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Il 4 febbraio è la Giornata mondiale contro il cancro

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La Giornata contro il Cancro è stata istituita nel 2000 dall'Unione per il Controllo Internazionale del Cancro (UICC), al fine di tenere sempre viva l’attenzione su questo enorme problema ed è l’unica iniziativa in cui il mondo intero può unirsi nella lotta contro questa epidemia: il cancro è la seconda causa di morte a livello mondiale, solamente in Italia nel 2019 sono stati diagnosticati più di 1.000 casi al giorno e le previsioni indicano che nel 2030 il cancro sarà la principale causa di morte nel mondo. Questa giornata si pone come obiettivo di salvare milioni di persone ogni anno cercando di aumentare la consapevolezza e l’informazione su questa problematica, ridurre l'esposizione ai fattori di rischio di cancro e facendo in modo che nel mondo si possano attuare politiche e programmi efficaci contro la malattia.

L’UICC lavora su programmi triennali e nel 2022 inizia la fase che si pone come obiettivo, oltre a quello di creare consapevolezza, di stimolare l’azione contro le disuguaglianze nelle cure oncologiche. Lo slogan è CLOSE THE CARE GAP (Elimina il gap nelle cure), questa campagna vuole porre l'attenzione sulle differenze e lacune nella cura del cancro presenti in ogni Paese e che possono essere originate dalle diversità di status socioeconomico, di istruzione o di posizione geografica, ma riguardare anche la discriminazione basata sull'etnia, l'orientamento sessuale, l'età, la disabilità e molto altro. La campagna vuole puntare i riflettori anche sui gruppi e le persone più svantaggiate che hanno maggiori probabilità di essere esposte ad una serie di fattori di rischio. Queste disuguaglianze possono non essere visibili, ma è compito della collettività e dei governi di informare e capire come si possano migliorare le cure per coloro che ne hanno più bisogno.

La LILT nazionale, che quest’anno compie 100 anni, attua da tempo una politica di informazione e prevenzione su tutto il territorio e la Lilt di Piacenza offre un significativo contributo alla collettività.
Le attività che vengono svolte sono tante, iniziano a marzo con la settimana della prevenzione, dove si può accedere gratuitamente alle visite dermatologiche, continuano con la sensibilizzazione dei giovani sui danni del fumo all’interno delle scuole, proseguono con le visite senologiche, poi con lo screening del tumore del colon retto; inoltre la Lilt eroga borse di studio per la ricerca oncologica, sostiene l’Hospice di Piacenza e dona strumenti di tecnologici avanzati per l’Ospedale. Nel contempo organizza incontri gratuiti ed aperti a tutti per smettere di fumare, organizza giochi della salute per i più piccoli, realizza eventi di sensibilizzazione e di informazione sulla corretta alimentazione.
E questa giornata assume per la Lilt piacentina un valore simbolico molto importante: l’Associazione è al fianco dei cittadini e continua ad operare con costanza, tenacia e discrezione per cercare di ridurre i rischi della malattia.
Non solo il 4 febbraio, ma quotidianamente ricordiamoci di condividere le buone pratiche, di sottoporci agli screening e di tenere un attivo e sano stile di vita.

Nella foto di Del Papa, l'attività della LILT a Piacenza.

Pubblicato il 3 febbraio 2022

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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