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«Ciao Fausto»: Fiorentini continua essere un riferimento per la comunità piacentina

fausto

 

“Ciao Fausto. Viaggio tra i libri del prof. Fausto Fiorentini”, è stato un commovente omaggio al professore a due anni dalla sua scomparsa. L'iniziativa, svoltasi nell’aula magna Seminario di via Scalabrini, promossa dalla diocesi e dal settimanale “Il Nuovo Giornale”, ha rappresentato un viaggio attraverso la ricca produzione editoriale di Fiorentini, insegnante di lettere all'Istituto per geometri Tramello, storico, giornalista e collaboratore di spicco del settimanale Il Nuovo Giornale e del quotidiano Libertà.

Le opere di Fiorentini

Durante l'incontro, è stato dato risalto al libro “La Democrazia Cristiana a Piacenza. Appunti per una storia”, edito nel 2004 da Berti, uno dei lavori più significativi del professor Fiorentini. Il testo, che traccia la storia della Democrazia Cristiana a Piacenza, è stato presentato in sintesi dalla ricercatrice storica Daniela Morsia. La ricercatrice ha parlato dell’opera omnia di Fiorentini in cui ha trattato vari temi storici, biografie di personaggi religiosi e laici, storia del giornalismo, dell'economia e delle istituzioni religiose. Il suo lavoro ha seguito l'evoluzione dei cataloghi bibliotecari, dai cartacei agli online, e include opere molto consultate come "Le Chiese di Piacenza" e "Le vie di Piacenza".

La DC piacentina

“Il libro sulla Democrazia Cristiana - ha detto Morsia - è stato pubblicato nel 2004, undici anni dopo lo scioglimento del partito. Fiorentini ha utilizzato documentazione storica e cronache giornalistiche per fornire una base oggettiva al suo studio, sottolineando l'importanza di fissare su carta le informazioni disponibili prima che queste scompaiano. La DC piacentina - sintetizziamo le parole di Morsia - viene descritta come un partito pluralista, legato alla Chiesa e alle associazioni cattoliche, capace di intercettare le esigenze della società locale, specialmente nei primi decenni del dopoguerra. Fiorentini esplora le origini della DC piacentina, il ruolo importante dei congressi locali e le relazioni tra il partito e la società civile. Il libro esamina anche i cambiamenti politici dagli anni Sessanta in poi, inclusi il centrismo, le giunte di centro-sinistra, e la crisi del collateralismo negli anni Settanta e Ottanta. Fiorentini documenta le varie segreterie del partito e i temi chiave del dibattito politico di quegli anni, offrendo una panoramica dettagliata e articolata della storia politica locale”.

               

Influenza nel territorio

Durante l'evento Mario Spezia, presidente dell'Associazione Partigiani Cristiani, ha offerto un intervento significativo sulla storia della Democrazia Cristiana, con particolare attenzione alla sua evoluzione e impatto nella realtà piacentina. Senza cadere in un atteggiamento nostalgico, Spezia si è concentrato sulla storia locale della Democrazia Cristiana a Piacenza, evidenziandone il valore e l'influenza nel territorio. Ha ricordato come il partito, attraverso i suoi esponenti locali, abbia saputo interpretare e rispondere alle esigenze della comunità piacentina, contribuendo allo sviluppo sociale ed economico della città e della provincia. Spezia ha fatto i nomi di alcuni tra i più significativi esponenti della Democrazia Cristiana piacentina, sottolineando il loro impegno e la loro dedizione.

Il declino di cristianesimo e democrazia

Enrico Periti, manager universitario, ha esaminato la vicenda della Democrazia Cristiana a Piacenza, sottolineando l'importanza di fare storia locale per arricchire la comprensione della storia più ampia. Ha evidenziato come il libro offra una riflessione sul declino della Democrazia Cristiana e sull'assenza attuale di un movimento cristiano significativo. Periti ha notato che la mancanza di documentazione negli ultimi anni del partito rende difficile tracciare con precisione il suo declino. Tuttavia, questa situazione spinge a riflettere sulle ragioni per cui la Democrazia Cristiana e il cristianesimo stesso sembrano aver perso rilevanza. Ha citato l'esempio del cantautore Ultimo, che esprime il senso di isolamento e mancanza di partecipazione dei giovani sia nella religione che nella politica. L'Italia, - ha affermato Periti - grazie alla Democrazia Cristiana, è passata dalla povertà alla ricchezza, evitando estremismi come il fascismo e il comunismo. Tuttavia, con l'aumento del benessere, i valori cristiani e democratici sono entrati in crisi”. Citando il cardinale Tonini e Pietro Scoppola ha poi evidenziato come la società abbia perso l'orientamento cristiano e democratico. Infine, Periti ha espresso la necessità di un rinnovamento della testimonianza cristiana, adattandola alle nuove sfide sociali e politiche. Ha ricordato Don Lorenzo Milani, sottolineando che i cristiani devono adattarsi e servire la società, pur rimanendo fedeli ai propri valori, anche quando questi non sono rappresentati dai partiti politici attuali. Ha concluso affermando che i cristiani devono, come diceva Fiorentini, continuare a contribuire al bene comune, indipendentemente dalle difficoltà.

Il contributo di Fausto

L'evento ha dunque rappresentato un'occasione per celebrare e ricordare la figura di grande spessore culturale e umano di Fausto Fiorentini, il cui contributo alla storia, al giornalismo e all'educazione delle giovani generazioni, continua a essere un punto di riferimento per la comunità piacentina.

Riccardo Tonna

Nella foto, i relatori e pubblico all'incontro nel ricordo del professor Fausto Fiorentini nel Seminario vescovile di Piacenza.
Nel video, la serata al Seminario vescovile.

Pubblicato il 30 maggio 2024

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