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Non un amore che va meritato, ma un amore che va accolto

preg

La Parola di oggi può smuovere il nostro cuore.
Se Dio e per noi, chi sarà contro di noi?
Il peccato di Adamo ha messo in fuga l'uomo da Dio, ha nascosto Dio agli occhi degli uomini. Oggi tante cose mettono Dio in silenzio e il peccato di Adamo si perpetua anche oggi, però la presenza di Dio non è cambiata. L'uomo si nasconde, ma Dio no.
Quante volte nelle tribolazioni noi ci lamentiamo che Dio non c'è, non si fa vivo, non ci risponde!
San Paolo invece dice che proprio nelle difficoltà niente ci separerà dall'amore di Dio.

Dio ci viene a cercare proprio nel buio, nell'angoscia. L'amore di Dio è presente.
Che cosa ci può allontanare da Lui?
Il nostro rifiuto, solo questo.

Oggi siamo chiamati ad una conversione degli occhi.
Dove ci nascondiamo? Perché?
Abbiamo forse paura del suo giudizio o di scoprire qualcosa di noi che ci fa male?
Questo è il vero peccato: non credere all'amore di Dio per noi.
Come può non amarci, se non ha risparmiato nemmeno il proprio Figlio per noi?
Come non rimanere stupiti del suo amore per noi?
Qual è la tentazione più pericolosa? Quale domanda ci pone in dubbio su questa verità di benevolenza? Che cosa ci fa nascondere?

Dobbiamo richiedere la fede, affinché gli occhi del cuore possano essere illuminati e avvenga la conversione.
Mettiamoci al tabernacolo e pieghiamo le ginocchia! Iniziamo a perdonare i fratelli perché il perdono regala pace a noi stessi prima che all'altro!
Paolo ha profondamente ragione. Noi siamo vincitori grazie a Colui che ci ha amato, nonostante tutte le inezie che ci mandano in crisi e ci turbano durante il giorno per cui ci sentiamo avviliti e sconfitti.
Siamo salvati per virtù di colui che ci abita.
Grande incoraggiamento!
Siamo già vincitori perché l'amore di Dio è stato riversato nel nostro cuore attraverso l'Eucaristia.
Invece di guardare i nostri piedi, alziamo lo sguardo e ritroviamo la speranza!

Estratto dalla Lectio mattutina
di madre Maria Emmanuel Corradini,
abbadessa del Monastero benedettino di San Raimondo,
del 31 ottobre 2019, Lc 13,31-35

a cura di
Gaia Leonardi


Pubblicato il 5 novembre 2019

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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    16

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