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Ettore Bassi legge «I Promessi Sposi» con la musica del maestro Beretta

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Il maestro Marco Beretta torna alle Serate letterarie di Travo con uno spettacolo tratto da I promessi sposi di Alessandro Manzoni, il melologo per voce recitante e pianoforte Questo matrimonio non s’ha da fare, con il noto attore Ettore Bassi e la regia di Alberto Oliva. L’appuntamento è per giovedì 6 luglio alle ore 21,15 nella piazzetta dell’asilo di Travo nell’ambito della rassegna culturale organizzata dal Comune di Travo e dedicata alla scrittrice Giana Anguissola.
Guidati dalla voce e dall’intensa interpretazione di Bassi e dalle musiche originali di Beretta, gli spettatori ripercorreranno i passaggi più significativi del romanzo, che racconta le vicende sentimentali di Renzo e Lucia, ma è soprattutto un prodigioso affresco di un’epoca e un’acuta, attualissima, analisi dell’animo umano.

«Nell’anno in cui si celebrano i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni ho voluto rendere omaggio alla sua arte componendo un melologo per voce recitante e pianoforte sui versi tratti dalla sua opera più famosa – rende noto il Maestro Beretta –, che tutti studiamo a scuola, spesso senza riuscire a capirne pienamente la grandezza».
Il melologo, mélos e lógos insieme, è una forma espressiva nata nel XVIII secolo per unire appunto la musica alla parola, e poi utilizzata da importanti compositori quali Liszt, Honeggher e Stravinskji, per citarne alcuni. «Ho scelto di comporre un melologo – prosegue Beretta –perché è un genere musicale che non sacrifica la parola ma anzi la esalta, come fosse una colonna sonora alle immagini che da essa scaturiscono».

Dopo lo spettacolo con Bassi e Beretta, nel mese di luglio le Serate letterarie proseguiranno con un programma molto ricco che porterà sul palco di Travo tanti autori nazionali con le loro ultime opere. Arriveranno, nell’ordine, Sandra Bonzi, Valerio Varesi, Stefano Ghigna, Sara Gambazza e Alessandra Selmi.
«La nostra rassegna letteraria quest’anno ha un calendario davvero bello – è il commento dell’assessora alla Cultura Roberta Valla. Merito dello straordinario lavoro svolto da Cinzia Cassinari e Valeria Deplami della cooperativa Educarte, che è nostro partner organizzativo insieme a Travolibri, e anche del prezioso contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, a cui va il ringraziamento di tutta l’organizzazione».
Le Serate letterarie sono promosse dal Comune di Travo, patrocinate dal Ministero dei Beni culturali e dalla Regione Emilia-Romagna e sostenute dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
L’ingresso agli eventi è libero.

Info e aggiornamenti: www.gianaanguissolatravo.it.

Pubblicato il 3 luglio 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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