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Inizia AlphaZetaWav, il percorso formativo dedicato alla musica

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A Piacenza, partirà il progetto ALPHA_ZETA.WAV. Parole e musica delle nuove generazioni, un percorso dedicato all’ambito musicale declinato secondo i temi del linguaggio e della sostenibilità, con focus sulla produzione musicale, autopromozione, podcast, ufficio stampa e music business.
Il progetto, che si terrà dal 17 al 29 febbraio, si rivolge a giovani aspiranti musicisti in età compresa tra i 16 e 29 anni e intende promuovere il lavoro in ambito musicale con l’obiettivo di favorire l’acquisizione di competenze tecniche, linguistiche ed espressive necessarie alla produzione di musica di qualità.
ALPHA_ZETA.WAV prevede tre giornate di workshop e una giornata di talk finale, che si terranno in diversi luoghi della città di Piacenza, con l’intento di valorizzare gli spazi di aggregazione giovanile: il Centro musica Giardini Sonori, SPAZIO 2 e il Cinema Politeama. Per partecipare ai workshop è necessario iscriversi tramite il sito web di Eventbrite (i link sono riportati di seguito).

Primo incontro

Il primo appuntamento, in collaborazione con Ableton Live, è previsto per sabato 17 febbraio, dalle 9 alle 18, a Piacenza presso Giardini Sonori (Stradone Farnese, 29121).
Il workshop, “Produzione musicale e nuove applicazioni della tecnologia: l’Intelligenza Artificiale e il futuro della musica”, si propone come momento di discussione relativa ai nuovi approcci riguardanti la composizione, la produzione e l’arrangiamento musicale.

Partendo da strumenti consolidati, si arriverà ad esplorare nuove frontiere portando esempi e case histories. Il momento di confronto sarà seguito dall’applicazione pratica dei concetti trattati, con una breve lezione sull’utilizzo di Ableton Live. È condotto da Andrea Ponzoni (CEO Freecom Hub) e Walter Sguazzin (trainer Ableton Italia).

Secondo appuntamento

Il secondo incontro, invece, venerdì 23 febbraio, dalle 16 alle 18, si terrà presso SPAZIO 2 (Via 24 Maggio, 51, 29121).
Condotto da Fabrizio Tudisco (Country Manager di Tunecore) e Andrea Ponzoni (CEO Freecom Hub), il workshop, “Autopromozione: quale linguaggio utilizzare per raccontarsi all’industria e al pubblico”, ha l’obiettivo di descrivere le varie tappe della promozione di un artista emergente e indipendente. In questo incontro si farà un’analisi di tutti gli strumenti che un artista ha a disposizione per inserire il proprio lavoro sul mercato e delle buone prassi da utilizzare per promuovere il proprio progetto. Si cercherà di fare una panoramica sulle piattaforme essenziali alla promozione del proprio lavoro discografico, raccontando il ruolo fondamentale della promozione social del proprio progetto artistico. Si traccerà un percorso di auto-racconto, tra fragilità e certezze.

Ultima giornata
 
Il terzo e ultimo workshop è in calendario per sabato 24 febbraio, dalle 14 alle 18, anche questo presso SPAZIO 2 (Via 24 Maggio, 51, 29121). Il workshop, “Podcast e ufficio stampa: i nuovi strumenti per fare comunicazione nell’industria musicale”, si propone come momento di discussione relativa ai nuovi approcci comunicativi messi in atto in ambito musicale, analizzando due punti di vista indissolubilmente legati: quello dell’ufficio stampa e quello del giornalista. Con la digitalizzazione si è stati testimoni di un processo di disintermediazione che ha visto rivoluzionato il settore della comunicazione e critica musicale. Con i riconoscimenti FIMI assegnati tramite lo streaming, e i social che hanno sostituito i forum, cambia l’approccio alla materia. In questo contesto si inseriscono i Podcast, con Spotify che ha aperto alla possibilità di inserire musica della sua libreria nei podcast. Dopo l’introduzione teorica e storica, si procederà con una parte di dimostrazione pratica, analizzando un nuovo modo di raccontare la musica, il “Track by Track”, con strumenti, tecniche e simulazione di come si compie il processo di selezione del progetto musicale e la creazione di una puntata. Conducono il corso Aldo Macchi (giornalista e direttore di Ar.Co. Magazine), Simone Stefanini (giornalista e scrittore), Claudia Cefalo (musicologa e ufficio stampa).

Al termine dei tre workshop, il progetto ALPHA.ZETA.WAV si conclude con una giornata finale di talk, a cui prenderà parte come relatore Ghemon, rapper e cantautore italiano. La giornata è programmata per giovedì 29 febbraio, dalle 8.30 alle 12.30, e ospitata presso il Cinema Politeama (via S. Siro 7, 29121).
L'evento è riservato esclusivamente a studenti e studentesse delle Scuole Secondarie di Secondo Grado, Centri di formazione professionale e Atenei universitari del territorio.

Nella foto, la presentazione del progetto.

Pubblicato l'8 febbraio 2024

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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