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L'Italia di Dante. Conferenza del professor Giulio Ferroni


GIULIO FERRONI 

Seguendo la traccia della Divina Commedia, e quasi ripetendone il percorso, il critico letterario e storico della letteratura italiana Giulio Ferroni venerdì 3 dicembre alle 16 presenterà, dopo una breve introduzione di Roberto Laurenzano, presso il Laboratorio aperto dell’Ex Chiesa del Carmine, il suo libro “L’Italia di Dante. Viaggio nel paese della Commedia” (La nave di Teseo).
Si tratta di un’opera di grande appeal narrativo e letterario grazie alla quale l’autore compie un vero e proprio viaggio all’interno della letteratura e della storia italiane; una mappa del nostro paese illuminata dai luoghi che Dante racconta in poesia: “L'incontro – commenta l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi – fa parte di una serie di iniziative collaterali alla mostra in corso a Palazzo Farnese, “
Tesori danteschi a Piacenza: il Landiano 190, frammenti, incunaboli e cinquecentine”. Dopo il recente successo dell’attore Mino Manni, questa volta con Giulio Ferroni, già docente di Letteratura italiana alla Sapienza di Roma, andremo a scoprire la bellezza, palese o nascosta, sia nelle grandi città come in provincia e insieme i tanti segni della violenza del passato e i guasti del presente. Un modo per rileggere la parola di Dante in dialogo con l’attualità, ma anche per ritrovare in questi luoghi una ricchezza, storica e letteraria, che spesso fatichiamo a riconoscere anche là dove ci troviamo a vivere”.

Ferroni, che con questo libro si è aggiudicato il premio Viareggio-Rèpaci 2020 per la saggistica e il Premio Letterario Internazionale Mondello, sezione Opera Critica, ripercorre da nord a sud, dalla cerchia alpina alla punta estrema della Sicilia, da Firenze al Monferrato, da Montaperti a Verona, da Siena a Roma, Ravenna, Brindisi, gli itinerari danteschi: un percorso attraverso la storia, l’arte, la cultura, con quanto di essa luminosamente resiste e con ciò che la consuma e la insidia; ma anche un viaggio che riesce a restituirci, pur tra le fuggevoli immagini di uno smarrito presente, la profondità sempre nuova della nostra memoria.

“L’opera di Dante – ha commentato il professor Ferroni durante un’intervista – è un’occasione di riflessione sul movimento del tempo e della storia. E se in questo libro è la geografia ad essere protagonista, stabile per definizione, a ben vedere anche la geografia mostra la sua dinamicità. Anche i fiumi cambiano il proprio corso, in linea con il movimento e l’alterità del tempo. Le situazioni umane descritte da Dante sono presenti ancora oggi: la prepotenza e la violenza del potere, del denaro, l’aggressività diffusa sono aspetti che consegnano la radiografia dell’Italia lacerata in cui viviamo, così come l’esigenza della giustizia, di una vita che abbia un senso anche al di fuori dell’immediatezza del godimento. Allo stesso tempo contempliamo la persistenza della bellezza, la tanta bellezza costruita faticosamente nei secoli e che ancora fa parte della nostra storia, dall’architettura alle chiese, sino alle opere d’arte successive, che costituiscono un percorso unico nel tessuto d’Italia. Poi c’è il valore degli oggetti, della realtà quotidiana che emerge da certe similitudini dantesche. Frammenti di quotidianità che nella poesia di Dante diventano impronte del nostro divenire.

La conferenza, come detto, si inserisce all'interno delle iniziative collaterali legate alla mostra, all'interno dell'iniziativa "Dante e la Divina Commedia in Emilia-Romagna", un percorso espositivo diffuso promosso dal Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con la Società Dantesca Italiana, in occasione del settimo centenario della morte di Dante (1321-2021).Per tutte le informazioni rivolgersi al servizio reference della Biblioteca: 0523.492410 e o consultare il sito https://www.passerinilandi.piacenza.it. L'ingresso è libero. Secondo le normative attualmente in vigore, occorre mostrare il Green-Pass e resta l'obbligo di indossare la mascherina in modo appropriato.

Pubblicato il 1°dicembre 2021

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