Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Strà, il santuario ha ricordato il suo 60° anniversario di costruzione

stra

Strà ha festeggiato il sessantesimo anno del suo santuario con una messa presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, giunto da Roma su invito di mons. Corbellini, da anni legato alla chiesa della Madre delle Genti e co-celebrante. La messa è stata accompagnata dalla musica e dal canto di un poli-coro che ha riunito per l’occasione le migliori voci della vallata.
Accolto da mons. Mario Dacrema, attuale rettore del santuario, il cardinale Re si è soffermato sull’alto campanile del santuario, che è la prima cosa che chi risale la Val Tidone nota passando per la strada. “La bella torre di questo santuario ci invita a guardare il cielo per trovarvi speranza, luce e sostegno”. Nonostante la giovane età, il santuario di Strà “è stato visitato da innumerevoli persone che, in momenti di difficoltà e dolore, hanno qui trovato luce e forza per superare i momenti bui”.
La Madonna è madre, e come tale ama e perdona sempre. “Maria è la madre di Dio ed è anche la nostra madre, donataci da Gesù stesso sul monte Calvario”. Su di lei possiamo sempre fare affidamento. Il cardinale Re ha formulato due auspici per il futuro del santuario: “spero che saranno numerosi quelli che verranno qui a chiedere perdono, perché come diceva Paolo VI, non si può sapere cos’è la vera gioia nella vita se non si sperimenta la dolcezza del perdono di Dio”. Il cardinale ha molto apprezzato l’atmosfera tranquilla e silenziosa del santuario, che pur essendo così vicino alla strada sembra stare in un mondo a parte, e ha quindi espresso la speranza che “quest’oasi di pace possa essere sempre centro spirituale che ravvivi la fede di molte persone. La frenetica vita moderna ci allontana dalla fede, ma in posti come questo possiamo ritrovarci”.
La messa è stata seguita da una processione lungo le vie del paese, con un lungo corteo di fedeli che è sfilato davanti al vecchio oratorio prima di soffermarsi al monumento che commemora le vittime della guerra. Di fronte al ceppo con i nomi delle vittime civili dell’eccidio nazi-fascista, è stata pronunciata una preghiera alla regina della pace, affinchè si possano finalmente superare le discordie fra i popoli.

Mons. Dacrema ha colto l’occasione per ringraziare nuovamente tutti i benefattori del santuario e per ricordare tutti quelli che hanno lavorato per restaurarlo e mantenerlo in questi anni. Un ringraziamento speciale è andato alla Banca di Piacenza per il suo supporto; all’AVIS i cui membri hanno portato a spalla la statua della Madonna; e le ditte e i volontari che hanno completato i lavori al tetto, alle vetrate istoriate, alle campane.
Sono state distribuite le rose benedette, e come in ogni festa c’è stata occasione per un momento conviviale con un rinfresco nei locali vicini al santuario.

Gabriele Molinelli

Pubblicato il 16 maggio 2018

Ascolta l'audio

Altri articoli...

  1. Inserimento lavorativo di persone svantaggiate, un convegno
  2. Martiri cristiani, se ne parla a Punto Incontro
  3. La Nordmeccanica a favore della Caritas diocesana
  4. Unità pastorale 3, ricordo delle Apparizioni di Fatima
  5. «I Misteri della Cattedrale», gli eventi collaterali
  6. «Salita al Pordenone», gli eventi collaterali
  7. La Cattolica presenta i pacchetti formativi per le matricole
  8. Si è riunito il Consiglio Presbiterale diocesano
  9. APG23, Open Day
  10. «I volti giovani dell'Italia multietnica» in mostra al Samaritano
  11. Piacentini a Roma per i 50 anni del Cammino Neocatecumenale
  12. Acer, Caritas e parrocchie unite per le famiglie bisognose
  13. «L’amur l’è mia puleinta», si ride per beneficenza
  14. A Borgonovo si parla di Europa con il vescovo Ambrosio
  15. Difesa del Creato, se ne parla a Punto Incontro
  16. Dalla Siria a Piacenza
  17. Africa Mission, «Abbiamo RISO per una cosa seria»
  18. Camminata della «Pellegrina»
  19. A San Nicolò la Fiera di Primavera
  20. Pranzo per l'Etiopia a Gossolengo
  21. Educare al lavoro
  22. Conferma per padre Meneghetti
  23. Il sindaco di Nagasaki a Castel San Giovanni nel nome della pace
  24. Festa patronale al santuario di Montelungo
  25. Le iniziative di Mcl, Acli e Ac per il 1° maggio
  26. Pontenure, si presenta «L'uomo dei ponti: don G. Cassinari»
  27. «Salita al Pordenone», i prossimi eventi collaterali
  28. Vox Silvae Ensemble in concerto per Santa Franca
  29. Alla Galleria Alberoni si apre «Il secolo del rame»
  30. «I Misteri della Cattedrale», visita guidata all'Alberoni e incontri al Museo
  31. I bambini e suor Leonella
  32. Convegno e messa per Berti, don Beotti e don Borea
  33. Azione Cattolica, il convegno sulla Terza Età
  34. Mons. Giovani d'Ercole in visita a Sarmato
  35. Piacenza, città mondiale della costruzione di pace
  36. 25 aprile, festa a Bedonia per il santuario e il seminario
  37. Un sussidio per il mese di maggio
  38. 25 aprile, le iniziative a Piacenza
  39. Il Secolo del Rame alla Galleria AlberonI
  40. «L'uomo che cammina per la pace» il 24 a Fiorenzuola

Sottocategorie

  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    16

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies