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Un anno di «Ac...cogliere»: dalla comunità all'agricoltura biologica

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“Ac...cogliere”, come accogliere persone svantaggiate mettendole in condizione di cogliere sia l’opportunità di imparare un mestiere, che i frutti, anche in senso letterale, del loro lavoro.
Il gioco di parole da cui prende il nome, ben sintetizza le finalità di questo progetto di economia collaborativa che permette ad alcuni ospiti delle strutture di accoglienza e cura de “La Ricerca”, profughi e altre persone svantaggiate, di cimentarsi come apprendisti agricoltori.

Presentati sabato 12 ottobre alla "Pellegrina" i primi promettenti risultati raggiunti dopo un anno di lavoro, reso possibile grazie al sostegno economico della Fondazione di Piacenza e Vigevano e all’impegno delle due cooperative sociali Des Tacum (che promuove il Distretto di Economia Solidale) e C.O.Te.Pi (cooperativa di operatori terapeutici impegnati presso l’associazione “La Ricerca”onlus), in cordata con l’azienda agricola Campo Lunare Bio.
Il risultato è un vera e propria impresa di agricoltura biosolidale, per ora ancora in fase di start-up, che sta dando la possibilità ad a persone in situazioni di fragilità di avvicinarsi al mondo del lavoro con competenze spendibili anche in seguito.
“Nelle nostre comunità – ha sottolineato Mauro Madama, presidente della cooperativa Cotepi - il lavoro è sempre stato importante, ma è la prima volta che se ne parla in modo strutturato. Questo è un impiego che si avvicina al lavoro competitivo, con un contratto di tirocinio e poi, se sarà possibile, di assunzione”.

Sono otto gli apprendisti agricoltori che stanno imparando le tecniche della coltivazione biologica di ortaggi e piccoli frutti, poi venduti da Campo Lunare, nei mercati contadini o direttamente consumati nelle mense delle comunità.
Due dei ragazzi attualmente ospitati in strutture de La Ricerca e coinvolti nell’esperienza Ac...cogliere, hanno sottolineato come il progetto permetta loro di “tenersi impegnati e rendersi utili durante le giornate in comunità, non sempre facili. Una bella esperienza, che ci sta dando delle soddisfazioni e che, oltretutto, fa curriculum”.

Laura Parmeggiani

Pubblicato il 16 ottobre 2019

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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