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Ad Arezzo per Gregorio X

Con l'associazione Domus Justinae per la Giostra del Saracino 
con il trofeo della “Lancia d’oro”, quest’anno dedicato al Papa piacentino

GregorioX

L’associazione Domus Justinae della parrocchia del Duomo di Piacenza organizza una giornata ad Arezzo, in occasione della Giostra del Saracino domenica 4 settembre: il tradizionale trofeo della “Lancia d’oro” di quest'anno è dedicata al Beato Gregorio X, copatrono della città di Arezzo.
Gregorio X, al secolo Tedaldo Visconti (Piacenza, 1210 circa - Arezzo, 1276), fu il 184° Papa della Chiesa cattolica. È sepolto nel duomo di Arezzo.
Per informazioni e dettagli sulla partecipazione scrivere a: .

La Giostra del Saracino è la principale rievocazione storica della città di Arezzo. Il torneo cavalleresco, con centinaia di figuranti in costumi medievali, cavalli, bandiere, scandito dallo squillo delle chiarine, attira migliaia di visitatori.
La lancia d’oro è l’ambito trofeo della Giostra del Saracino. Realizzata in legno di noce, tiglio o acero, ha una lunghezza di 3 metri e 55 centimetri; generalmente è ornata con foglie dorate e pietre di valore e sull’impugnatura sono raffigurati fatti storici o personaggi che hanno reso grande la città. La manifestazione inizia alle ore 7 di domenica 4 settembre e si conclude con il Te Deum nella Cattedrale di Arezzo.

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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