Una Quaresima di carità per i bimbi della Materna Preziossimo Sangue
I bambini in visita agli anziani della casa di riposo "San Giuseppe", che si trova vicino alla scuola dell'Infanzia Preziosissimo Sangue.
Vi proponiamo l'esperienza che i bambini della Scuola dell'Infanzia Preziossimo Sangue, una delle realtà della diocesi della rete Fism, hanno vissuto durante la Quaresima guidati dalla maestre Anita, Carolina, Erica e Rachele.
Toccare con mano nella scuola è regola d’oro per condurre i bambini alle conoscenze; lo stesso vale per l’esperienza cristiana per conoscere Gesù e per una vera educazione alla carità affinché il cuore dei bambini si dilati all’amore gratuito.
Il Papa ha detto: “Siamo chiamati a scoprire Cristo nei poveri, a prestare ad essi la nostra voce nelle loro cause, ma anche ad essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli e ad accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicarci attraverso di loro” (EG 198).
Ecco come siamo arrivati a vivere una quaresima così densa di significato!
"Se il seme gettato a terra non muore..."
Abbiamo lavorato con i bambini sulle parabole del Buon Seminatore e del Chicco di grano. Abbiamo fatto esperienza di gettare il seme nella terra, sulla strada e sulla ghiaia per vedere che solo nella buona terra germoglia e porta frutto. Abbiamo visto un seme “morto” che messo sotto terra pian piano ha iniziato a germogliare e ha dato “vita” ad una “nuova vita”!
Il laboratorio dei bambini a partire dalle parabole del seminatore e del chicco di grano.
Il pensiero per gli anziani e i malati
Abbiamo così scoperto che Pasqua è Gesù che muore per germogliare e far germogliare la nostra vita rendendola nuova e ancora più bella!
Ma vivere la Quaresima e la Pasqua è stare con Gesù, accompagnarlo nel cammino della croce e avere per lui quelle attenzioni di amore e di tenerezza.
Con i bambini abbiamo quindi iniziato la quaresima con un gesto di carità che è stata la raccolta di generi di prima necessità per i bimbi dell’Ucraina realizzata in collaborazione con i nonni della Casa San Giuseppe. L’esperienza ha aperto una meravigliosa porta fra scuola e Casa di Riposo che porta incise le cifre del portarsi reciprocamente nel cuore.
Vicino a scuola abbiamo poi la Casa di Cura Piacenza ed è stato un attimo pensare anche agli ammalati.
Così, con i bambini, abbiamo preparato con carta, pennelli, mani, dita...dei biglietti augurali che portavano la croce ma dentro segni e colori di Resurrezione e speranza e a piccoli gruppi siamo andati a portarli nelle due strutture.
Uno dei bigliettini realizzati dai bambini e dalle maestre e donati agli ammalati della casa di cura "Piacenza".
Come ogni esperienza in cui si offre qualcosa abbiamo portato a casa infinitamente di più: l’accoglienza, l’affetto, i dolcetti, i lavoretti fatti dai nonni e le lacrime di gioia di alcune nonne che porteremo sotto la croce di Gesù come il dono più prezioso.
I “nonni” della vicina Casa San Giuseppe, dall’esperienza, anche se vissuta separati da un vetro, sono nonni che hanno ancora tanto da dare e che ora aspettiamo con ancora più desiderio di reincontrare.
Così è per i malati che i bambini non hanno nemmeno potuto vedere di persona ma, poter entrare in clinica, portare il loro lavoretto, sapendo di portare il loro cuore semplice è stato un modo di aprire le porte dentro una società che invece è portata a chiudere ogni esperienza dentro il suo specifico settore.
Grati per quanto abbiamo vissuto, «noi vi annunziamo la Buona Novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta, poiché Dio l'ha attuata per noi, loro figli, risuscitando Gesù» (At 13,32-33).
Pubblicato il 19 aprile 2022.
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