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Il cardinal Re: «Maria è la nostra Madre»

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Compie 30 anni il Premio Solidarietà per la vita legato al santuario Santa Maria del Monte che domina la Val Tidone. Il riconoscimento, che ha il patrocinio della Banca di Piacenza, è stato assegnato dopo i duri mesi del coronavirus, alla Croce Rossa per il grande lavoro di operatori e volontari a servizio degli ammalati.

La grande opera della Croce Rossa

L’edizione del trentennale ha visto la presenza del cardinal Giovanni Battista Re, già prefetto della Congregazione dei vescovi e decano del Collegio cardinalizio. “Nella società rumorosa del nostro tempo – ha detto il Porporato nell’omelia - questo santuario è un’oasi di pace grazie al quale lo spirito può aprirsi alla preghiera. Il campanile di questa chiesa si vede da lontano e svetta nel cielo come un inno a Maria”.

Con Maria nei momenti drammatici della storia

“Sono tante le persone - ha proseguito - che nei secoli sono giunte a questo santuario, e ai tanti santuari nel mondo, nei momenti drammatici della loro vita e della storia dell’umanità. In questi frangenti chi crede ha sempre cercato la protezione di Maria. Così accade per noi in questo tempo ferito, colpito da un invisibile virus che ha provocato ovunque migliaia di morti. Ma questo virus ha fatto emergere però che tutti siamo legati gli uni agli altri e ha messo messo in risalto tanti gesti di solidarietà, di aiuto generoso agli altri”.

“Da trent’anni questo santuario – sintetizziamo il pensiero del Cardinale - è anche il luogo in cui viene conferito un premio alla vita, indirizzato a chi ha reso come la Croce Rossa un servizio enorme ai malati: non ha solo trasportato le persone in ospedale, ma ha trasmesso calore umano”.

Maria sul nostro cammino

Il cardinale Re ha poi sottolineato il legame tra i credenti e Maria: “Gesù sulla Croce ha affidato Maria come madre a tutta l’umanità attraverso l’apostolo Giovanni: «Donna, ecco il tuo figlio” Figlio, ecco la tua Madre!». Le mamme - così accadde alle nozze di Cana narrate nel Vangelo - sanno accorgersi subito dei problemi. Le mamme perdonano sempre, solo vogliono che uno si rimetta nel cammino giusto della vita”.

“Su ogni strada - scriveva nel 1974 Paolo VI nell’esortazione apostolica Marialis cultus – Dio ha posto Maria perché vegli su di lui. Per questo siamo invitati a trovare nella nostra vita posto per Dio. Maria ci conduce a Gesù, non si abbandona mai”.

Pubblicato il 28 giugno 2020

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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