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Opera? In Santa Chiara Jazz Musical Story di Ruggieri

santachiara 

Un omaggio jazz al melodramma italiano o anche, per così dire, una Jazz Musical Story: è OPERA?, lo spettacolo che domenica 23 luglio alle 21, farà tappa all’ex convento di Santa Chiara nell’ambito di Piacenza Summer Cult, organizzato dagli Amici della Lirica in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano. Protagonista è la Renzo Ruggieri Orchestra con la partecipazione di Paola Gassman e Ugo Pagliai. Lo spettacolo rappresenta tre episodi tratti da opere celeberrime: Tosca, La Traviata, Il Barbiere di Siviglia e tre personaggi amati: Figaro, Alfredo e Tosca. I protagonisti si relazionano tra loro narrando una nuova storia, interpretata a canovaccio da due grandissimi del teatro - Gassman e Pagliai appunto - che si presentano in scena durante le pause tra un brano e l’altro: una ouverture iniziale combina le melodie dello spettacolo a citazioni continue dal melodramma italiano; una recitazione su canovaccio si frappone alla musica per tutte le scene. La fisarmonica, nelle abili mani di Renzo Ruggieri, la fa da padrona, con un risultato unico e affascinante.

Ruggieri si rapporta con il melodramma in maniera aperta e intrigante. Il risultato è un racconto musicale che sviluppa la storia con parole e musica e si avvantaggia delle possibilità offerte dall'improvvisazione. La musica jazz è completamente originale ed è affidata all'Orchestra da camera “Benedetto Marcello" formata da 16 archi ritmici, diretta dal maestro Nicola Gaeta. Alla batteria Niki Barulli, al contrabbasso Edmondo Di Giannantonio, al pianoforte Angelo Trabucco e, naturalmente, alla fisarmonica Renzo Ruggieri.

Per saperne di più

Ingresso a pagamento  € 25.00
Ridotto per i soci Amici della Lirica € 20.00
Bambini e ragazzi fino a 12 anni gratuito
Info e prenotazioni tel. 333/5320655
Biglietti acquistabili su Ticketone o presso la sede degli Amici della Lirica (Cantone San Nazzaro 16 - Piacenza) dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e la sera prima dello spettacolo.
Inoltre, è possibile acquistare il biglietto prima della rappresentazione alla biglietteria in Santa Chiara.

Pubblicato il 17 luglio 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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