Attenzione
  • JFolder: :files: Il percorso non è una cartella. Percorso: [ROOT]/images/in_evidenza/2020/kronos6gen
Avviso
  • There was a problem rendering your image gallery. Please make sure that the folder you are using in the Simple Image Gallery plugin tags exists and contains valid image files. The plugin could not locate the folder:
Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

A Castel San Giovanni la biblista suor Elena Bosetti


 suor elena bosetti 2 copia

Sempre più spesso oggi, ci capita di trovarci in certi non-luoghi. “Luoghi molto frequentati, ma da persone che rimangono nell’anonimato e in solitudine, che li frequentano senza abitarli. Lì ci si incrocia, ma senza entrare in relazione con l’altro” ed è proprio dall’esigenza di riconoscerli – afferma mons. Giuseppe Busani – che nasce il nuovo percorso biblico della parrocchia di San Giovanni Battista di Castel San Giovanni. Un percorso intitolato “L’anima dei luoghi” e il cui primo incontro si è tenuto martedì 21 gennaio.
La prima serata aveva come tema “Il luogo che non ti aspetti”: anche quando non ce ne accorgiamo, Dio è presente, è con noi. Mons. Busani, parroco e relatore, ha esaminato tre situazioni di difficoltà in cui il Signore si rivela: la fuga, il rifugio e l’esilio.
Il secondo incontro è fissato per martedì 28 gennaio, con suor Elena Bosetti e “Il giardino, luogo desiderato e mai posseduto”. Poi martedì 4 febbraio, con don Paolo Mascilongo e “Il monte, luogo trasformante”; martedì 11 febbraio con mons. Busani e “La città, luogo ambivalente”; infine martedì 18 febbraio con don Lorenzo Flori e “La casa, luogo per Dio o per l’uomo?”

 

Il luogo che non ti aspetti. Giacobbe, imbroglione e “il meno fraterno dei fratelli”, dopo aver ingannato la sua famiglia, fugge. La prima tappa della sua fuga è un luogo desertico, con una pietra che usa come cuscino per dormire. E lì, proprio mentre sta dormendo, gli appare in sogno il Signore. “Come può Dio legarsi e rivelarsi a un imbroglione in fuga? Lui lo raggiunge nell’unico momento in cui Giacobbe non è in cammino, mentre dorme, e fa irruzione in lui.” Si presenta come una scala che unisce terra e cielo, e fa capire a Giacobbe che deve cambiare vita: deve fermarsi, per poter costruire un vero “luogo”. Il fuggiasco si sveglia ed è preso dallo stupore perché capisce che il luogo in cui si trova è “terribile”, sacro: lì c’è Dio. Quel luogo anonimo è ora diventato abitato e Giacobbe, per sigillarlo, vi costruisce un altare, il primo della storia.
Mosè invece, dopo essere stato una personalità importante in società, è dovuto fuggire e si è ritirato a condurre una vita ordinaria, da pastore. Sta conducendo le sue pecore verso il monte Oreb, quando Dio gli appare sotto forma di roveto che arde, ma senza bruciare. Mosè, curioso, vuole andare a controllare ma il Signore lo ferma, gli dice di togliere i sandali. Gli dice cioè di avvicinarsi a quel luogo non come proprietario, ma come collaboratore di Dio. Infine, il Signore promette a Mosè e al suo popolo “una terra dove tutti possano entrare e dove tutti abbiano gettato i sandali: un luogo davvero abitabile, libero, umano e divino assieme.” Una terra dove solo Dio è padrone e nessuno è schiavo, ma esiste solo un reciproco servizio.
L’esilio infine, terza situazione, è sempre presente nella Bibbia e il momento più drammatico è quello della deportazione degli ebrei in Babilonia. È per loro una dura prova: la comunità ebraica vede cadere uno a uno i suoi tre pilastri, ovvero la sua terra (promessa di Dio), la monarchia (il re viene deportato) e il tempio (profanato e distrutto). Qual è la loro reazione? Ezechiele, il profeta, reagisce in modo creativo e propositivo. In una visione gli appare la Gloria di Dio, raffigurata come un carro su ruote, che si sposta insieme agli ebrei: il Signore non è più un tempio fisso, ma sta sempre con loro. Proprio durante l’esilio, poi, gli ebrei riscoprono la loro identità. Capiscono che il santuario di Dio “non è più nel tempio, ma nel tempo” e decidono di riunirsi il sabato per pregare: da quel momento, il sabato sarà giorno di festa e “santuario della settimana”. Inoltre creano un luogo dove riunirsi: la sinagoga. Infine, mettono per iscritto la Parola di Dio: nasce così la Bibbia. Proprio nel tempo più difficile e doloroso quindi, Dio non ha abbandonato gli ebrei e l’esilio non ha distrutto la loro fede. Come accaduto a loro, anche oggi esistono molti fenomeni di sradicamento, emigrazione, fuga di interi popoli e come hanno fatto loro, è possibile reagire a tutto ciò seguendo l’esempio dei profeti.

