Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

La settima edizione del Festival della cultura della libertà in ricordo di Sforza Fogliani

 Antonino Coppolino e Carlo Giarelli 2

Corrado Sforza Fogliani aveva individuato il tema portante, il titolo e pensato ai relatori. La settima edizione del Festival della Cultura della Libertà è dedicata a colui che, dell’iniziativa, è stato “l’ideatore, l’inventore e l’anima”.
Tutti d’accordo, dal curatore scientifico Carlo Lottieri, al presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, all’associazione dei Liberali Piacentini, nel dedicare al compianto avvocato Sforza la prossima edizione della kermesse di dibattiti e convegni che andrà in scena il 28 e 29 gennaio a Piacenza. Come le precedenti edizioni si svolgerà a Palazzo Galli (il PalabancaEventi) in via Mazzini. L’evento è organizzato dall’Associazione dei Liberali Piacentini Luigi Einaudi in collaborazione con Confedilizia, il Giornale ed European students for liberty. Tra le novità, sempre pensate e volute dall’avvocato Sforza, il cambio del logo: gli aironi stilizzati si sono trasformati infatti in gabbiani, in omaggio al professor Francesco Forte, che appena prima di morire aveva scritto una poesia-testamento intitolata “La verità del gabbiano”. Tema di quest’anno, sul quale si confronteranno una quarantina di relatori, “Il capitalismo che vorremmo. Quali libertà economiche al tempo dello statalismo?”.

Sforza Fogliani, l'anima del festival

“Il presidente Sforza - lo ha ricordato Giuseppe Nenna, presidente della Banca di Piacenza - ci teneva molto. Finita una edizione pensava subito alla successiva. Ad un mese dalla scomparsa sembra che sia ancora qua. E noi ci chiediamo come faceva a fare tutto. Chi ha lavorato al suo fianco ha lavorato con un uomo eccezionale. La nostra banca sarà al fianco del Festival anche in futuro”.
“L’obiettivo - ha aggiunto Carlo Giarelli dell’associazione “Luigi Einaudi” insieme all’avvocato Antonino Coppolino - è quello di inserire la culturale liberale nello statalismo di oggi, che ammorba tutto e tutti. Statalismo che è l'opposto del liberalismo e del senso di libertà. Ben venga questa edizione del Festival. Sarà un modo per esprimere la nostra passione per la libertà”.
Il curatore scientifico del festival è il docente, filosofo e giornalista Carlo Lottieri. “Sforza è stato inventore, ideatore e anima del festival. Voleva creare un luogo per incontrarsi e riflettere sui temi che riguardano la libertà. Ha seguito fino alla fine i dettagli di questa edizione, il tema, i relatori. Questo festival richiama l'attenzione sul fatto che in economia abbiamo a che fare con gli oligarchi, anche in Occidente, e con una serie di intellettuali conformisti integrata con la logica del potere. Per questo abbiamo pensato a questo festival, legato all'insegnamento che Sforza ci ha lasciato”. “Era necessario svolgere questo festival - è il pensiero di Giorgio Spaziani Testa, successore di Sforza alla guida della Confedilizia nazionale - a poche settimane dalla sua scomparsa, per rispettare lo spirito della sua vita, delle sue iniziative e del suo entusiasmo. L'anteprima sarà il primo vero appuntamento in suo onore. In futuro poi organizzeremo un convegno sulla proprietà e sugli aspetti giuridici della sua esperienza”.

Un ricco programma

In particolare sarà l’anteprima al Festival a ricordare Sforza: venerdì 27, sempre al PalabancaEventi, Sala Panini, alle 17, lo ricorderanno Antonino Coppolino, Beppe Ghisolfi, Carlo Lottieri, Pierluigi Magnaschi e Giorgio Spaziani Testa parlando del tema “Il diritto, la proprietà, la banca. E la carta stampata”. Ricco come sempre di argomenti stimolanti e relatori d’eccezione il programma.
Sabato 28 gennaio, in Sala Panini (10-10.30) Rassegna stampa con Nicola Porro. Sempre in Sala Panini (10.30-11), previsti i saluti del presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna, del presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa e di Augusto Minzolini, direttore de “il Giornale”. La I sessione (11-12.30) verterà sul tema “La crisi economica al di là dei numeri. Cosa fare per poter ricostruire la speranza?”, con Alessio Cotroneo, Marco Valerio Lo Prete, Giorgio Spaziani Testa, Elena Vigliano. A seguire (12.30-13.15), lectio magistralis di Carlo Lottieri sul tema “Stato moderno e declino della proprietà privata”.

Dalle 13.20, Camminata per un omaggio alla Stele contro tutti i totalitarismi eretta al Giardino della Libertà dall’Associazione dei Liberali piacentini. Dopo la pausa pranzo, sessioni in contemporanea: la II (ore 15.30-17.15, “Dopo la globalizzazione. Come nazionalismo e unionismo continentale stanno favorendo il presente degrado”, con Eugenio Capozzi, Renato Cristin, Roberta Modugno, Guglielmo Piombini) e la III (ore 17.30-19.15, “Tra complottismo, élites e democrazia. Le decisioni collettive e le loro rappresentazioni”, con Roberto Festa, Markus C. Kerber, Carlo Lottieri), in Sala Panini; la IV (ore 15.30-17.15, “In cosa crede il nostro tempo? Le radici religiose della crisi”, con Sergio Belardinelli, Dario Caroniti, Raimondo Cubeddu, Michael Severance) e la V (ore 17.30-19.15, “Verso una società del controllo totale? Le ‘profezie’ di Orwell e la realtà contemporanea”, con Gianluca Barbera, Camillo Langone, Riccardo Manzotti, Diana Thermes), in Sala Verdi.

Domenica 29 gennaio in Sala Panini, dalle 8.30 alle 10.15, la VI sessione si occuperà di “Grandi imprese e giornali, nuovi media e capitalismo di relazione. Pluralismo e conformismo nella società contemporanea”, con Riccardo De Caria, Michele Silenzi, Giuseppe Portonera. Dalle 10.30 alle 11, Rassegna stampa con Daniele Capezzone. Tra le 11 e le 11.45, sessione VII incentrata su “I rapporti tra aziende e politica: quanto è difficile la libertà d’iniziativa, quanto è facile il parassitismo statale”, con Roberto Brazzale, Florindo Rubbettino, Alessandro Trentin. In Sala Verdi, sessione VIII (ore 8.30-10.15, “Mercati globali, governi locali. Ripensare le radici comunali del grande capitalismo europeo”, con Dario Ciccarelli, Aurelio Mustacciuoli, Paolo Pamini, Alessandro Vitale) e lectio magistralis (ore 12.15-13) di Stefano Moroni su “Ripensare le città: quali regole per quale libertà”. Dopo la pausa pranzo, ultima sessione (la IX, in Sala Panini, a partire dalle 15.15) sul tema “Quale politica al tempo degli oligarchi d’Occidente?”, con Luigi Marco Bassani, Luigi Curini, Pierluigi Magnaschi, Andrea Venanzoni. Alle 17, conclusioni affidate a Carlo Lottieri.

Nella foto, Antonino Coppoli e Carlo Giarelli.

Pubblicato l'11 gennaio 2023

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente