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Il cortometraggio girato da Leonardo Di Costanzo porta Piacenza nei festival tra Europa e Usa

WTP Venezia foto di RoccoGiurato

 

La vita di Welcome to Paradise, il cortometraggio realizzato nell’ambito dell’edizione 2022 del percorso di alta formazione cinematografica “Bottega XNL - Fare Cinema”, sotto la guida di Leonardo Di Costanzo, prosegue fuori da Piacenza, portando in giro per il mondo il Trebbia, Travo, Rivergaro e altri scorci di territorio fissati sulla pellicola.
Dopo la prima grande tappa a Venezia il 7 settembre scorso, dove il corto è stato presentato in prima mondiale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (unico corto selezionato dal direttore Alberto Barbera in “Selezione Ufficiale - Fuori concorso”), Welcome to Paradise ha proseguito il suo viaggio a Milano, dove a novembre è stato selezionato per il Filmaker Fest, da quarant’anni festival punto di riferimento per scoprire o riscoprire grandi nomi del cinema del reale, conoscere i filmmaker del futuro, riflettere sull’attualità, indagare le nuove frontiere dell’audiovisivo, e poi a Madrid dove è stato presentato da Leonardo di Costanzo al Festival del Cinema Italiano della capitale spagnola.
Pochi giorni fa Welcome to Paradise è approdato oltreoceano, prendendo parte alla sezione “corti d’autore” di Italy on Screen Today, festival nato nel 2016 per promuovere il meglio del cinema e dell’audiovisivo contemporaneo italiano a New York. Nuove tappe sono in via di definizione per il 2024, presso i numerosi Festival italiani e stranieri che hanno richiesto il film per le loro prossime edizioni.

Scommettere sulla qualità

«Il successo che sta registrando il cortometraggio nato in seno alla prima Bottega XNL-Fare Cinema è la conferma che scommettere sulla qualità e sul coinvolgimento di grandi artisti, come Leonardo Di Costanzo, è la strada da seguire per uscire dai nostri confini – è il commento del presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -, una strada lunga ma che, ci auguriamo, possa portare il nome del nostro territorio sempre più lontano».
«Attraverso Welcome to Paradise portiamo nel mondo non solo un prodotto cinematografico di qualità, ma anche l’innovativo contesto produttivo in cui si è sviluppato, quello di “Bottega XNL” – dice Paola Pedrazzini, direttrice artistica della sezione di cinema e teatro di XNL Piacenza -, che mette al centro del lavoro l’individuo e le sue idee, abbinandole alla concretezza del fare”
Welcome to Paradise racconta la storia di Nadia, una ragazzina solitaria e diffidente, che porta una benda su un occhio. Lungo la riva del fiume, in cerca di avventure in compagnia di alcuni gattini randagi, vede un ragazzo maltrattato e rinchiuso in un capanno abbandonato dai ragazzini del paese. Nadia si allontana. Poi, curiosa, torna e tenta di liberare il “prigioniero”. La parete che li separa apre in Nadia la possibilità di giocare ad essere un’altra e a provare, nella seduzione, un’improvvisa voglia di crescere.

Prodotto da Carlo Macchitella, Pier Giorgio Bellocchio, Manetti bros., in collaborazione con Paola Pedrazzini, Welcome to Paradise è una produzione Mompracem con Rai Cinema, in collaborazione con Fondazione Fare Cinema, XNL Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Nella foto, la presentazione del cortometraggio al festival del Cinema a Venezia. (Foto Rocco Giurato)

Pubblicato il 17 gennaio 2024

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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