Sisma in Asia: danni anche alla cattedrale cattolica di San Giuseppe nella città di Taunggyi
A causa del terremoto che ha colpito il Myanmar, ha subito danni anche la cattedrale di San Giuseppe nella città di Taunggyi, nel centro del Paese, parte del territorio dello stato Shan. E’ l’arcidiocesi di Taunggyi a darne notizia con “un annuncio di emergenza” apparso sui social e a rilanciarlo al Sir è padre Henry Ku, parroco di Morena ma di origine birmana (Loikaw). “Vorremmo informare i nostri parrocchiani – si legge nel messaggio dell’arcidiocesi di Taunggyi -che, a causa dei danni arrecati all’interno della chiesa di San Giuseppe nella città di Taunggyi a causa del terremoto di oggi, i servizi religiosi saranno temporaneamente sospesi. La messa quotidiana verrà celebrata nel cortile della Grotta della Madre di Dio. Le informazioni aggiornate saranno fornite in tempo reale”.
“La maggioranza delle persone colpite – spiega il sacerdote birmano – si trovano attualmente nelle città più grandi in particolare nella capitale di Naypyidaw e nella città di Sagaing dove è stata individuato l’epicentro”. La scossa di magnitudo 7.7 ha colpito ad una profondità di 10 chilometri, intorno alle 12.50 ora locale. “Da quello che sappiamo, ci sono distruzioni e morti. Ma il governo non darà probabilmente mai il numero esatto delle vittime”. Le autorità birmane non hanno ancora diffuso dati ufficiali su vittime e danni, ma i vigili del fuoco stanno conducendo operazioni di ricerca sia a Mandalay che a Yangon. Anche da Mandalay giungono notizie allarmanti. In città sono partiti anche degli incendi. “Sappiamo che ci sono persone sotto le macerie”, dice padre Ku che . “Dalle immagini che ci arrivano, vediamo edifici pericolanti e persone che stanno cercando di salvare la gente dalle macerie con le proprie mani. E’ un disastro. Nella diocesi di Loikaw invece il terremoto è stato avvertito, ci sono ancora delle scosse ma la gente vive sfollata nella giungla da 4 anni e non ci sono case. Questo terremoto colpisce una popolazione già fortemente provata da 4 anni di guerra civile, povertà estrema e in condizioni di sfollamento”.
La giunta militare al potere ha intanto decretato lo stato di emergenza in sei regioni e ha lanciato una rara richiesta di aiuti umanitari internazionali. Il capo della giunta militare, Min Aung Hlaing, è arrivato in uno dei principali ospedali di Naypyidaw dove vengono curati i feriti, anche per strada. Secondo quanto riferito dal quotidiano The Global Newlight of Myanmar, il terremoto ha causato il crollo del vecchio ponte di Sagaing – epicentro del sisma – e di diversi edifici a Mandalay, Nay Pyi Taw, Pyinmana, Aungban e Inle. I danni includono anche il crollo del ponte Dotehtawadi sulla Yangon-Mandalay Expressway e di alcune porzioni della Yangon-Mandalay Expressway, causando la chiusura di alcune strade lungo il percorso. La scossa è stata avvertita con forza anche a Bangkok, capitale della Thailandia dove sono stati evacuati edifici e negozi.
M. Chiara Biagioni
Nelle foto, immagini del terremoto in Asia (Foto SIR)
Pubblicato il 29 marzo 2025