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Alla riscoperta dell'arte di invecchiare attraverso le parole di papa Francesco

poisetti

È stata organizzata dal Punto Incontro “Don Eliseo Segalini” nel nuovo ciclo "Cultura all'Ombra del Duomo", la presentazione del libro di papa Francesco: La vita lunga. Lezioni sulla vecchiaia.
Nella Sala delle Colonne del Palazzo Vescovile sono intervenuti Costanza De Poli, studentessa universitaria e consigliera comunale a Piacenza e Piergiorgio Poisetti, medico volontario, il dibattito è stato moderato da Riccardo Biella. Nel libro, papa Francesco ha condotto un percorso di riflessione sulla Bibbia, dedicato al valore e al senso della vecchiaia e al rapporto intergenerazionale. La ricchezza e la saggezza dell’esperienza come punto di riferimento per le nuove generazioni in una relazione di unità delle età della vita.

La terza età come tempo delle opportunità

“Nel libro del Papa - interviene Poisetti - troviamo una narrazione della vecchiaia fuori dagli schemi, raccontata come un tempo di grazia, spesso si descrive la vita degli anziani insistendo sui problemi della crescente fragilità senza coglierne il carisma. Siamo nel secolo dell’allungamento della vita, la crescita del numero degli anziani deve essere considerata come una grande conquista. È necessario fare di questo tempo un’opportunità, perché rappresenta una riserva di memoria storica e di vita spirituale, che può donare alla società un supplemento di ossigeno. In tanti passaggi della Bibbia troviamo il fondamento dell’alleanza e cooperazione tra le generazioni, attraverso un aiuto vicendevole da cui tutti traggono solidi insegnamenti. È luogo comune pensare la giovinezza come il culmine dell’esperienza umana e la vecchiaia come la definitiva uscita dal cerchio magico, una malattia da cui fuggire. La fragilità di questo periodo dell’esistenza umana rappresenta una condizione da comprendere e di cui prendersi cura. Una cura che deve essere reciproca tra le generazioni in una missione spirituale e culturale, in una nuova alleanza in cui gli anziani spendono la propria vita per offrire il futuro alle nuove generazioni e in cui i doni della vecchiaia consentono alla giovinezza di mettersi in sintonia con la vita umana nella sua interezza, presidiandone e custodendone i valori in una sfida globale”.

L’importanza del dialogo tra generazioni

“Noi giovani siamo i protagonisti di un mondo iperconnesso - conclude Costanza De Poli - che talvolta può renderci in qualche modo più vulnerabili, perché ci troviamo continuamente esposti al giudizio anche delle generazioni passate. I giovani sono da sempre i protagonisti del cambiamento, che sistematicamente si rappresenta come una rottura, uno scontro tra le generazioni. Oggi attraverso i molteplici strumenti di comunicazione è diventato ancora più facile giudicare negativamente queste trasformazioni della società, ma d’altra parte è più semplice dar loro voce. Attraverso il dialogo tra le generazioni tutte, è possibile accettare i cambiamenti, superando i disagi dei più giovani e le critiche dei più vecchi. Gli anziani sono come le radici dei fiori e dei frutti rappresentati dalle nuove generazioni, che possono fiorire solo grazie alla linfa delle radici, i vecchi sono il riflesso della storia, che deve sempre essere presente nella vita di un giovane che si affaccia al mondo”.
“Ritengo che solo attraverso la memoria storica delle vite vissute si possa arricchire il mondo dei ragazzi, un mondo che non deve essere messo da parte perché inesperto. Nella mia esperienza politica ho visto troppo spesso sbandierare in campagna elettorale la presenza di giovani come un plus, ma poi nella pratica essi vengono messi da parte perché inesperti. È molto complicato per noi farci strada, anche perché siamo stati privati di quella formazione politica di cui le precedenti generazioni hanno beneficiato. È necessario arrivare ad un passaggio di testimone evitando le contrapposizioni e le etichette, è necessario aprirsi al confronto in uno scambio continuo di esperienze”.

Stefania Micheli

Nella foto, da sinistra Piergiorgio Poisetti, Costanza De Poli e Riccardo Biella.

Pubblicato il 26 febbraio 2023

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