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Uno spazio informativo gratuito sulla mediazione familiare

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Uno spazio informativo sulla mediazione familiare, per le coppie in fase di separazione ma anche e soprattutto per i professionisti che, a vario titolo, lavorano con le famiglie ed i minori, siano avvocati, giudici, terapeuti dell'età evolutiva o di coppia. Da martedì 1° ottobre a Piacenza c'è un luogo dove, a titolo gratuito, potersi rivolgere per fare domande sul percorso di mediazione familiare ed intrecciare alleanze tra figure differenti, con gli occhi puntati anzitutto ai bisogni dei bambini. Quelli che sempre soffrono quando il legame tra i genitori si spezza, quelli che spesso diventano terreno di battaglia e di rivendicazione tra gli ex coniugi.
L'iniziativa si deve all'associazione Link Lab, team di esperti nella professione di aiuto che - sulla base dell'esperienza con le coppie incontrate e delle richieste di professionisti di varie aree - hanno deciso di aprire un servizio ad hoc dedicato solo ed esclusivamente a conoscere la mediazione familiare.
"Non è un intervento di terapia o di counselling né intende sostituire il ruolo del giudice o dell'avvocarto - chiarisce la presidente di Link Lab Elena Lazzari, mediatrice familiare sistemico globale -. La mediazione familiare offre l'opportunità per riattivare un canale di comunicazione che, quando ci si separa, rischia di venire meno. Perché se la linea di coppia si interrompe, la linea genitoriale continua ed i figli hanno il diritto di poter mantenere una relazione affettiva, educativa e di accudimento con entrambi i genitori".
mediaLa mediazione familiare è il percorso che si occupa di riorganizzare le relazioni familiari prima, durante e dopo la separazione, puntando a raggiungere accordi concreti e duraturi nell'affidamento e nella cura dei minori. Si tratta tuttavia di una possibilità che non tutti conoscono o su cui si fa confusione. Ecco perché aprire uno spazio informativo, con la prospettiva - è l'auspicio della presidente Lazzari - che si possa tessere una rete con chi, nel pubblico e nel privato, si occupa di famiglie e minori.

Il nuovo servizio guarda all'esperienza già avviata a Milano alla sezione 9 del Tribunale, quella specializzata in diritto di famiglia. Dall'aprile 2018, sono arrivate circa 400 persone a chiedere informazioni, "la metà circa avvocati, quindi persone singole e anche nonni o figli maggiorenni che subiscono la conflittualità tra i genitori", spiega l'avvocato Cristina Gandolfi del Foro milanese, che è anche mediatore familiare.
A confermare l'utilità dei percorsi di mediazione familiare, sulla scorta del suo osservatorio professionale, è anche l'avv. Maria Rita Mannina, piacentina, che racconta di coppie ad altissima conflittualità che sono riuscite, grazie al mediatore familiare, a ricostruire un dialogo per il bene dei figli. E in alcuni casi - "miracolosi, ma i miracoli avvengono" - perfino ad andare così a fondo nelle dinamiche della relazione da voler ricominciare anche come coppia, non solo come genitori.

Lo spazio informativo sulla mediazione familiare sarà aperto i primi due martedì di ogni mese dalle 15.30 alle 18.30 nella sede di Link Lab in via IV Novembre 132 a Piacenza.
Accoglierà anche il servizio di mediazione scolastica, che applica il metodo ai conflitti in ambito scolastico tra studenti, studenti e genitori, insegnanti.

Per informazioni, tel. 392.7589787 - email .

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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