Piacenza ricorda l'eroismo del brigadiere Araldi
In occasione dell’80° anniversario dell’uccisione del Brigadiere dei Carabinieri MOMV “alla memoria” Alberto Araldi, eroe della Resistenza noto con il nome di battaglia “Comandante Paolo”, il Comando Provinciale Carabinieri di Piacenza – con la collaborazione di numerose Istituzioni del territorio piacentino – ha promosso una serie di iniziative volte a valorizzarne la figura e a coltivarne la memoria.
Alberto Araldi, nato a Ziano Piacentino (PC) il 18 gennaio 1912, si arruolò nell’Arma nel 1930 per poi, all’indomani del’8 settembre del ’43, aderire al movimento clandestino di resistenza. Già dal dicembre dello stesso anno entrerà a far parte della I Divisione Piacenza (retta dal Ten. CC Fausto Cossu, altro valoroso partigiano che dopo il servizio nell’Arma, ha svolto la professione di avvocato del Foro di Piacenza), assumendo dapprima la qualifica gerarchica partigiana di “Capo Distaccamento” e poi di “Comandante di Brigata”.
In quella veste, memorabili furono le sue imprese. Un eroe ma anche, si direbbe oggi, un personaggio cinematografico. Specialista nel sottrarre armi ai nazifascisti, compiva le sue azioni tramite camuffamenti che gli consentivano di entrare nelle polveriere nemiche, depredandole di armi e munizioni. Azioni spregiudicate, ai limiti dell’immaginazione, che gli valsero l’ammirazione sia dei colleghi che di gran parte della popolazione, ma anche l’odio e il sentimento di vendetta da parte dei nazifascisti. In occasione degli 80 anni dalla sua tragica morte, avvenuta per fucilazione il 6 febbraio 1945 da parte dei nazifascisti, l’uomo, il Carabiniere-eroe piacentino, vengono ricordati con un ricco calendario di iniziative, molte delle quali rivolte soprattutto ai giovani, anche con l’obbiettivo di raccontare loro di eroe vicino, un eroe di questa terra, mosso da ideali di giustizia e di impegno civile.
Nelle foto, il brigadiere Alberto Araldi e la presentazione delle iniziative con al centro il comandane provinciale dei Carabinieri Breda.
Sono state organizzate le seguenti iniziative:
Il 6 febbraio celebrazioni a Borgonovo
- approfondimento storico con i ragazzi delle scuole medie curato da ANPI – Sez. di Borgonovo Val Tidone/Ziano Piacentino.
- cerimonia commemorativa presso il monumento all’eroe eretto al cimitero;
- i intitolazione della sede dell’Associazione nazionale Carabinieri di Borgonovo Val Tidone all’eroe.
La Mostra a Palazzo Farnese
A Piacenza a Palazzo Farnese, inaugurazione della mostra dedicata al Brig. Araldi presso l’Archivio di Stato. L’allestimento, curato dall’Archivio di Stato in collaborazione con l’Istituto di storia contemporanea di Piacenza e alcuni Istituti superiori della Provincia di Piacenza, sarà poi meta di visite da parte delle scuole, nell’ambito di un progetto di valorizzazione già avviato dall’Ufficio Scolastico Provinciale. La mostra è nata da un’idea del colonnello Pierantonio Breda, comandante provinciale dei Carabinieri di Piacenza, nell’80° anniversario della fucilazione del vicebrigadiere Alberto Araldi, il “comandante Paolo” della Terza Brigata della Divisione Giustizia e Libertà, medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria.
Il 2 e 8 febbraio commemorazione di don Giuseppe Borea
È il 9 febbraio 1945, mancano poco più di due mesi alla fine della guerra. Dalle carceri di Piacenza un giovane sacerdote viene prelevato e condotto nel recinto del cimitero urbano. Il plotone di esecuzione della Repubblica sociale punta il mitra contro di lui, che stringe al petto il crocifisso e cade martire, benedicendo i suoi carnefici. Accade tutto in fretta, nel silenzio. La condanna a morte era scritta da tempo e a niente è servito il lavoro concitato di chi fino all’ultimo ha tentato di sventare il peggio. Chi predicava il vangelo e la pacificazione è stato ucciso, come sul Golgota, da soldati imbestialiti. Quel sacerdote si chiama don Giuseppe Borea e non ha ancora compiuto trentacinque anni. In realtà ne dimostra molti meno. Ha un viso da bambino, l’aria timida e una grande bontà d’animo. Don Giuseppe è parroco di Obolo, frazione in Comune di Gropparello, da oltre un anno è anche cappellano della Divisione partigiana Valdarda. La sua storia personale si intreccia con i fatti della Resistenza in Italia al regime nazifascista e con le tante storie di uomini che proprio lui confessa, conforta, assiste nell’ora della prova. Anche quest’anno in ricordo del suo martirio si terranno due commemorazioni a cura delle Associazioni partigiane, del comitato spontaneo che si è costituito per ricordarne la figura, e della diocesi di Piacenza-Bobbio: domenica 2 febbraio alle ore 8,50 nella chiesa di Obolo (Gropparello) si terrà, presieduta dal parroco don Lodovico Groppi, la celebrazione eucaristica; sabato 8 febbraio alle ore 10,00, si terrà la celebrazione di una messa nella chiesa di Santa Maria del Suffragio (cappella del cimitero di Piacenza). Celebrerà l’eucarestia don Giuseppe Basini.
In primavera le altre iniziative in ricordo di Araldi
Il 23 aprile ore 10.30, in Piacenza, presso il Teatro dei Filodrammatici, a cura dell’Istituto di storia contemporanea di Piacenza e del Teatro Gioco Vita, verrà realizzata una giornata didattica che prevede la presentazione del libro di Adrea Galli “I carabinieri per la libertà. L’Arma nella Resistenza, una storia mai raccontata” e lo spettacolo teatrale “Siamo i ribelli della montagna” sulla vita del Brig. Araldi.
- maggio 2025, a cura dell’Ufficio Scolastico Provinciale, presentazione degli elaborati svolti dagli studenti piacentini che hanno visitato la mostra sul Brig. Araldi allestita presso l’Archivio di Stato.
- 5 giugno 2025, in Piacenza – Palazzo Farnese, chiusura della mostra dedicata al Brig. Araldi.
Hanno collaborato con il Comando Provinciale dei Carabinieri per realizzare una così importante e ampia iniziativa: Amministrazioni Comunali di Borgonovo Val Tidone e Piacenza; Ufficio Scolastico Provinciale di Piacenza, Archivio di Stato di Piacenza, Istituto di Storia Contemporanea di Piacenza, Teatro Gioco Vita, ANC, ANPI e ANPC.
Pubblicato il 31 gennaio 2025
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