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Moscatelli al Convegno missionario: portare il messaggio evangelico ovunque

 moscatelli

Nel contesto del Convegno Missionario della diocesi di Piacenza-Bobbio, svoltosi nella parrocchia di Santa Franca a Piacenza il 28 ottobre, Luca Moscatelli, biblista e teologo, nonché operatore pastorale per le Missioni presso la curia di Milano, ha affrontato con passione e profondità il tema  dell'evangelizzazione nella Chiesa contemporanea, alla luce del magistero di papa Francesco. Il suo intervento ha presentato alcuni aspetti fondamentali della missione ecclesiale, aprendo nuove prospettive di riflessione e azione per i partecipanti.

La gioia del Vangelo

Moscatelli ha iniziato la sua riflessione attingendo dalla ricchezza del Vangelo di Luca, in particolare dal capitolo 10, dove Gesù invia i 72 discepoli in missione. Ha sottolineato come la gioia che essi sperimentano, nel loro operato, non derivi dal potere esercitato, ma dalla consapevolezza che i loro nomi sono scritti nel cielo. Questo passaggio evangelico - secondo Moscatelli - offre una prospettiva chiara sull'essenza dell'evangelizzazione: non è un esercizio di potere, ma un atto di umiltà e servizio. Papa Francesco, nei suoi scritti, ha costantemente sottolineato l'importanza di questa gioia del Vangelo, come evidenziato nell'Esortazione Apostolica "Evangelii Gaudium". L'invito alla gioia autentica, quindi, risiede nella capacità di vedere i ‘piccoli’ rialzarsi e prendere il loro posto nel Regno di Dio.
Un punto centrale dell'intervento di Moscatelli è stato l'appello di Papa Francesco per una chiesa in uscita che coinvolge ogni battezzato. Moscatelli ha sottolineato che l'evangelizzazione è una responsabilità condivisa da tutti i membri della Chiesa. In un mondo che cambia rapidamente, è essenziale portare il messaggio evangelico ovunque, manifestando così l'amore di Dio per ogni persona.

La paura del cambiamento

Il secondo punto della riflessione di Moscatelli si è incentrato sulla paura del cambiamento, particolarmente evidente nella Chiesa europea. Questa resistenza al mutamento è alimentata, secondo il biblista, dall'idolatria: la tendenza a creare una religione a immagine e somiglianza personale, invece di aderire fedelmente all'insegnamento di Gesù. Moscatelli ha sottolineato che la libertà, elemento fondamentale nella missione ecclesiale, richiede la capacità di abbracciare il cambiamento e di essere disposti a ricominciare costantemente.

Il paradosso del Vangelo

Nel terzo punto del suo discorso, Luca Moscatelli ha affrontato il tema centrale del paradosso nel Vangelo, un concetto su cui si fonda l'intera essenza della fede cristiana. Ha illustrato come Gesù abbracciasse costantemente situazioni paradossali, creando scandalo e confusione nelle menti di coloro che lo osservavano. Uno degli esempi più evidenti di questo paradosso è la scelta dei suoi apostoli, tra cui un pubblicano, considerato un peccatore pubblico, e la sua tendenza a cercare gli ultimi, i dimenticati dalla società.

Moscatelli ha poi sottolineato il paradosso fondamentale evangelico del dono e del perdono. Ha citato l'atto supremo di amore e sacrificio di Gesù sulla croce come il paradosso più grande, sottolineando che, dopo la sua resurrezione, Cristo è apparso a poche persone. Quindi non è stato  - per il teologo - un atto di potenza, ma piuttosto una richiesta di libero consenso da parte dell'umanità. Gesù ha donato tutto di sé senza chiedere nulla in cambio, sottolineando così la gratuità del suo amore. Moscatelli inoltre ha evidenziato l’insegnamento di Gesù ai suoi discepoli, inviati in missione, di chiedere ospitalità. Ha ribadito che il primo gesto della missione non dovrebbe essere l'annuncio, ma quello di domandare umilmente accoglienza. Questa prospettiva ribaltata è cruciale per comprendere la natura del servizio evangelico: basato sull'umiltà, sulla gratuità e sull'accoglienza reciproca.

Il regno di Dio

Nel suo quarto punto, Moscatelli ha affrontato il tema del Regno di Dio, in cui tutti siamo figli con uguale dignità. Ha sottolineato l'importanza di emanciparsi dalla visione medievale di una Chiesa come impero, considerando che fino alla fine del XIX secolo il Papa aveva anche il ruolo di re dello Stato Pontificio. Il biblista ha affermato che è necessario superare questa storia e non costruire più un potere piramidale. Al contrario, ha proposto un modello sinodale basato sulla democrazia, dove tutti sono posti allo stesso livello, senza un centro occupato da una singola autorità. Questo approccio circolare permette una leadership condivisa e moderata da parte di tutti i membri della comunità ecclesiale.

Un impegno missionario con cuore aperto

L'intervento di Luca Moscatelli, al Convegno nissionario diocesano di Piacenza, ha offerto un'analisi profonda e provocatoria sulla natura del Vangelo e della missione ecclesiale. Ha invitato i presenti a riflettere sulle sfide attuali e a cercare nuovi modi di vivere la fede, basati sull'umiltà, sulla gratuità e sulla partecipazione democratica. Questo appello all'azione ha reso il suo intervento un catalizzatore per un cambiamento significativo all'interno della Chiesa, incoraggiando tutti i presenti a impegnarsi nella missione di evangelizzazione con un cuore aperto e una mente pronta ad accogliere il paradosso del Vangelo come un dono prezioso e affascinante.

Il convegno, iniziato con il commento biblico della teologa Donata Horak e con il contributo di Francesco Panigadi, coordinatore della Commissione Missionaria regionale, si è poi sviluppato nei laboratori di gruppo e si è concluso con la sintesi del vescovo monsignor Adriano Cevolotto.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 28 ottobre 2023

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