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Consegnare e accompagnare: il senso dell’azione educativa

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“L’educatore non impone ma accompagna, e in questo percorso non solo dona ma si lascia provocare”: è in sintesi una delle considerazioni di mons. Adriano Cevolotto che, il 29 settembre nella parrocchia di Santa Franca, a Piacenza, ha introdotto l’ incontro di formazione per educatori, catechisti e animatori della diocesi di Piacenza-Bobbio sul tema “Consegnare e accompagnare. Il senso dell’azione educativa”. Un momento di riflessione corale che ha visto la partecipazione della prof.ssa Francesca Peruzzotti, docente di teologia all’Università Cattolica, e del prof. Pierpaolo Triani, docente di pedagogia nella stessa università.

Passione educativa

Ad aprire i lavori - come detto - è stato mons. Cevolotto, che ha posto l’accento sull’educazione come cammino continuo e condiviso, mai concluso né confinato a un singolo episodio. «Educare significa rimanere dentro un processo in atto - ha spiegato - in cui la corresponsabilità e la formazione permanente sono essenziali… La passione educativa – ha ricordato – è entusiasmo e fatica, è il coraggio di affrontare insieme la sfida educativa senza accontentarsi di soluzioni facili».

Il paradosso della testimonianza cristiana

La riflessione è stata arricchita dall’intervento della prof.ssa Peruzzotti, che ha evidenziato la tensione costante tra relazione e contenuto all’interno del processo educativo. «Ogni educatore si misura con il dilemma tra il mantenere il legame e il proporre un contenuto, tra il “come” e il “cosa”», ha spiegato. Una tensione che non si risolve mai del tutto, ma che fa parte della natura stessa dell’educazione. La docente ha inoltre approfondito il paradosso della testimonianza cristiana, ricordando che l’autenticità non nasce dalla perfezione, ma dall’accettazione dei propri limiti e dal riconoscere una verità che ci trascende. «Il vero testimone non si auto-proclama – ha aggiunto – ma è riconosciuto dagli altri, e proprio nella sua fragilità può rimandare a Cristo».

sfranca

Distinzione tra consegnare e accompagnare

Il prof. Triani ha infine invitato a riscoprire l’educazione come vocazione e risposta, e non come un semplice insieme di tecniche. «Educare significa – ha chiarito - predisporre esperienze e incontri che permettano alla persona di crescere, non imporre regole o modelli». Centrale, nel suo intervento, la distinzione tra consegnare e accompagnare: consegnare è trasmettere un patrimonio di fede e cultura con fiducia e apertura, mentre accompagnare significa camminare insieme, rispettando la libertà dell’altro e aprendogli orizzonti nuovi. «La misura dell’impegno educativo – ha concluso – non è il successo esteriore, ma la fedeltà alla propria vocazione e alla persona che ci sta davanti».
L’incontro si è chiuso con la consapevolezza condivisa che l’educazione, soprattutto nella comunità cristiana, è un atto di speranza: un consegnarsi e un accompagnare che, nella semplicità della vita quotidiana, diventano segni concreti di Vangelo.

Riccardo Tonna

Nelle foto, dall'alto, il tavolo dei relatori, mons. Adriano Cevoloto, Pierpaolo Triani e Francesca Peruzzotti e il pubblico presente.

Pubblicato il 30 settembre 2025

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