L'Azione Cattolica e il Referendum costituzionale
Il 20 e il 21 settembre gli italiani sono chiamati alle urne per il referendum che deve confermare o bocciare la legge costituzionale con cui è stata prevista la riduzione dei parlamentari.
L'Azione Cattolica della diocesi di Piacenza Bobbio in un comunicato che vuole essere espressione alla richiesta di molte persone così si esperime:
Riteniamo che il referendum a cui siamo chiamati ad esprimerci nei giorni del 20 e 21 settembre prossimi sia uno strumento molto importante per poter esprimere il proprio voto ma riteniamo sia necessario approfondire e non lasciare che la scelta sia fatta in modo superficiale votando con un sentimento antipolitico.
L'impegno concreto delle forze politiche
È un referendum su un tema specifico e bisogna informarsi ed entrare nel merito del quesito, rifiutiamo la tentazione di trasformarlo nell’ennesimo referendum “politico” su questa o quella personalità o partito o governo.
È compito primario del cristiano informarsi e formarsi prima di prendere una decisione.
Ci sono ragioni oggettive sia a favore del sì che del no, come testimoniato da illustri giuristi e costituzionalisti schierato su entrambi gli schieramenti.
C’è sicuramente bisogno di un rinnovamento delle regole di funzionamento del parlamento, della legge e dei meccanismi elettorali e anche della composizione e delle funzioni della Camera e del Senato: ci pare che tutte le forze politiche siano d’accordo che cambiare una sola di queste senza anche una modifica delle altre porterebbe vantaggi molto limitati.
Quello che chiediamo a tutte le forze politiche è un impegno concreto, perché, indipendentemente dall’esito del referendum, dal giorno dopo inizino a lavorare per una riforma completa, che copra tutti gli aspetti critici dell’attuale ordinamento che tutti indistintamente evidenziano, per arrivare a quella riforma compiuta e completa che ormai attendiamo da decenni.
Azione Cattolica
della diocesi di Piacenza-Bobbio
Pubblicato il 16 settembre 2020
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