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Quaresima missionaria, il volto dei migranti

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Si chiude la Quaresima missionaria dedicata al tema dei volti. In questa edizione è la volta del volto dei migranti. È un volto che non ti aspetti, un volto che non apprezzi, che non avresti immaginato o forse desiderato incontrare: un volto estraneo. Spesso non sorride, ha occhi che chiedono più di quanto fanno le poche parole conosciute in italiano o in un’altra “lingua ponte” e che raccontano molto più di quello che possono fare i laceri documenti che ancora portano con sé.
Il primo impatto con chi è migrante è proprio il volto, prima ancora delle parole, prima ancora delle storie di vita. E quell’incontro non è un momento facile: si mettono in gioco da entrambi i fronti i propri preconcetti, pregiudizi, stereotipi, ma anche curiosità, imbarazzo, paure ed aspettative. Sono tante, queste ultime, anche se smussate e provate da esperienze difficilmente narrabili. D’altronde lo dicono i proverbi, saggezza popolare: quando si parte si sa quello che si lascia, ma non si sa quello che si trova… Pochi però sono i detti che descrivono il percorso che sta nel mezzo, tra la partenza e l’approdo… e ancor meno sono coloro che hanno voglia di ricordarlo e raccontartelo. Si fa fatica a ripercorrere i tragitti che li hanno portati fin qua: la strada pesa, le fatiche ancor di più, per non parlare delle sofferenze patite, dei vari addii e di ciò che si è perduto definitivamente.
Avete osservato bene il volto di Cristo nell’Ecce Homo? Per quanto tempo riuscite a reggere quel suo sguardo? Spesso mi sento nello stesso modo quando mi trovo a fissare gli occhi dei ragazzi richiedenti asilo che ospitiamo in diocesi.

Leggi articolo alla pagina 9 dell’edizione di venerdì 18 marzo 2016

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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