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Koons, Balla, Dalì, McCurry e Ghirri il grande contemporaneo emoziona l’Emilia

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L'Emilia si conferma laboratorio culturale di primo piano, capace di attrarre grandi nomi dell'arte contemporanea e di trasformare ogni mostra in occasione di sviluppo territoriale. A Parma, Piacenza e Reggio Emilia, un calendario espositivo di assoluto rilievo ridisegna la mappa del turismo culturale regionale, consolidando quella strategia di sistema che Visit Emilia (www.visitemilia.com) ha saputo costruire negli anni attraverso la rete Cultura e Castelli.

Il progetto, che unisce castelli, musei, teatri, borghi e operatori privati delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, trova nella stagione espositiva autunnale la sua più compiuta espressione. L'obiettivo dichiarato è trasformare le visite "mordi e fuggi" in soggiorni strutturati, generando ricadute economiche significative sul territorio e rafforzando l'identità culturale di questo autentico scrigno di storia e tradizioni.

PARMA

Parma riserva straordinarie sorprese per gli amanti dell'arte del Novecento.Fino al 1° febbraio 2026,Palazzo del Governatoreospita "Giacomo Balla, un universo di luce", una retrospettiva senza precedenti dedicata al maestro del Futurismo. La mostra, curata da Cesare Biasini Selvaggi e Renata Cristina Mazzantini, presenta oltre 60 opere della collezione della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, mai esposte prima nella loro interezza.

L'esposizione su Balla rappresenta un viaggio attraverso l'evoluzione artistica del "Leonardo da Vinci del XX secolo", come amava definirsi l'artista torinese. Dalle prime opere del realismo sociale e divisionista, passando per la rivoluzionaria stagione futurista con le celebri "Compenetrazioni iridescenti" e le ricerche sul dinamismo, fino alla produzione figurativa degli anni Quaranta. Il percorso in 13 sale include capolavori come "Nello specchio" (1901-1902), che fece esclamare a Giacomo Puccini "Questa è la mia 'Bohème'!", e il potente ciclo "Dei viventi", con opere drammatiche come "La pazza" e "I malati".

Diverso registro, ma uguale ambizione internazionale, caratterizza l'esposizione dellaFondazione Magnani Rocca, a Mamiano di Traversetolo (PR), chefino al 14 dicembreracconta l'evoluzione di“Moda e pubblicità in Italia 1950-2000”.Dolce & Gabbana, Emilio Pucci, Armani, Versace: nomi che hanno costruito l'immaginario dello stile italiano nel mondo, restituendo la dimensione culturale di un fenomeno troppo spesso ridotto a mero dato commerciale.

Dal 22 novembre 2025 al 12 aprile 2026, a Palazzo Pigorini la mostra “In viaggio attraverso le fotografie di McCurry”: uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea arriva nel cuore di Parma con il suo sguardo unico sul mondo. Saranno esposte anche le sue immagini più celebri in un originale allestimento in cui le fotografie saranno accostate per affinità di soggetti, emozioni e atmosfere, cercando quei fili invisibili che legano persone e luoghi, anche lontanissimi tra loro.

Fino al 1° febbraio 2026Palazzo Tarasconi accoglieSalvador Dalì. Lamostra “Dalì tra arte e mito”ospita circa ottanta opere provenienti da collezioni private di Belgio e Italia. Disegni, sculture, ceramiche, boccette di profumo, incisioni, litografie, documenti, libri e fotografie dove sogno e realtà si fondono in narrazioni che spazzano via ogni logica convenzionale. A completare il percorso, anche opere di altri autori che hanno condiviso con Dalí l’idea di un’arte dal carattere onirico e surreale.

“Bella Figura. Pittura italiana d’oggi”, in esposizione negli spazi rinascimentali dei Voltoni del Guazzatoio del Complesso Monumentale della Pilottafino al 30 novembre, aingresso gratuito, attraverso una selezione di 43 dipinti figurativi, realizzati da artisti viventi, testimonia la vitalità della pittura contemporanea e afferma la centralità della figura umana nella storia e nell’attualità dell’arte italiana.

Il percorso si articola in due sezioni, il Moderno e l’Eterno cui si aggiungono altrettanti approfondimenti specializzati, Ritratto e Arte Sacra. A cura di Camillo Langone.

Infine, per gli amanti dei giocattoli d’epoca,fino al 9 novembre, la mostra a ingresso gratuito“Balocchi di una volta”al Museo Lombardi, con un’ampia selezione che spaziadalla fine del XIX secolo al Dopoguerra, che racconta la storia della produzione di giocattoli in Italia - settore di nicchia ma di alto livello – che introdusse per la prima volta nel nostro Paese l’idea di una produzione su scala industriale di oggetti destinati a divertire i bambini. Sono anche previste visite guidate gratuite.

 

PIACENZA

A dare il tono della stagione èJeff Koons, maestro indiscusso dell'arte contemporanea, a Fiorenzuola d'Arda con"Balloons and Wonders".Fino al 6 aprile 2026,Palazzo Bertamini Luccaospita le iconiche sculture Balloon, compreso il celebre "cane palloncino" blu in porcellana, simbolo di un'estetica che ha rivoluzionato il rapporto tra arte colta e cultura popolare. La mostra immersiva promette di coniugare meraviglia estetica, riflessione critica e partecipazione collettiva, elementi che caratterizzano la poetica koonsiana.

