Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Don Giuseppe Basini: «Come San Sebastiano siamo chiamati a farci prossimi agli ultimi»

 FotoDELPAPA 21

 

“Celebriamo l'eucaristia in questo giorno facendo memoria di San Sabastiano, patrono della Polizia municipale. Dobbiamo dire grazie al Signore per tutto il bene che, attraverso questi nostri fratelli e sorelle, compie per la vita della nostra città. Oggi vogliamo omaggiare questo lavoro spesso nascosto ma preziosissimo svolto all'interno della nostra comunità. Come ricordato dal canto dei bambini, siamo qui per lasciarci illuminare dalla Parola di Dio, che può diventare la luce di cui ogni giorno abbiamo bisogno: perché ogni impegno porta con sé anche fatica e a volte la necessità di un discernimento”. Con queste parole il vicario generale della diocesi di Piacenza Bobbio don Giuseppe Basini ha aperto in Sant'Antonino la celebrazione dedicata a San Sebastiano lo scorso sabato 20 gennaio”.
“Questo momento vuole essere soprattutto di ringraziamento - ha ribadito il sacerdote, dopo un saluto rivolto alle autorità presenti, al comandante di Polizia municipale Mirko Mussi e a tutti gli uomini e le donne che compongono il corpo di polizia locale, molti dei quali partecipi alla celebrazione. Ravvediamo in voi la prima presenza di una popolazione impegnata a ridare dignità alle nostre strade e ai nostri quartieri: voi che portate la divisa della polizia municipale siete infatti in molti casi il primo riferimento per noi cittadini”.
“Sono molto lieto allora di celebrare l'eucarestia in questo giorno e in questo luogo, dedicato a Sant'Antonino martire, patrono della nostra città – continua don Basini -. Lo faccio in veste di vicario generale rappresentando anche il nostro vescovo mons. Adriano Cevolotto, impegnato nella Visita pastorale. San Sabastiano e Sant'Antonino sono vissuti in un periodo in cui vigeva ancora il principio formulato ai tempi di Nerone, che sanciva per i cristiani il divieto di esistere. Tempi difficili, che però non hanno impedito a San Sabastiano di vivere con fedeltà il suo servizio all'imperatore, ma anche di essere fedele alla propria coscienza. Sebastiano diventa quindi una figura molto significativa, perché si spinge al di là della funzione che con professionalità e dedizione esercita all'interno della civitas: soprattutto si dimostra capace di prossimità, in particolare nei confronti di persone provate e in difficoltà”.

Fondamentale la presena della Polizia municipale

“Non dobbiamo nascondere che spesso associamo chi porta la divisa della polizia municipale alla sanzione amministrativa – ha ricordato poi il sacerdote - , questo è in parte vero ed è giusto che le sanzioni, quando necessarie, vengano applicate nel modo più corretto possibile: ma voi rappresentate molto più di questo. Siete un riferimento importante per chi si trova in un momento di difficoltà piccola o grande, un corpo aperto a tutti coloro che vogliono impegnarsi per il bene comune, un corpo chiamato a coinvolgere e accogliere ogni cittadino per promuovere la cultura della legalità, del rispetto e della sicurezza. Senza questi fondamenti nel contesto sociale non può crescere il bene comune: quella società, quella città priva di valori sarà destinata a diventare un groviglio di interessi personali slegati uno dall'altro, anzi contrapposti”.

“Il bene di una città – sottolinea il celebrante – non è dato dal benessere della maggioranza o dal rispetto dei diritti di quasi tutti; al contrario necessita del bene della collettività nel suo insieme di persone, nessuno escluso, così che «se qualcuno soffre, diceva San Paolo, tutte le membra soffrono». Quando vengono a mancare legalità e sicurezza i primi ad essere danneggiati sono sempre i più deboli, perché sprovvisti di mezzi per difendersi e provvedere a sé stessi. Ogni ingiustizia colpisce prima di tutto i più poveri e coloro che in qualche modo si possono definire «gli ultimi»: ultimi nella nostra città sono coloro che hanno lasciato la loro terra a causa della guerra e della miseria e devono ripartire da zero in un contesto nuovo; ultimo è chi ha perso la casa e il lavoro e fatica a mantenere la famiglia; ultimi sono coloro che vivono emarginati e ammalati, o vittime di ingiustizie e soprusi. Verso tutti coloro che vivono queste situazioni tutti noi siamo chiamati a farci prossimi: per promuovere iniziative incentrate alla formazione delle giovani generazioni, alla tutela del territorio, alla formazione di una cittadinanza sempre più attiva e responsabile”.

L'invito che faccio oggi al corpo di polizia municipale e a tutti noi – ha concluso il sacerdote – è quindi di farci promotori di questa comune responsabilità, senza stancarci mai di immettere nell'impasto della società il fermento fecondo della fraternità e dell'uguaglianza. Facciamolo anche se questo dovesse significare venire considerati strani dagli altri, Gesù stesso è ritenuto «fuori di sé» dai suoi parenti, ci racconta il Vangelo di Marco. Probabilmente anche oggi qualcuno che si spende gratuitamente per gli altri è guardato con sospetto, ma questo non deve scoraggiare. Abbiamo bisogno di persone «fuori di sé», non cioè auto centrate ma al servizio del bene comune. Lo è stato Gesù, lo è stato Sebastiano martire, che non ha avuto paura di adempiere con fedeltà alla propria professione, ma ha anche esercitato fino in fondo la propria libertà di coscienza: nonostante questo andasse a ledere la sua condizione più profonda di uomo e credente. Ringrazio ancora il corpo di polizia municipale per il suo operato, che spesso si spinge oltre lo stretto dovere. San Sebastiano sia per ciascuno di voi e per le vostre famiglie un protettore, una guida, un aiuto”.

Micaela Ghisoni

Nella foto di Del Papa, la messa in onore di San Sebastiano celebrata da don Giuseppe Basini nella basilica di Sant'Antonino.

Pubblicato il 23 gennaio 2024

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente