L’ultimo saluto a Fabrice: un seminarista dal cuore grande
“Il Signore sappia trasformare in vita e in amore per il Vangelo, ciò che oggi per noi ha ancora il sapore salato delle lacrime”: sono alcune delle parole di mons. Adriano Cevolotto, pronunciate al funerale di Fabrice Fuamba Mpungue, seminarista del Collegio Alberoni. Il rito, che si è svolto, il 10 settembre, nella chiesa di San Lazzaro a Piacenza, ha visto, oltre ai seminaristi, la presenza di numerosi sacerdoti e fedeli.
Desiderio di vivere
“Oggi siamo messi - ha detto il Vescovo - di fronte al fatto che l'esistenza di Fabrice è stata raccolta in 26 anni. In questo tempo ha vissuto intensamente, sempre radicato nel desiderio di vivere. Non ha mai smesso di pensarsi oltre la malattia, di immaginarsi di un futuro rientro nella sua diocesi di Kabinda in Congo, verso la quale nutriva un profondo legame di affetto riconoscente”.
Un cuore vocazionale quello di Fabrice ha sottolineato mons. Cevolotto che raccogliendo la testimonianza di un seminarista ha detto: “Quando negli ultimi mesi volevamo pregare con te, la liturgia delle ore in ospedale o in stanza, e ti chiedevamo se ce la fai, tu dicevi: “Come posso non pregare il Signore?”. Quando un'esistenza - ha aggiunto il Vescovo - è abitata da questo amore, la sua durata diventa secondaria, perché questo amore, non venendo meno, dà sussistenza anche alla morte e oltre la morte”.
Pietà per le nostre paure
Visibilmente commosso, mons. Cevolotto infine ha espresso sofferenza e sconcerto per il diniego della concessione, da parte del governo, di entrare in Italia al fratello di Fabrice:
“Come cittadino italiano ed europeo - ha affermato il Vescovo - chiedo perdono a Fabrice e ai suoi familiari per questo atto di disumanità. Appartiene alla nostra cultura della vita, favorire che la malattia e la morte abbiano assicurata, insieme alle migliori terapie, tutte le cure necessarie, prima fra tutte la prossimità di chi ti ama. Signore, abbi pietà di noi, abbi pietà delle nostre paure, erette a sistema di difesa”.
Tempo per tempo in questo vento
Prima dei riti di commiato padre Nicola Albanesi, rettore del Collegio Alberoni, ha letto una poesia di Fabrice, scritta lo scorso 10 luglio, quando la malattia era già in uno stato avanzato. Sono parole che esprimono la profondità d’animo del seminarista che ha dato come titolo a questo componimento: “Tempo per tempo in questo vento”.
Le sue parole dicono:
“Il tempo muove i suoi passi come un vulcano,
in pochi mesi il sole ha spostato le sue leggi,
in pochi giorni un intero peso mi è stato tolto di dosso,
un malessere inesprimibile alberga nel mio corpo.
Senza pensare ai torti e ai rimorsi,
alla cessazione delle attività che amo,
altri incontri che non conosco,
diventare un vecchio nel fiore degli anni…
È una vergogna avere un bastone a 26 anni,
essere assistito come un bambino,
io che una volta ero un elefante.
Il più delle volte siamo sprofondati nell’oblio,
a volte diamo per scontata la salute.
Mi ci sono voluti giorni, mesi e anni
per capire e realizzare il valore della salute.
Dimmi da dove viene questo corpo pieno di cicatrici,
che si addormenta sul letto senza alcuna spinta?
Non riconosco più questo corpo
che ha visitato la palestra così tante volte.
Oggi dico che la vita è un libro,
un libro pieno di esperienze normali e straordinarie,
un libro per cuori virali”.
Oggi è il giorno che sei andato in cielo
Sono seguiti i saluti Mons. Félicien Ntambue Kasembe, Arcivescovo di Kananga e Amministratore apostolico di Kabinda, letti da don François Kitenge, parroco di Gragnano. Infine il ritornello del canto, composto dai seminaristi per l’occasione, “Oggi è il giorno che sei andato in cielo, Fabrice Fuamba, ti ricorderemo”, ha accompagnato il rito del commiato. All'uscita della bara, accompagnata dai familiari di Fabrice, dal Vescovo, dai sacerdoti e dai seminaristi, molte lacrime hanno rigato il viso dei presenti che hanno ricordato il dolce sorriso di Fabrice. Una immagine che rimarrà per sempre viva, come una luce di speranza e fede per guidare i passi di molti verso l'amore di Dio.
Riccardo Tonna
Nella foto, il funerale del giovane seminarista Fabrice.
Pubblicato l'11 settembre 2024
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