AXNL Piacenza,fino al 25 novembre 2025, sarà possibile assistere al“Manifesto di Julian Rosefeldt”: una serie di13 video-installazionidell'artista tedesco esposta per la prima volta a Melbourne all'ACMI (Australian Centre for the Moving Image). Protagonista di tutti i canali, eccetto il prologo, è lapremio Oscar Cate Blanchett, che dà voce ai manifesti artistici del Novecento in 13 diversi cortometraggi interpretando altrettanti personaggi, per lo più femminili. Manifesti che appartengono a movimenti delle arti visive, della danza, dell’architettura, della letteratura e del cinema, con un prologo che inizia con una citazione di Marx ed Engels.

REGGIO EMILIA

Chiude il quadro Reggio Emilia, dove laCollezione Maramottiospitafino al 16 novembre"This Body Made of Stardust" diViviane Sassen. L'artista e fotografa olandese invita a esplorare un universo poliedrico e onirico, costruito per frammenti visivi che collegano immagini apparentemente diverse in un percorso di rara suggestione.

AiChiostri di San Pietrola mostra“Margaret Bourke-White. L’opera 1930-1960”racconta attraverso circa 150 fotografie il lavoro e la vita straordinaria della leggendaria fotografa (1904-1971). Le trasformazioni del mondo, focus della sua ricerca, hanno trovato posto sulla copertina del primo numero della rivista LIFE; si leggono nei suoi iconici ritratti a Stalin e a Gandhi; nei reportages sull’industria americana; nei servizi realizzati durante la Seconda Guerra Mondiale in Unione Sovietica, Nord Africa, Italia e Germania.

“La costruzione della città moderna: gli archivi degli architetti del ‘900 a Reggio Emilia”,dal 22 novembre 2025 all’8 febbraio 2026è l’esposizione che si terrà aPalazzo da Mostosull’evoluzione urbana della città, con uno sguardo approfondito sugli archivi lasciati dai principali protagonisti dell’architettura e dell’urbanistica reggiana del secolo scorso. Tra cui quelli provenienti dagli archivi della Biblioteca Panizzi - con i disegni originali di Guido Tirelli, Pietro Cavicchioni, Prospero Sorgato, Carlo Lucci, Osvaldo Piacentini e della Cooperativa Architetti e Ingegneri e Antonio Pastorini - a cui sono aggiunte, grazie alla disponibilità degli eredi, gli archivi di Eugenio Salvarani ed Enea Manfredini.

Il Palazzo dei Museidi Reggio Emilia dedica al grande maestro della fotografia “Luigi Ghirri. Lezioni di fotografia/Progetto, esercizi e variazioni. Luca Capuano e Stefano Graziani”. La mostra prende spunto dalle lezioni che Luigi Ghirri tenne dal 1989 al 1990 all’Università del Progetto di Reggio Emilia. Una occasione per riflettere non solo sugli aspetti connessi all’insegnamento del medium fotografico, ma sui processi di conoscenza mediati dalle immagini e, in particolare, su quelli creativi. Nelle lezioni, che per Ghirri assomigliano più alla stesura di una carta geografica che a un percorso lineare, l’autore alterna momenti dedicati alla rilettura del proprio lavoro e alla storia delle immagini, ad altri caratterizzati da esercitazioni su diversi argomenti.Fino al 1° marzo 2026.

Una strategia di sistema che funziona

«Queste mostre e anche altre rappresentano la maturità raggiunta dal nostro territorio nell'attrarre progetti di livello internazionale», osservaSimone Fornasari, presidente di Visit Emilia. «La rete Cultura e Castelli ci permette di offrire ai visitatori un'esperienza integrata, dove ogni tappa si arricchisce delle altre. Non si tratta più di eventi isolati, ma di un sistema che valorizza le specificità locali inserendole in un contesto più ampio di qualità e accoglienza».

La strategia di Visit Emilia punta sulla creazione di itinerari tematici capaci di prolungare la permanenza dei turisti, trasformando la visita estemporanea in esperienza strutturata. I castelli del piacentino, i teatri storici di Parma, i borghi della Via Francigena diventano così tappe di un percorso che dalla contemporaneità di Koons risale alle radici storiche del territorio, passando per le avanguardie del Novecento con Balla.

«L'impatto economico di questa programmazione – continua il presidente Fornasari - si misura non solo nei numeri dei visitatori, ma nella capacità di generare indotto diffuso. Alberghi, ristoranti, servizi turistici: l'intera filiera dell'ospitalità beneficia di un flusso qualificato che la rete Cultura e Castelli sa intercettare e distribuire sul territorio.

Il modello di Visit Emilia dimostra come la cultura possa diventare volano di sviluppo economico senza perdere la propria vocazione formativa ed estetica. In un momento in cui il turismo culturale rappresenta uno dei segmenti più dinamici del mercato internazionale, l'Emilia si candida a diventare destinazione di riferimento per un pubblico esigente e consapevole».

Per conoscere tutte le mostre del momento in Emilia

https://www.visitemilia.com/blog/scopri-le-mostre-in-emilia

Pubblicato il 30 ottobre 2025

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