Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

In piazza San Pietro l'ultimo abbraccio a Benedetto XVI

benedetto23

“Anche noi, saldamente legati alle ultime parole del Signore e alla testimonianza che marcò la sua vita, vogliamo, come comunità ecclesiale, seguire le sue orme e affidare il nostro fratello alle mani del Padre: che queste mani di misericordia trovino la sua lampada accesa con l’olio del Vangelo, che egli ha sparso e testimoniato durante la sua vita”. È il passo dell'omelia di Papa Francesco dedicato all'eredità di Joseph Ratzinger, nel giorno della sua nascita al cielo. “Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell’udire definitivamente e per sempre la sua voce!”, l'invocazione finale.

Presenti 3700 sacerdoti

Una piazza San Pietro insolitamente avvolta nella nebbia, per raggiungere la quale decine di migliaia di fedeli si sono messi in fila fin dalle prima ore del mattino ai varchi. Il lungo e ripetuto applauso dei fedeli presenti in una piazza già piena un’ora prima dell’inizio dei funerali, mentre le campane della basilica suonavano a morto. Il Vangelo aperto sulla bara di cipresso, baciata dal suo segretario particolare, mons. Georg Gänswein. Sono alcune istantanee dei funerali del Papa emerito Benedetto XVI, a cui hanno partecipato – per suo volere – soltanto due delegazioni ufficiali, quelle di Germania e Italia, rispettivamente suo paese natale e sua patria d’adozione, e al quale si sono unite molte altre delegazioni giunte a titolo personale da tutto il mondo. 3.700 i sacerdoti, oltre ai cardinali e vescovi, che hanno concelebrato con il card. Giovanni Battista Re, decano del collegio cardinalizio, durante il rito delle esequie presieduto da Papa Francesco, che ha tenuto l’omelia, tutta incentrata sulle ultime parole pronunciate da Gesù sulla croce, ascoltate poco prima nel Vangelo: “Padre, nelle tue mani consegno il mio Spirito”.
Erano presenti anche il vescovo della diocesi di Piacenza-Bobbio mons. Adriano Cevolotto e il vescovo emerito mons.Gianni Ambrosio.

Gratitudine e speranza

Il primo tratto dell’omelia riferita al Papa emerito: “che queste mani di misericordia trovino la sua lampada accesa con l’olio del Vangelo, che egli ha sparso e testimoniato durante la sua vita”. Poi la citazione di San Gregorio Magno: “In mezzo alle tempeste della mia vita, mi conforta la fiducia che tu mi terrai a galla sulla tavola delle tue preghiere, e che, se il peso delle mie colpe mi abbatte e mi umilia, tu mi presterai l’aiuto dei tuoi meriti per sollevarmi”.
“È la consapevolezza del Pastore che non può portare da solo quello che, in realtà, mai potrebbe sostenere da solo e, perciò, sa abbandonarsi alla preghiera e alla cura del popolo che gli è stato affidato”, il commento di Francesco: “È il Popolo fedele di Dio che, riunito, accompagna e affida la vita di chi è stato suo pastore. Come le donne del Vangelo al sepolcro, siamo qui con il profumo della gratitudine e l’unguento della speranza per dimostrargli, ancora una volta, l’amore che non si perde; vogliamo farlo con la stessa unzione, sapienza, delicatezza e dedizione che egli ha saputo elargire nel corso degli anni. Vogliamo dire insieme: ‘Padre, nelle tue mani consegniamo il suo spirito’”.

“Che la tua gioia sia perfetta”

“Il suo ultimo sospiro – ha esordito il Papa – capace di confermare ciò che caratterizzò tutta la sua vita: un continuo consegnarsi nelle mani del Padre suo. Mani di perdono e di compassione, di guarigione e di misericordia, mani di unzione e benedizione, che lo spinsero a consegnarsi anche nelle mani dei suoi fratelli”. “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” – ha proseguito interpretando le ultime parole di Gesù – è l’invito e il programma di vita che ispira e vuole modellare come un vasaio il cuore del pastore, fino a che palpitino in esso i medesimi sentimenti di Cristo Gesù. Dedizione grata di servizio al Signore e al suo Popolo che nasce dall’aver accolto un dono totalmente gratuito: ‘Tu mi appartieni… tu appartieni a loro’, sussurra il Signore; ‘tu stai sotto la protezione delle mie mani, sotto la protezione del mio cuore. Rimani nel cavo delle mie mani e dammi le tue’. È la condiscendenza di Dio e la sua vicinanza capace di porsi nelle mani fragili dei suoi discepoli per nutrire il suo popolo e dire con Lui: prendete e mangiate, prendete e bevete, questo è il mio corpo che si offre per voi . Dedizione orante, che si plasma e si affina silenziosamente tra i crocevia e le contraddizioni che il pastore deve affrontare e l’invito fiducioso a pascere il gregge”.

“Pascere vuol dire amare”

“Come il Maestro, porta sulle spalle la stanchezza dell’intercessione e il logoramento dell’unzione per il suo popolo, specialmente là dove la bontà deve lottare e i fratelli vedono minacciata la loro dignità”, l’esempio scelto dal Papa: “In questo incontro di intercessione il Signore va generando la mitezza capace di capire, accogliere, sperare e scommettere al di là delle incomprensioni che ciò può suscitare. Fecondità invisibile e inafferrabile, che nasce dal sapere in quali mani si è posta la fiducia. Fiducia orante e adoratrice, capace di interpretare le azioni del pastore e adattare il suo cuore e le sue decisioni ai tempi di Dio: ‘Pascere vuol dire amare, e amare vuol dire anche essere pronti a soffrire. Amare significa: dare alle pecore il vero bene, il nutrimento della verità di Dio, della parola di Dio, il nutrimento della sua presenza’. Dedizione sostenuta dalla consolazione dello Spirito, che sempre lo precede nella missione: nella ricerca appassionata di comunicare la bellezza e la gioia del Vangelo, nella testimonianza feconda di coloro che, come Maria, rimangono in molti modi ai piedi della croce, in quella pace dolorosa ma robusta che non aggredisce né assoggetta; e nella speranza ostinata ma paziente che il Signore compirà la sua promessa, come aveva promesso ai nostri padri e alla sua discendenza per sempre”.

M. Michela Nicolais

piazza

Nelle foto, i funerali di Benedetto XVI (foto Siciliani-Gennari/SIR)

Pubblicato il 5 gennaio 2023

Ascolta l'audio   

Altri articoli...

  1. Il Vescovo: il coraggio e l'umiltà di Benedetto XVI
  2. Mons. Cevolotto e mons. Ambrosio a Roma per i funerali di Benedetto XVI
  3. MCL: il cordoglio per la morte di Benedetto XVI
  4. Te Deum. Il Vescovo: «L’aiuto del Signore saprà suscitare energie impensabili e indispensabili»
  5. L'invito della Cei: messe in suffragio di Benedetto XVI nelle comunità locali
  6. Morte di Benedetto XVI, il cordoglio del Vescovo. Il 2 messa di suffragio in Cattedrale
  7. All'ultima udienza di Benedetto XVI anche 200 piacentini
  8. È morto il Papa emerito Benedetto XVI
  9. Il Vescovo alle Novate: vivere un Natale per uscire dalla prigionia del passato
  10. Il buio invoca la luce: è tutto qui il Natale
  11. Vivere il Natale facendo posto all’altro
  12. Il Vescovo alla Caritas: Dio è capace di rendere presente l’impossibile
  13. Veglia dei giovani. Il Vescovo: il sogno non è un progetto che puoi controllare
  14. Il Vescovo alla scuola: «trovate sempre una motivazione per quello che andate a fare»
  15. 50 anni per Mcl. Il Vescovo: «La memoria è fondamentale, ma bisogna continuare a seminare»
  16. Le Migrantes da tutta la regione a Piacenza
  17. Sforza Fogliani, un addio in punta di piedi
  18. Il Papa a Mcl: «portate le preoccupazioni dei lavoratori all’interno della comunità cristiana»
  19. Il Vescovo in visita al Circolino, un luogo di scambio reciproco
  20. Verso il diaconato e il sacerdozio
  21. 31 anni per Avo. Il Vescovo: «Attraverso la fragilità diventiamo più umani»
  22. L’addio a Giancarlo Bianchini
  23. Il Sacro Cuore apre tutte le porte
  24. Consiglio del Vescovo: ne faranno parte anche un diacono permanente e una laica
  25. «Un Vescovo tradizionale ma attento al popolo». Scalabrini raccontato da don Xeres
  26. A San Colombano la supplica per Ucraina e Russia
  27. La veglia per le vittime degli abusi: dal dolore alla consolazione
  28. Don Pagniello alla Caritas: «Non viviamo nel tempo delle facili soluzioni»
  29. Tutela dei minori: tutte le istituzioni sono chiamate a lavorare insieme
  30. Don Borghi e le proposte per un nuovo stile di catechesi
  31. Il Vescovo ai catechisti: «l’altro deve "respirare” che gli voglio bene»
  32. «Scalabrini spiegato a tutti»: incontro il 28
  33. Il Vescovo alla Giornata del Ringraziamento: la strada è perseverare
  34. Don Basini ai ministri della comunione: «Portare il corpo di Cristo è un gesto di carità»
  35. Cammino sinodale: vivere il «sogno missionario»
  36. Le vacanze finiscono, la vita eterna ci riempie di Dio, per sempre
  37. Il Vescovo a Podenzano per i cento anni dell'asilo San Giuseppe
  38. E Scalabrini disse: «Potessi farmi Santo»
  39. Come Scalabrini testimoni di Dio nel mondo
  40. Convegno Caritas. Il Vescovo: «E' fondamentale lo sguardo su chi vive accanto a noi»

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente