Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Il «Nuovo vocabolario bobbiese» è a disposizione di tutti

 vocabolariobobbio

Il “Nuovo Vocabolario Bobbiese” (ed. Chimera, 2021) è stato messo a disposizione di tutti gli studiosi. Efficace la recente comunicazione su facebook: “Il nostro parlare è stato messo nella storia e fissato nel tempo: ne siamo orgogliosi”, twittata da Gigi Pasquali, autore dell’opera insieme a Mario Zerbarini. E’ sufficiente collegarsi al sito www.ilnotiziario bobbiese.net, capitolo Libri, Dialetto Bobbiese, per entrare nel testo. Tutti possono farlo: studiosi e curiosi.

Il volume è frutto di decenni di lavoro faraonico e certosino. Non ha, infatti, potuto contare su nessun supporto letterario precedente a parte le ricerche del prof. Enrico Mandelli, ispiratore dell’opera, e ha richiesto una dose pressoché illimitata di pazienza e tenacia nel rintracciare le corrispondenze con l’italiano, anch’esso in evoluzione, come del resto ogni lingua, e nel districarsi nella fonetica, affidandosi peraltro a riconosciuti esperti, come il prof. Angelo Stella, docente di Storia della Lingua Italiana dell’Università di Pavia e illustre membro dell’Accademia della Crusca. Il tutto accompagnato dalla ricerca di quei modi di dire così creativi, musicali, sorprendenti e divertenti, di cui la parlata spontanea vernacolare bobbiese abbonda e a cui deve la sua vera identità. In essa affondano le radici dei bobbiesi stessi che possono ritrovare nel verace linguaggio dei padri la storia del loro brandello di terra che ha visto alternarsi liguri, celti, romani, longobardi, franchi, spagnoli, austriaci, francesi ciascuno col proprio idioma. Inevitabili le contaminazioni del linguaggio che si è via via arricchito, acquistando peculiarità proprie che lo caratterizzano rispetto alle parlate vicine e che gli autori non hanno esitato a studiare e approfondire sotto il profilo fonetico, morfologico e lessicale.

Gli appassionati non possono che essere contenti di conoscere la provenienza, ligure o romana o longobarda o altro, di tante parole e dell’evoluzione che hanno subìto. Qualche esempio: “cavàgna” per cesta e “garòn” per coscia sono retaggi celtici; “incò” per oggi dal latino hinc hodie; “tòpia” per pergolato, sempre dal latino; “bśìa” per ape e “büśèca” per trippa, sono invece contaminazioni austriache, etc …

L’intento di realizzare un testo alla pari dei più qualificati dizionari dialettali e l’impegno profuso nel farlo la dicono lunga circa l’amore degli autori per Bobbio e la sua storia.

Luisa Follini

Pubblicato il 18 aprile 2022

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente