«Verdi non è di Parma» di Marco Corradi al salone del libro di Torino
Giuseppe Verdi protagonista del Salone del Libro di Torino. Si è aperta giovedì 15 maggio, l’edizione 2025 della più importante fiera del libro italiana, celebrando la figura del grande maestro. All’interno dello stand istituzionale della Regione Emilia-Romagna sono stati presentati il libro “Verdi non è di Parma” di Marco Corradi, edito da Persiani editore che quest’anno festeggia i 20 anni di attività, e il docufilm “Le stanze di Verdi”, con la regia di Riccardo Marchesini e la supervisione di Pupi Avati, da cui è tratto. Un incontro che, oltre a veder presenti l’autore Corradi, il produttore del docufilm Giorgio Leopardi e l’editore Paolo Emilio Persiani, ha visto la partecipazione di Stefano Berni, Direttore Generale del Consorzio di Tutela del Grana Padano e in video collegamento anche di Pupi Avati.
Infatti, forse non tutti sanno che Giuseppe Verdi – che è nato a Roncole di Busseto (Parma), ma ha vissuto per oltre 50 anni nel piacentino a Sant’Agata di Villanova sull’Arda -, non è stato solo il grande maestro e compositore conosciuto in tutto il mondo, ma anche un appassionato imprenditore agricolo. È proprio su questo suo aspetto, che una parte del libro di Corradi così come il docufilm di Marchesini si concentrano. La passione di Verdi per l’agricoltura lo condusse a investire i proventi dei suoi lavori nell’acquisto di molti terreni in provincia di Piacenza, ma anche di caseifici, dove produceva il Grana Padano.
Il libro
Verdi non è di Parma, di Marco Corradi (avvocato in Piacenza, appassionato cultore e studioso di storia locale italiana), è un libro uscito ad aprile 2023 edito da Persiani Editore. Siccome Verdi visse molti anni in territorio piacentino, questo il pensiero dell’autore: «Sappiamo che non si sceglie dove nascere, ma dove vivere e lavorare. Era un nostro concittadino, dunque piacentino, perché ha scelto di vivere qui». Questa tesi di Corradi amplia un’analisi realizzata dalla studiosa statunitense Mary Jane Phillips-Matz e con il suo libro si propone dunque di dimostrare la “piacentinità” di Giuseppe Verdi, che nasce nella “bassa tra Piacenza e Parma” il 10 ottobre 1813 da genitori provenienti da famiglie piacentine, da poco trasferitesi per lavoro dal Ducato di Piacenza a quello di Parma, ovvero poco oltre il confine a Roncole di Busseto. Qui gestivano l’osteria, dove Verdi ha cominciato a suonare l’organo. Nel 1848 poi, nel pieno della sua maturità personale, artistica e professionale, il maestro oltrepassa l’Ongina, il fiume che nell’ultimo tratto del suo corso segna il confine fra le province di Parma e Piacenza. Torna dunque a Sant’Agata nel piacentino, la terra da cui provengono i suoi avi e dove costruisce il nido per il resto della sua vita, per oltre cinquant’anni. Sant’Agata rappresenta il “luogo verdiano per eccellenza”, la sua “patria d’elezione”.
Marco Corradi a Gropparello il 23 maggio per i “Venerdì della Biblioteca”
Venerdì 23 maggio alle ore 21 Marco Corradi presenta il libro “Verdi non è di Parma” alla biblioteca comunale “Bruno Cassinari” di Gropparello. La serata culturale è promossa dalle volontarie e rientra nell'iniziativa i “Venerdì della biblioteca”.
Pubblicato il 17 maggio 2025