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La Giornata nazionale del sollievo per promuovere le cure palliative

 Terapia del dolore

Quando la cura non può condurre alla guarigione, può comunque rendere degni di essere vissuti gli ultimi giorni di vita. La Giornata Nazionale del Sollievo, che quest’anno cade il 28 maggio, è un evento organizzato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome insieme al Ministero della Salute e alla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti per promuovere e testimoniare la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che sono giunti all’ultima fase della vita. Non solo loro: negli anni infatti la giornata ha ampliato i suoi orizzonti abbracciando quasi tutte le condizioni esistenziali o di malattia caratterizzate dal dolore cronico.
Grazie anche al traguardo importante rappresentato dalla legge 38 del 2010 oggi è possibile informare l’opinione pubblica sulle cure palliative e sulle terapie del dolore disponibili, e sensibilizzare sull’umanizzazione delle cure necessaria per questi percorsi. Si tratta di terapie che garantiscono la tutela della dignità di ogni persona, affinché ognuno possa essere assistito bene e accompagnato. Inoltre è ora possibile rispettare le scelte libere e consapevoli dei pazienti sui propri percorsi di malattia e morte grazie alle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT). In previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, oggi ogni persona maggiorenne capace di intendere e di volere può esprimere il proprio consenso o rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche singoli trattamenti sanitari.

I DATI 2022 IN EMILIA-ROMAGNA

Nel 2022 sono stati oltre 1.500 i ricoveri nei reparti ospedalieri dedicati alla terapia antalgica nelle strutture pubbliche dell’Emilia-Romagna che garantiscono anche attività di consulenza per il trattamento del dolore acuto presso altri reparti ospedalieri. Gli ambulatori pubblici del territorio lo scorso anno hanno effettuato oltre 23.000 prime visite e più di 7.000 pazienti hanno effettuato visite di controllo; a queste si sommano circa 46.000 prestazioni per il trattamento del dolore. A livello regionale sono disponibili di 312 posti letto negli hospice e 45 equipe per le cure palliative a domicilio. Da anni in Regione Emilia-Romagna è attivo il Coordinamento di rete di Terapia del Dolore che punta a curare il paziente quanto più vicino possibile a casa con un approccio multidisciplinare. Già dal 2001 la Regione promuove il progetto Ospedale senza dolore, per cambiare le attitudini di operatori sanitari e di cittadini nei confronti del dolore. Ciò nonostante, circa il 70% dei cittadini non conosce la Legge 38 e il 40% non è a conoscenza delle cure attuabili, anche se la quasi totalità delle sindromi dolorose sono trattabili. In quest’ottica sono numerose le iniziative che sono state organizzate da Piacenza a Rimini durante tutto il mese di maggio dalle Aziende sanitarie e ospedaliere della Regione Emilia-Romagna, altre ancora sono in previsione tra gli ultimi giorni di maggio e l’inizio di giugno, sia per formare personale e volontari, sia per comunicare ai cittadini le novità su questi temi e renderli consapevoli della possibilità offerte.

LA TERAPIA DEL DOLORE IN EMILIA-ROMAGNA

Il Servizio sanitario regionale ha promosso l’applicazione del progetto Ospedale senza dolore, nato dall'accordo Stato - Regioni del 24 maggio 2001, con l’obiettivo di cambiare attitudini e comportamenti degli operatori sanitari e dei cittadini nei confronti del dolore, spesso sottovalutato e considerato un evento ineluttabile. Inizialmente nati come “Comitati ospedali senza dolore”, con il compito di coordinare la formazione continua del personale medico e infermieristico, di promuovere la disponibilità dei farmaci di derivazione oppiacea, di facilitare l'applicazione di protocolli di trattamento del dolore, sono diventati negli anni seguenti “Comitati ospedale-territorio senza dolore”, come indicato dalla legge 38/2010. Questi comitati sono attivi anche nelle case di cura accreditate.
Da anni in Regione Emilia-Romagna è poi attivo il Coordinamento di rete di Terapia del Dolore, rinnovato nei mesi scorsi. Il modello organizzativo di terapia del dolore si basa sull’integrazione ospedale-territorio e sulla prossimità delle cure al domicilio del paziente, facendo ricorso anche ala telemedicina per garantire la continuità assistenziale. Diverse progettualità terapeutiche in ambito territoriale sono partite proprio durante la pandemia. La rete si basa su due pilastri: il primo è un approccio multidisciplinare alle patologie che coinvolge professionisti non solo del settore ma anche di altre discipline come gli oncologi, i neurologi, i medici di medicina generale, il secondo è la possibilità di erogare prestazioni quanto più vicine al domicilio dei pazienti, per limitarne gli spostamenti. Numerose sono poi le attività formative sviluppate dalle Aziende sanitarie sia per gli studenti di Medicina che per i medici di medicina generale e gli specialisti. Sul fronte pediatrico, la rete delle Cure Palliative Pediatriche si compone di 3 nodi: Ospedale, Territorio e Hospice, cui si aggiungono 2 strutture funzionali, la Unità di Valutazione Multidimensionale Pediatrica (UVMP) e il Punto Unico di Accesso Pediatrico (PUAP), che rappresentano le connessioni tra i nodi. Poiché la maggior parte dei pazienti complessi richiede valutazioni cliniche multidisciplinari, e l’ospedale è la sede dove insistono la maggior parte delle consulenze specialistiche necessarie, l’UVMP è situata all’interno di un presidio ospedaliero. L’UVMP valuta se adottare le cure palliative per il bambino, effettua la stesura del Piano Assistenziale Individuale (PAI) ed avvia la presa in carico stabilendo il percorso più appropriato: assistenza territoriale, ricovero ospedaliero, hospice pediatrico. Compito del PUAP è quello di partecipare alla UVMP, organizzare l’assistenza territoriale e garantire l’erogazione dei dispositivi medici necessari.

A PIACENZA

Due gli appuntamenti nel Piacentino, entrambi previsti per il pomeriggio di sabato 27 maggio, caratterizzati da un contesto conviviale. Presso l’Hospice di Borgonovo nel pomeriggio gli operatori della Rete Locale di cure palliative e dell’hospice saranno presenti e disponibili per rispondere alle domande della cittadinanza. A Piacenza presso l’Hospice La Casa di Iris l’incontro di informazione e sensibilizzazione sarà a cura degli operatori dell’Hospice, dei volontari dell'associazione Insieme per l'Hospice ETS oltre che degli operatori della Rete Locale di cure palliative.

Pubblicato il 25 maggio 2023

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