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Africa Mission ricorda don Vittorione a 25 anni dalla morte

vittorione

Il 2 settembre 1994 muore, circondato dall’affetto di tanti, Vittorio Pastori, conosciuto da tutti come don Vittorione, per la sua mole che non passava facilmente inosservata. A distanza di 25 anni, il Movimento da lui fondato, Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo, desidera ricordarlo. Saranno infatti molti gli eventi in calendario durante l’anno, eventi realizzati sia dai gruppi di volontari in Italia sia in Uganda. In particolare proprio il 2 settembre è previsto un pellegrinaggio di tutto il Movimento verso la Rasa di Varese dove è sepolto don Vittorione, e sarà a Varese anche l’annuale convegno dell’associazione nei giorni 31 agosto e 1-2 settembre.
"Nel 2017 abbiamo lanciato un percorso che ci vedrà celebrare, nel 2022, i 50 anni della nostra associazione – ha affermato Carlo Ruspantini, direttore della ONG – Tappa fondamentale di questo percorso è proprio il 25° anniversario della salita al Cielo del nostro fondatore: noi non vogliamo solo limitarci a ricordarlo, ma vogliamo far arrivare il suo messaggio, potente e diretto, a tutti e in particolare ai giovani, che non hanno avuto occasione di conoscerlo. Forse Solidarietà e Carità non sono parole che vanno di moda oggi, ma trasmettere questi valori è un dovere fondamentale per ogni cristiano".
Intanto in Uganda continua l’opera da lui pensata. A portarla avanti sono circa venti espatriati e più di un centinaio di collaboratori locali. Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo oggi si occupa di cooperazione alla sviluppo, rispondendo anche alle emergenze, e collaborando con numerose agenzie. Oggi per tutto il Karamoja la sede di Cooperazione e Sviluppo è un punto di riferimento e a dimostralo sono i numeri: allestiti 92 aerei cargo, 861 containers, 45 TIR, carichi di oltre 12.583.714 kg tra generi alimentari e di prima necessità, attrezzature sanitarie, agricole, meccaniche, sanitarie e scolastiche. Il tutto accompagnato e distribuito dai nostri operatori.
Non solo Uganda, gli aiuti sono stati distribuiti in altri 15 Paesi africani. Numerosi, poi, i progetti di cooperazione internazionale realizzati in vari settori. Dal 1984 ad oggi sono stati perforati 1.103 nuovi pozzi in Uganda (prevalentemente nella regione del Karamoja) e in Sud Sudan; e sono stati effettuati 1.784 interventi di riparazione e riattivazione di pozzi esistenti.
Nel 2017 abbiamo realizzato in Uganda 18 progetti di sviluppo a beneficio diretto di 274.824 persone (4 nel settore idrico; 7 nel settore socio educativo; 4 nel settore agro-zootecnico; 2 nel settore sanitario e 1 nel supporto alle realtà locali).
In Italia abbiamo realizzato: 3 campagne di sensibilizzazione; 10 progetti di formazione per bambini; 6 progetti di formazione per giovani; 335 presenze in 65 stand di sensibilizzazione all’interno di fiere e manifestazioni locali; 90 iniziative di sensibilizzazione, incontri e testimonianze sull’attività svolta in Uganda; 41 eventi: concerti, attività culturali, religiose e mostre.
Don Vittorione ci ha indicato uno stile di vita di presenza e condivisione, di lavoro tra la gente per essere testimoni coerenti e attivi, sentinelle del mattino sempre pronte a cercare di rispondere con giustizia, amore e carità. 

Pubblicato il 20 febbraio 2019

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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