Alternanza scuola-lavoro
Percorsi possibili anche nelle realtà ecclesiali
Un protocollo siglato dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Versari (l’ex Provveditorato) e da monsignor Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna (Ceer), permetterà di ampliare alla rete delle parrocchie e delle realtà ecclesiali il ventaglio di opportunità tra cui gli studenti dell’Emilia Romagna possono scegliere per assolvere all’obbligo dell’alternanza scuola-lavoro introdotto dalla legge 107/2015 (quella sulla cosiddetta Buona Scuola).
Di che si tratta?
Gli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle Scuole secondarie di secondo grado sono tenuti a svolgere percorsi di alternanza scuola-lavoro. Il monte ore è di almeno 200 ore per i liceali e di 400 per gli studenti di istituti tecnici e professionali.
Piacenza è già partita lo scorso anno scolastico. Il prof. Giovanni Marchioni, che dirige l’Ufficio diocesano per la Pastorale scolastica, ha raccolto la disponibilità di vari soggetti legati al mondo ecclesiale e del volontariato in grado di offrire agli studenti percorsi strutturati e con la supervisione di un tutor. Ha stipulato ad esempio una convenzione con l’Associazione Oratori per l’esperienza del Grest, ma pure con alcuni centri estivi della cooperativa Eureka, con la cooperativa La Magnana e l’associazione Assofa.
L’elenco delle realtà è stato quindi messo a disposizione delle scuole come fonte entro cui attingere per organizzare i percorsi. Con l’intesa, di durata triennale, firmata dalla Ceer e dall’Ufficio Scolastico, c’è un riconoscimento a livello regionale di questa opportunità che si allarga anche al settore della gestione e cura del patrimonio storico, artistico, culturale delle diocesi.
Leggi l’articolo a pagina 15 dell’edizione di venerdì 30 settembre 2016