nascita dell’idea di intelligenza artificiale alle reti neurali, per passare dal tradizionale modello architettonico delle conoscenze ai nuovi oracoli statistici come ChatGPT.

I sistemi di intelligenza artificiale generativa, capaci di produrre testi e immagini in risposta a una richiesta dell’utente, costituiscono probabilmente – ricorda il docente – la terza grande rivoluzione causata dal digitale, dopo la diffusione del personal computer e dell’idea di informatica personale, dopo l’esplosione di Internet e dell’accesso mobile e universale alla rete. Per comprendere il significato e la portata di questa rivoluzione bisogna collocarla nel contesto di quello che è stato, da millenni, un sogno dell’umanità: organizzare il sapere in modo da poterlo trasmettere, recuperare, utilizzare, accrescere nelle forme di volta in volta più funzionali rispetto ai nostri molteplici e diversi obiettivi, comprendendo le idee e i principi che sono alla base degli strumenti non solo tecnologici ma anche sociali e culturali, all’interno del nuovo ecosistema digitale.

Gino Roncaglia è fra i più noti esperti italiani nel campo delle culture digitali e di rete. Ha partecipato alla stesura del Piano Nazionale Scuola Digitale e collabora con RAI Cultura nella realizzazione di trasmissioni televisive dedicate al rapporto fra cultura e nuovi media. Per Laterza è co-autore della fortunata serie di manuali sull’uso della rete, che hanno accompagnato una generazione di navigatori alla scoperta di Internet e del web e di “Il mondo digitale” (con Fabio Ciotti, 2000), nonché di “La quarta rivoluzione. Sei lezioni sul futuro del libro” (2010), testo di riferimento per comprendere il mondo dei libri elettronici e dell’editoria digitale, e “L’età della frammentazione. Cultura del libro e scuola digitale” (2018, seconda edizione accresciuta 2020).

Pubblicato il 16 febbraio 2024

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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