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Il Pentalogo per acquirenti responsabili

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Un mini Vademecum per l’ecosostenibilità familiare a cura dell’Associazione nazionale famiglie numerose

Interessandomi di ecosostenibilità ho spesso sentito dire che il problema era la sovrappopolazione e che bisognava limitare il più possibile le nuove nascite. Questo argomento pesa particolarmente sul capo di chi, come me e mia moglie, facciamo parte della Associazione Nazionale Famiglie Numerose (ANFN), che comprende famiglie di almeno sei componenti.
Ebbene, proprio all’interno di queste famiglie ho incontrato persone con una sensibilità “ecosostenibile” particolarmente viva e quest’estate abbiamo collaborato per fornire a tutti un piccolo strumento per aiutare chiunque ad acquisire uno stile di vita sempre meno impattante sull’ambiente.
Si tratta di un libricino di 20 pagine, con suggerimenti e richiami colorati di app e siti che forniscono informazioni scaricabili sul cellulare e quindi sempre a disposizione anche mentre si va a far la spesa. Ma il fine principale del “Mini-vademecum per famiglie che vogliono cambiare il mondo” è contenuto nel titolo di pag 4: “Pentalogo per acquirenti responsabili”.

I cinque suggerimenti su cosa chiedersi in vista di un acquisto ed i tre criteri nella scelta di cosa acquistare, si basano sostanzialmente su un’esigenza fondamentale: cambiare il proprio stile di vita per avviare il cambiamento del mondo. Certo le scelte politiche generali sono importanti, ma non possono che rispecchiare lo stile di vita di chi esprime una certa classe politica.

VADEMECUM copChi vuole migliorare il mondo deve cominciare da se stesso e dal proprio ambito familiare: la conclusione del “Vademecum” fornisce riflessioni particolarmente controcorrente, ma basate sulla nostra esperienza concreta di famiglie numerose: “la prima causa della crisi climatica e del degrado ambientale non risiede nell’aumento della popolazione, ma nel consumo smodato dei Paesi industrializzati. Una piccola parte della popolazione mondiale sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza delle generazioni future con i suoi stili vita consumistici. Le famiglie numerose, quindi, non sono automaticamente sinonimo di maggiore impatto ambientale. Anzi, spesso sviluppano strategie virtuose per ottimizzare consumi, ridurre gli sprechi e vivere in modo più collaborativo”.
Inoltre, per mantenere le importanti conquiste nella salute, nelle comunicazioni, nella comodità e sicurezza di vita raggiunte nelle società industriali, è fondamentale continuare a ricercare nuovi materiali, fonti energetiche, tecnologie di recupero e riciclo, ma chi se non le giovani generazioni ha la capacità e le energie per portare avanti questi progressi? Lo slogan della ANFN: “Più figli=Più futuro”, è quindi in piena sintonia con l’ecologia integrale lanciata da papa Francesco e ribadita da Leone XIV nel discorso per il “Tempo del Creato” del primo settembre.

Offriamo a tutti i lettori il “Vademecum”, scaricabile cliccando qui o sull'immagine a lato, invitandoli a condividerlo con amici e conoscenti e a metterlo in pratica.

Antonio Schillani

“Conversione ecologica” in cinque regole

1. Necessità effettiva. Prima di procedere con l’acquisto, è importante interrogarsi se il prodotto è veramente necessario. Ridurre il consumo superfluo è fondamentale per limitare lo spreco di risorse e la produzione di rifiuti.

2. Autoproduzione. Quando possibile, valutare se è possibile autoprodurre il prodotto in casa, o affidarsi al lavoro di artigiani locali. Questo permette di ridurre l’impatto ambientale associato alla produzione e al trasporto.

3. Riparabilità e manutenzione. Prima di scartare un oggetto rotto o danneggiato, valutare se è possibile ripararlo, prolungandone la vita.

4. Condivisione e prestito. Quando si tratta di oggetti utilizzati sporadicamente o occasionalmente, valutare la possibilità di condividerli con amici, familiari o vicini di casa. In alternativa, è possibile prendere in prestito il prodotto da una biblioteca di oggetti o da una rete di scambio locale.

5. Acquisti di seconda mano. Prima di optare per un prodotto nuovo, considerare l’opzione di acquistare un articolo usato. Ciò permette anche di risparmiare denaro e sostenere l’economia circolare.

Pubblicato il 29 settembre 2025


Articolo tratto da “il Nuovo Giornale”, edizione n. 33 del 25/9/2025, rubrica “Salvaguardiamoci. Piccoli consigli per famiglie e scuole” - A confronto sui temi dell’ecologia integrale - A cura di Economy of Francesco, consulenza di “Energetica” APS

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