Sella: l'ottalogo per custodire il Creato
Adriano Sella, missionario laico del creato e dei nuovi stili di vita è intervenuto al Centro il Samaritano di Piacenza. Sella coordina la rete interdiocesana “Nuovi stili di vita” che collega cento diocesi, tra cui Piacenza, attraverso il Centro missionario diocesano. Educatore, scrittore, amante della giustizia e della pace è anche promotore del movimento Gocce di Giustizia e coordinatore delle reti nazionali. Ha scritto inoltre diversi libri tra cui “La mini guida dei Nuovi stili di vita”, ha conseguito la licenza di Teologia morale e ha insegnato in alcuni istituti teologici in Brasile.
Come custodire il Creato
Nella sede Caritas di Piacenza, Adriano Sella ha presentato l’ottalogo per custodire il creato, otto semplici impegni necessari per prendersi cura della casa comune: la Terra.
Primo: custodire con cura e responsabilità la madre terra partendo da piccole azioni e gesti quotidiani.
Secondo: soccorrere, uscendo dall’egoismo, i fratelli e le sorelle in difficoltà.
Terzo: modificare i nostri stili di vita anche attraverso scelte consapevoli e solidali di consumo e produzione.
Quarto: creare relazioni basate sulla fraternità e la solidarietà.
Quinto: recuperare l’armonia con tutte le creature rifuggendo la violenza.
Sesto: promuovere un’agricoltura sostenibile, sviluppare forme di energia rinnovabile, assicurare a tutti l’accesso all’acqua potabile.
Settimo: educare al cambiamento culturale e spirituale nella speranza e nella certezza che l’amore sia sempre più forte di tutto.
Ottavo: contemplare il creato come linguaggio dell’amore di Dio.
La rete intediocesiana si propone di divulgare nel mondo ecclesiale e in quello civile queste buone regole perché la protezione del creato intesa come salvaguardia dell’ambiente naturale e di tutte le sue forme di vita diventi una delle principali sfide globali del nostro tempo. La crescente consapevolezza dei danni causati dalle attività umane sull’ecosistema ha spinto molti a chiedersi come preservare il nostro pianeta per le generazioni future. In questo scenario, realtà come la Rete interdiocesiana svolgono un ruolo cruciale nella sensibilizzazione, educazione, e attivismo, diffondendo messaggi di sostenibilità e responsabilità ambientale. La protezione del creato non può infatti essere solo un impegno limitato a pochi esperti ma deve diventare una priorità per tutti.
Stefania Micheli
Pubblicato il 4 febbraio 2025
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