Concerto in Sant’Antonino, un momento di grande spiritualità
“Una immensa e intensa preghiera”: così ha definito Patrizia Bernelich, il concerto, inserito nelle manifestazioni antoniniane, del 30 giugno, del Coro Consonanze di Piacenza, Coro Lirico Ponchielli Vertova di Cremona e del gruppo musicale Piacenza Ensemble, nella basilica di Sant’Antonino a Piacenza.
Musica celeste
Il programma, esclusivamente di musica sacra, ha voluto esprimere una profonda dimensione spirituale, voluta dalla direttrice Bernelich, che ha saputo cogliere appieno l’intenzione dell’evento realizzato proprio nella basilica del Santo Patrono. Patrizia che, con la sua vulcanica personalità riesce sempre ad aggregare molti gruppi appassionati alla musica, ha proposto un programma che è partito con il tema tratto dal “Mosè” di E. Morricone per arrivare all’autore contemporaneo Marco Frisina, passando dai classici Mascagni, Ponchielli, Puccini Verdi e Rossini.
Intento solidale
Prima del concerto Enrico Corti, presidente dell’Associazione Onlus “La Ricerca” che, con numerose comunità terapeutiche, si occupa di persone fragili, ha ringraziato per l’intento solidale dell’evento a favore della struttura piacentina. Ha inoltre sottolineato come l’associazione, da lui guidata, vuole aiutare le persone a mettere al centro la propria individualità senza appoggiarsi a sostanze palliative, e la vicinanza della musica, che richiede armonia e condivisione, al progetto della Onlus.
Validi musicisti
Nei cori presenti hanno spiccato le voci del soprano Raffaella Martini e del baritono Giuseppe Tomasoni. L’accompagnamento musicale è stato realizzato da una schiera di ottimi musicisti: ai violini Elisabetta Fanzini e Caterina Carini; ai violoncelli M. Rosaria Falovo, Paolo Busconi e Graziano Beluffi; all’arpa Valeria Pilastro; al flauto Elena Cecconi e alla fisarmonica Luciano Cortellini.
Da sottolineare la prestazione della giovane performer, danzatrice, Elena Faggi che si è inserita in alcuni brani con significative coreografie.
La carità un dovere
Al termine don Giuseppe Basini, parroco di Sant’Antonino, ha evidenziato il tema del concerto riferito all’umiltà e alla carità: le sacre vestigia del Santo.
“Vivere queste virtù - ha aggiunto - significa essere aperti ad un futuro ricco di speranza rendendosi conto di essere fragili, riconoscendo la risorsa della carità che vuol dire sapersi prendere cura dell'altro, non come opzione ma come un dovere”.
Riccardo Tonna
Pubblicato il 2 luglio 2022
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