Paolo Prazzoli

Pubblicato il 28 gennaio 2020

Ascolta l'audio   

Altri articoli...

  1. San Sepolcro, don Mascilongo nominato amministratore parrocchiale
  2. Durante e dopo di noi
  3. Giornata della Memoria alla Libreria Mondadori
  4. Francescani secolari, colletta alimentare
  5. A Vigolzone si ricordano i caduti di Nikolajevka
  6. Piacenza ha ricordato don Primo Mazzolari
  7. Africa Mission, in Uganda continua il cammino
  8. GAEP, si elegge il nuovo direttivo
  9. La croce non è una maledizione
  10. «Il tesoro della Parola di Dio»
  11. Incontri in parrocchia alla Besurica
  12. Un tour in città per conoscere le chiese del ventesimo secolo
  13. Accogliere la gratuità dell'amore di Dio
  14. Vigolzone celebra il suo patrono San Mario
  15. Mostra Bertucci, apertura serale
  16. L’associazione Valeria Tonna premiata dalla Casa del Fanciullo
  17. Auto-aiuto per la coppia che scoppia: incontri a La Ricerca
  18. Echi dalla Mostra «Giacomo Bertucci tra Ghittoni e de Pisis» ancora per pochi giorni a Palazzo Galli
  19. In Prefettura i rappresentanti delle principali religioni in diocesi
  20. A Palazzo Galli della Banca di Piacenza incontro con Valeria Poli
  21. Messa di guarigione, si prega per le forme di dipendenza
  22. Ritiro spirituale alla «Vite e i tralci»
  23. Quando Gesù ci viene incontro
  24. Tanti partecipanti agli eventi dell'Epifania del Museo Kronos
  25. Carpaneto saluta il missionario Roberto Gandolfi
  26. A Bettola la commemorazione di Rio Farnese
  27. Messa missionaria il 14 gennaio
  28. Arte protagonista al Museo Kronos
  29. Salita al Pordenone apertura gratuita per l’Epifania
  30. La «Nona» di Beethoven alla Sala degli Arazzi
  31. Il presepe vivente di Bettola per l’ultima volta il 5 gennaio
  32. «Dalle rocce alle persone»
  33. Il Te Deum in Santa Maria di Campagna
  34. Parroco a San Martino in Olza e nel cuore la montagna
  35. Nomine in diocesi
  36. Messa di Natale con il Gruppo Alpini di Piacenza
  37. Ottone, inaugurata la mostra dei presepi
  38. «Una notte con Carracci»: il 27 visita serale al ciclo pittorico in Cattedrale
  39. Nasce a Piacenza l’associazione «Madre Maria Teresa Tosi»
  40. Pontedell’Olio, il presepe dei bambini

Sottocategorie

  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    16

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies