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San Lazzaro ha accolto don Giuseppe, don Luca e don Matteo

lazzaro 

“Due fiumi che si incontrano”: così ha definito, il 25 settembre, mons. Adriano Cevolotto, l’ingresso dei nuovi parroci, provenienti dalla “Comunità sacerdotale Familiaris Consortio” di Reggio Emilia, nelle parrocchie di San Lazzaro, Montale e Mucinasso a Piacenza.

Un momento storico

La chiesa di San Lazzaro gremita, non è riuscita a contenere i numerosi fedeli che hanno accolto i nuovi presbiteri, e molti sono rimasti fuori. Il Vescovo, ricordando un suo viaggio a Manaus in Brasile dove il Rio delle Amazzoni è formato da due corsi d’acqua che scorrono in maniera diversa per chilometri e poi si incontrano, ha evidenziato come il ritrovarsi tra due esperienze diverse, dei nuovi parroci e delle parrocchie piacentine, è l’inizio di un cammino importante e significativo.

“Dopo 30 anni con don Piero e don Silvio, i precedenti sacerdoti destinati entrambi alla parrocchia di Gossolengo, che ringraziamo del loro lungo cammino con questa comunità, celebriamo ora un momento storico - ha sottolineato mons. Cevolotto - in cui festeggiamo l’arrivo non di un parroco e di un curato, ma di tre presbiteri: don Giuseppe Iotti, don Luca Ferrari e don Matteo Tolomelli che provengono da una esperienza di fraternità”.

Infatti la “Comunità sacerdotale Familiaris Consortio” che fa parte dell’omonimo movimento, fondato da don Pietro Margini a Reggio Emilia, arricchisce la chiesa di presbiteri che vivono in comunità residenziali formate da almeno tre membri. L’Associazione dei chierici intende promuovere, nel modo adatto ai vari contesti, l’esperienza ecclesiale del Movimento generato da mons. Margini, in particolare l’educazione alla vita comunitaria e la formazione di comunità d’amicizia per tendere insieme alla santità.

I poveri e la Parola

“Il Vangelo - ha aggiunto il Vescovo - ci presenta una scena drammatica, una distanza abissale, tra il ricco e il povero Lazzaro. Siamo di fronte ad un uomo senza nome, identificato con la sua ricchezza ed opulenza che ha creato, nella propria indifferenza colpevole, un abisso verso Lazzaro che diventerà la sua condanna”.
Quindi - per mons. Cevolotto - anche noi creiamo delle distanze incolmabili, e immaginiamo che i poveri di turno vengano a portarci via qualcosa…
“Il ricco - ha evidenziato il presule - nel capovolgimento della situazione nel finale del racconto evangelico, ha un rigurgito di preoccupazione per la casa di suo padre perché siano avvisati dei tormenti dell’inferno, ma Abramo risponde che hanno già le parole di Mosè e i profeti, perché possano ravvedersi”. Il messaggio evangelico - secondo il Vescovo - è chiaro: i poveri e la Parola sono gli elementi che caratterizzano la conversione continua del cristiano a cui bisogna sempre fare riferimento.

Una comunità pronta a riprendere il cammino

Dopo l’omelia il nuovo parroco, don Giuseppe Iotti, ha proclamato la professione di fede davanti alla comunità e al termine della celebrazione ha preso possesso della cattedra parrocchiale. Questo momento è stato preceduto dalle parole di una referente della comunità che rivolgendosi ai nuovi sacerdoti ha affermato:
“Trovate una comunità pronta a riprendere il cammino con dei nuovi compagni di viaggio. Una comunità attenta, consapevole della missionarietà della parrocchia, desiderosa di crescere sempre di più nel proprio cammino spirituale. Una comunità che desidera essere una famiglia solidale aperta e attenta ai bisogni dei deboli e dei poveri. Disponibile al dialogo, convinta che per il bene comune è necessario accogliere l’individualità dell’altro e che è possibile arricchirsi ed avvicinarsi alla Verità solo riconoscendo la pluralità delle idee, proponendo e non imponendo il proprio pensiero, ma trovando insieme le soluzioni”.

Un vaso di semi

Poi la consegna del dono a don Giuseppe, don Matteo e don Luca: un vaso contente dei semi, pieno di colore disegnato dai bambini.
Don Giuseppe Iotti, il nuovo parroco, anche nome dei suoi confratelli, ha voluto esprimere, un grazie sentito ai presenti, alle varie comunità, ai gruppi di catechesi, agli scout, alla scuola materna, ai tanti volontari della parrocchia, al Collegio Alberoni, al monastero delle Carmelitane, all’Università Cattolica. Inoltre ha espresso la gratitudine ai vescovi mons. Adriano Cevolotto di Piacenza-Bobbio e mons. Giacomo Morandi di Reggio, a don Pietro Adani, Responsabile della “Comunità sacerdotale Familiaris Consortio”, alle proprie famiglie, ai tanti amici e a don Pietro e don Silvio che li hanno accompagnati e introdotti nel nuovo ministero.
L’emozionante celebrazione si è infine conclusa con un momento di festa insieme nel cortile della parrocchia.

Riccardo Tonna

Nella foto, il Vescovo con i tre sacerdoti don Luca, don Giuseppe e don Matteo.

Pubblicato il  25 settembre 2022

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