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Una delegazione di Pontenure a Montecassino per gli 80 anni della battaglia

 Teresa Musial depone un papavero rosso sulla tomba di un soldato caduto



C’era anche una delegazione di Pontenure alla commemorazione dell’80esimo anniversario della Battaglia di Montecassino, che si è tenuta sabato 18 maggio alla presenza dei presidenti della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, e polacca, Andrzej Duda, dell’ambasciatrice della Repubblica di Polonia in Italia Anna Maria Anders e di altre illustri autorità. A nome dell’Associazione Culturale Italo-Polacca di Pontenure e della ludoteca-scuola Kwiaty Polskie è stata deposta una corona di fiori come omaggio ai caduti della battaglia che è stata quella “di maggior rilievo della campagna d’Italia”, combattuta col decisivo contributo del secondo Corpo d’armata polacco, guidato dal generale Władysław Anders (padre dell’attuale ambasciatrice), che, alla guida dell’assalto finale, conquistò la vittoria con il sacrificio di 1.051 giovani soldati, che oggi riposano al cimitero polacco di Montecassino. Oltre alla corona, la presidente dell’Associazione Teresa Kinga Musiał Casali ha deposto un papavero su ognuna delle dodici tombe dei soldati originari della zona di Olkusz, sua città natale e gemellata con Pontenure.

Mattarella Duda e altre autorita rendono omaggio

Nella foto, il presidente Sergio Mattarella alla cerimonia commemorativa a Montecassino. Con lui anche il presidente polacco Andrzej Duda.



Papaveri rossi a Montecassino

I papaveri divennero il simbolo di quel tragico evento. Su di essi i soldati “si accalcavano cadendo”. Rossi, perché avevano bevuto non la “rugiada” ma il “sangue polacco”. Un poeta arruolato nell’esercito di Anders, Feliks Konarski, scrisse i versi di quella che poi divenne, con la melodia di Alfred Schütz, la canzone simbolo della battaglia, “Papaveri rossi a Montecassino”, che ha risuonato anche in occasione della cerimonia del 18 maggio. “I valori universali di libertà e la dedizione all’indipendenza della propria nazione guidarono l’operato dei soldati polacchi e italiani in quel lontano inverno di ottant’anni or sono, nella ricerca di un futuro comune di pace e di libertà”, ha detto il presidente Mattarella nel suo discorso. “La situazione geopolitica internazionale – ha proseguito –, purtroppo sconvolta dall’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione russa ha riportato in Europa quel che uniti combattemmo. L’orrore della guerra, la tragedia inumana del popolo ucraino, riconduce alla memoria le devastazioni che colpirono i Paesi europei e ci richiamano a un rinnovato impegno nella difesa della pace, della libertà, dello stato di diritto – contro le dittature – valori per i quali i caduti onorati in questo cimitero donarono la vita”. “A questi sacrifici – ha concluso il presidente, riferendosi ai caduti polacchi del maggio 1944 – dobbiamo rendere sempre coerente omaggio. Una riflessione che ci induce a onorare i vostri e i nostri figli, qui caduti per la libertà di tutti. Oggi, nel momento in cui l’Europa si appresta a compiere scelte importanti, per un futuro che ci preservi dagli errori che gli uomini commettono nella storia”.

Francesco Petronzio

Teresa Musial con Francesco e Pietro Casali



Nella foto in alto, Teresa Musial dell'Associazione Culturale Italo-Polacca di Pontenure e della ludoteca-scuola Kwiaty Polskie mentre depone un papavero rosso sulla tomba di un soldato caduto a Montecassino; sopra, Teresa Musial con Francesco e Pietro Casali.

Pubblicato il 23 maggio 2024

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