Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Nell’ex chiesa di Perino nasce un museo contadino

chiesadiPerino

Sono trent’anni che Anna Maria Torre, moglie di uno dei più grandi giornalisti piacentini, Enio Concarotti, e volto storico del suo paese natale, Perino, raccoglie oggetti della vita contadina.
Ha cominciato con quello che offriva la sua casa di campagna, a tre chilometri da Perino, e ha proseguito raccogliendo ciò che donava la gente, i piccoli pezzi della vita e del lavoro del passato che popolano le case di un po’ tutti noi.

“Ho allestito il museo della civiltà contadina - racconta Anna Maria - nel 2015, nella ex chiesa parrocchiale di San Luigi a Perino, ora centro culturale. È stata consacrata nel 1895, per volontà del padre barnabita Pietro Gazzola, ma nel 1957 una frana ne distrusse metà, e il Comune decise di costruire un’altra chiesa che oggi si trova sulla stessa piazza".
"Quel che rimane della chiesa vecchia - spiega - è stato recuperato, ristrutturato, e dal 2000 è spazio per esposizioni di quadri (che spesso mio marito organizzava), letture di poesie e incontri culturali. Nel 2015, in occasione di ExpoMilano, il sindaco Luigi Bertuzzi mi chiese di portare qui i pezzi della vita contadina che sapeva avevo raccolto a casa mia, e così è nato il museo della civiltà contadina di Perino”.

Con cura e dedizione Anna Maria ha diviso gli oggetti a seconda del lavoro a cui erano destinati - quelli per lavorare il grano, per lavorare il vino e quelli per la casa - documentandosi in biblioteca sul loro uso e il loro nome: anche il più piccolo pezzo del museo ha un cartellino con nome in italiano, nome in dialetto e spiegazione dell’uso.
“Raccolgo oggetti fin da bambina - continua Anna Maria - non per hobby, ma per preservare la memoria di una cultura: allestire questo museo per me ha voluto dire ricostruire e far rivivere un’epoca con i valori e gli insegnamenti che ci ha portato. Si tratta di esaltare momenti di vita vissuta per comprendere le nostre radici ed avere una prospettiva più certa per il domani”.

Un altro progetto di Anna Maria Torre e di tutto il paese di Perino riguarda proprio la ex chiesa di San Luigi, che è essa stessa un tesoro per la Val Trebbia: “Il campanile della chiesa - spiega Anna Maria - è il più alto della Val Trebbia, e dalla cima si gode di una vista spettacolare. Anche prendendo spunto dalle ultime iniziative in città (come la cupola del Guercino della Cattedrale di Piacenza o di Santa Maria di Campagna) abbiamo pensato di riaprirlo e restituirlo al pubblico. Non è un’impresa troppo difficile perché le scale all’interno non sono in legno ma in pietra, e renderle agibili sarebbe molto più semplice. Anche solo dal basso la scala a chiocciola che porta alla cima è bellissima da vedere, ma la vista di tutta la vallata offrirebbe uno spettacolo senza pari”.

Il museo è visitabile rivolgendosi all’Amministrazione comunale di Coli e in tutte le occasioni di apertura del Centro culturale.

Pubblicato il 25 luglio 2019

Ascolta l'audio

Altri articoli...

  1. Don Borea e la logica del perdono
  2. A Veleia con Recalcati una serata sul senso del materno
  3. Manifestazione partigiana al Bosco della Libertà di Gropparello
  4. I bambini di strada di padre Roch
  5. «Qui ho trovato delle amiche»
  6. Veglia per la vita in San Corrado
  7. Consegnato a Giovanna Covati il Premio Solidarietà alla Vita
  8. A Travo si festeggia il patrono Sant'Antonino
  9. Bedonia prepara la festa della Madonna di San Marco
  10. Riapre il «Pozzo di S. Antonino»
  11. Caritas, un'attrezzatura industriale per la Mensa grazie al Lions Farnese
  12. Piacenza, un'estate per i ragazzi con diocesi, Eureka, Oltre e Casa del Fanciullo
  13. Mons. Bulla confermato economo diocesano
  14. Il maestro Benaglia: «a Chiaravalle con le corali alle quali sono più affezionato»
  15. Rinviata la Caccia ai tesori dell'Arte
  16. Giardini più sicuri grazie al Grest di San Savino
  17. Chiaravalle, «Voci nei chiostri» con uno Stradivari
  18. Una piacentina allo Youth Forum
  19. Esercizi spirituali ignaziani a La Vite e i Tralci
  20. L'Infiorata a Chiaravalle della Colomba e a Veleia Romana
  21. Infiorata per le strade di Bedonia
  22. Concerto di San Giovanni a Casaliggio
  23. «Scarp de tennis» al Teatro Filodrammatici
  24. «Musica e parola» in San Giovanni in Canale
  25. Cristiani e musulmani in dialogo
  26. Al Pilastro si presenta il libro su don Giuseppe Villa
  27. Idda nuovo direttore Caritas. Nuovi canonici per il Capitolo della Cattedrale
  28. Chierichetti, tre giorni in Val di Rabbi
  29. In diocesi si ricorda il vescovo Antonio Gianelli
  30. Veglia di Pentecoste in Cattedrale
  31. Galleria Alberoni, visite guidate nelle domeniche di giugno
  32. Potenza e Piacenza unite nel nome di San Gerardo La Porta
  33. Caritas, consegnati giocattoli per le famiglie in difficoltà
  34. «Il Dio della guerra non c'è»
  35. Elaborazione del lutto, gruppo di auto-mutuo-aiuto con La Ricerca
  36. Cif 2019, premiazioni in Provincia
  37. Basi Aperte 2019: coinvolti circa 800 studenti. Il 4 giugno le premiazioni
  38. Don Basini amministratore di San Giuseppe Operaio
  39. «Riflessioni per il terzo millennio» con Oscar di Montigny
  40. Celebrazioni mariane a Bobbio

Sottocategorie

  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    16

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies